Nofer, io lo so quanto te che nelle gallerie i DPI per l'udito fanno più male che bene... sai io sono uscito da ingegneria come minerario ed ho "lavorato" in miniera (sardegna),ed i lavoratori anziani, te lo posso dire con certezza, capiscono che è meglio giocarsi le orecchie che la vita causa DPI (e gli do ragione)
Sui 4 anni ti do piena ragione, come anche nelle turnazioni, ma qui c'è da sbattere contro l'incompetenza della classe politica tutta, della non lungimiranza della classe industriale (di cui tu hai riportato un mirabile esempio) e della mancanza di una mentalità organizzativa che è tipica di altri paese ma non del nostro :smt010 ; quando saranno costruiti martelloni "soft" , ti avvertirò (o mi avvertirai secondo chi avrà per primo la notizia).
P.S. mi ricordo della tua voglia di aprire un ristorante, mi sembra alle antille. L'invito è ancora valido? anche se sono romano, so fare fra l'altro delle pizze all'altezza dei tuoi conterranei :smt002 , per non parlare dei bucatini alla matriciana (quelli veri senza cipolla, che è una invenzione romana), della coda alla vaccinara (anche se quasi non mi ricordo più come si fa, visto che tale parte dell'animale non si vende praticamente più) etc.
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Novità testo unico! (parte I)
non so se qualcuno le ha gia', io le posto
Buon lavoro
Mauro
PS: ringrazio Mauro per le ultime novita' sul T,U. che ha messo in allegato al suo post.
Con l'occasione evidenzio (ancora una volta) che chi vuol vedere le ultime novita' gentilmente postate da Mauro DEVE ESSERE REGISTRATO altrimenti non vedra' assolutamente niente!
Cordiali saluti a tutti e un grazie ancora a Mauro per le freschissime novita' sulle ultime modifiche/integrazioni del T.U..
Mod :smt039
PPS: nel caso in un prossimo futuro servisse a Mauro ulteriore spazio web nel forum onde poter mettere on line altri interessanti documenti me lo fara' gentilmente sapere che così provvedero' io ad allegarli (nel caso avesse gia' esaurito tutti i kB a sua disposizione).
Grazie ancora
Mod
Buon lavoro
Mauro
PS: ringrazio Mauro per le ultime novita' sul T,U. che ha messo in allegato al suo post.
Con l'occasione evidenzio (ancora una volta) che chi vuol vedere le ultime novita' gentilmente postate da Mauro DEVE ESSERE REGISTRATO altrimenti non vedra' assolutamente niente!
Cordiali saluti a tutti e un grazie ancora a Mauro per le freschissime novita' sulle ultime modifiche/integrazioni del T.U..
Mod :smt039
PPS: nel caso in un prossimo futuro servisse a Mauro ulteriore spazio web nel forum onde poter mettere on line altri interessanti documenti me lo fara' gentilmente sapere che così provvedero' io ad allegarli (nel caso avesse gia' esaurito tutti i kB a sua disposizione).
Grazie ancora
Mod
- Allegati
-
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Oggi il consiglio dei ministri ha esaminato il testo unico.
di seguito vi riporto il comunicato stampa dei sindacati
ciao a tutti
sandro :smt010
Oggi il Consiglio dei Ministri ha esaminato e approvato, in via preliminare, il TESTO UNICO in materia di Salute e Sicurezza nel Lavoro
Comunicato Stampa Cgil Cisl Uil
TESTO UNICO SU SALUTE E SICUREZZA NEL LAVORO
Il Testo Unico su salute e sicurezza è oggi all’o.d.g. del Consiglio dei Ministri. Una riduzione delle tutele per i lavoratori ed un incentivo agli imprenditori senza scrupoli. Questi sono i rischi contenuti nel Testo unico sulla salute e sicurezza nel lavoro sottoposto all’esame del Governo.
La finalità dichiarata è che, attraverso il riordino, il coordinamento, l’armonizzazione in un unico testo normativo e la semplificazione delle leggi vigenti in materia, le imprese siano messe in grado di applicare efficacemente la normativa, in particolare quelle di piccole dimensioni, presenti in numero prevalente nel nostro paese e che fanno registrare i più alti tassi di incidenti anche gravi e mortali.
Ad oggi però il risultato appare diverso. Il concetto chiave della proposta è un’ampia riduzione di obblighi ai fini della prevenzione, con conseguente deresponsabilizzazione dei datori di lavoro e drastica riduzione della tutela dei lavoratori. Il presupposto di tale operazione legislativa è costituito dalla norma di delega che il Governo è riuscito ad ottenere dal Parlamento (art. 3 L. 229/2003). CGIL, CISL e UIL hanno espresso e ribadito più volte le loro valutazioni critiche in merito ai principi della delega ed indicato i punti d’interesse per un intervento di riordino legislativo ai fini di una più efficace applicazione della normativa di salute e sicurezza. L’esame dell’articolato e dei XVI Allegati, che costituiscono nella proposta del Governo il nuovo quadro normativo a tutela della salute e sicurezza del lavoro, ha evidenziato che gli orientamenti espressi dalle Organizzazioni sindacali (tramite una piattaforma unitaria resa pubblica nel luglio 2003 ed oggetto di confronto con il sottosegretario Sacconi nell’ambito di un convegno promosso dalle stesse Organizzazioni) non sono stati accolti nella loro sostanza e analogamente sono stati trascurati gli orientamenti espressi dalle parti sociali nel loro insieme tramite il documento approvato al Cnel nello scorso inverno.
Ci si trova ora di fronte a misure nel complesso inaccettabili; oltretutto in forte contraddizione con le stesse Direttive europee esponendo, così, l’Italia alla censura della Corte di Giustizia di Lussemburgo. Norme che andranno ad agevolare, se non modificate radicalmente, quella parte più retriva e miope dell’imprenditoria che svolge la propria attività economica esclusivamente ai fini del “profitto comunque”, anche a rischio della salute e della sicurezza dei dipendenti, senza considerarne le implicazioni individuali, sociali e civili, così come purtroppo sempre con grande frequenza registrano le cronache quotidiane.
Grave è la situazione nel Paese riguardo alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori (Ssl). Le condizioni di lavoro non migliorano (come documentano ricerche internazionali e indagini nazionali), mentre infortuni e malattie professionali restano tuttora a livelli preoccupanti. Ben altre dovrebbero essere le misure da adottare. Occorre lanciare e attuare un piano nazionale di sviluppo della prevenzione, rafforzare la rete delle strutture pubbliche competenti in materia a livello territoriale e mettere ordine nell’assetto istituzionale, dove tanti enti operano in modo scollegato e inefficace. Bisogna infine prevedere un piano mirato e articolato di incentivi alla prevenzione per le piccole e piccolissime imprese.
Il Governo, invece, ha di fatto determinato le premesse per un peggioramento dello stato delle cose: si è dedicato all’elaborazione del progetto di Testo Unico (Tu) sulla Ssl, senza rispondere alle richieste d’incontro e tenere conto delle proposte di merito avanzate dal Sindacato, fin dalla fase di discussione della legge (n.229/2003 art.3) che lo ha poi delegato all’emanazione del Tu, né si è avvalso del supporto dell’Organismo tripartito nazionale che non ha più convocato dall’inizio della legislatura.
CGIL, CISL e UIL ritengono il progetto del Governo fortemente lesivo dei diritti dei lavoratori e delle stesse garanzie costituzionali che li sorreggono, potenzialmente in grado di minare la coesione sociale del Paese che, come membro della Ue, dovrebbe essere custode di un livello significativo di civiltà civile.
Conseguentemente, si impegnano sin d’ora ad adire a tutte le vie possibili, nazionali ed europee, affinché si giunga ad una normativa in grado di garantire davvero la tutela di tutte le lavoratrici ed i lavoratori da parte non solo delle realtà produttive private, ma anche di quegli ambienti pubblici di studio e di lavoro che sono ancora in grave ritardo nel rispetto delle norme di sicurezza.
Sono peraltro certi, CGIL, CISL e UIL, che nel loro impegno saranno sorretti dall’azione delle tante associazioni scientifiche e professionali, “forze sane” della prevenzione impegnate quotidianamente nella tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Insieme a loro CGIL CISL e UIL esprimeranno la sollecitazione più forte al Parlamento ed alle Regioni, perché pronuncino sul progetto un parere assolutamente negativo, apportando tutte le indispensabili correzioni.
Roma, 18 novembre 2004
di seguito vi riporto il comunicato stampa dei sindacati
ciao a tutti
sandro :smt010
Oggi il Consiglio dei Ministri ha esaminato e approvato, in via preliminare, il TESTO UNICO in materia di Salute e Sicurezza nel Lavoro
Comunicato Stampa Cgil Cisl Uil
TESTO UNICO SU SALUTE E SICUREZZA NEL LAVORO
Il Testo Unico su salute e sicurezza è oggi all’o.d.g. del Consiglio dei Ministri. Una riduzione delle tutele per i lavoratori ed un incentivo agli imprenditori senza scrupoli. Questi sono i rischi contenuti nel Testo unico sulla salute e sicurezza nel lavoro sottoposto all’esame del Governo.
La finalità dichiarata è che, attraverso il riordino, il coordinamento, l’armonizzazione in un unico testo normativo e la semplificazione delle leggi vigenti in materia, le imprese siano messe in grado di applicare efficacemente la normativa, in particolare quelle di piccole dimensioni, presenti in numero prevalente nel nostro paese e che fanno registrare i più alti tassi di incidenti anche gravi e mortali.
Ad oggi però il risultato appare diverso. Il concetto chiave della proposta è un’ampia riduzione di obblighi ai fini della prevenzione, con conseguente deresponsabilizzazione dei datori di lavoro e drastica riduzione della tutela dei lavoratori. Il presupposto di tale operazione legislativa è costituito dalla norma di delega che il Governo è riuscito ad ottenere dal Parlamento (art. 3 L. 229/2003). CGIL, CISL e UIL hanno espresso e ribadito più volte le loro valutazioni critiche in merito ai principi della delega ed indicato i punti d’interesse per un intervento di riordino legislativo ai fini di una più efficace applicazione della normativa di salute e sicurezza. L’esame dell’articolato e dei XVI Allegati, che costituiscono nella proposta del Governo il nuovo quadro normativo a tutela della salute e sicurezza del lavoro, ha evidenziato che gli orientamenti espressi dalle Organizzazioni sindacali (tramite una piattaforma unitaria resa pubblica nel luglio 2003 ed oggetto di confronto con il sottosegretario Sacconi nell’ambito di un convegno promosso dalle stesse Organizzazioni) non sono stati accolti nella loro sostanza e analogamente sono stati trascurati gli orientamenti espressi dalle parti sociali nel loro insieme tramite il documento approvato al Cnel nello scorso inverno.
Ci si trova ora di fronte a misure nel complesso inaccettabili; oltretutto in forte contraddizione con le stesse Direttive europee esponendo, così, l’Italia alla censura della Corte di Giustizia di Lussemburgo. Norme che andranno ad agevolare, se non modificate radicalmente, quella parte più retriva e miope dell’imprenditoria che svolge la propria attività economica esclusivamente ai fini del “profitto comunque”, anche a rischio della salute e della sicurezza dei dipendenti, senza considerarne le implicazioni individuali, sociali e civili, così come purtroppo sempre con grande frequenza registrano le cronache quotidiane.
Grave è la situazione nel Paese riguardo alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori (Ssl). Le condizioni di lavoro non migliorano (come documentano ricerche internazionali e indagini nazionali), mentre infortuni e malattie professionali restano tuttora a livelli preoccupanti. Ben altre dovrebbero essere le misure da adottare. Occorre lanciare e attuare un piano nazionale di sviluppo della prevenzione, rafforzare la rete delle strutture pubbliche competenti in materia a livello territoriale e mettere ordine nell’assetto istituzionale, dove tanti enti operano in modo scollegato e inefficace. Bisogna infine prevedere un piano mirato e articolato di incentivi alla prevenzione per le piccole e piccolissime imprese.
Il Governo, invece, ha di fatto determinato le premesse per un peggioramento dello stato delle cose: si è dedicato all’elaborazione del progetto di Testo Unico (Tu) sulla Ssl, senza rispondere alle richieste d’incontro e tenere conto delle proposte di merito avanzate dal Sindacato, fin dalla fase di discussione della legge (n.229/2003 art.3) che lo ha poi delegato all’emanazione del Tu, né si è avvalso del supporto dell’Organismo tripartito nazionale che non ha più convocato dall’inizio della legislatura.
CGIL, CISL e UIL ritengono il progetto del Governo fortemente lesivo dei diritti dei lavoratori e delle stesse garanzie costituzionali che li sorreggono, potenzialmente in grado di minare la coesione sociale del Paese che, come membro della Ue, dovrebbe essere custode di un livello significativo di civiltà civile.
Conseguentemente, si impegnano sin d’ora ad adire a tutte le vie possibili, nazionali ed europee, affinché si giunga ad una normativa in grado di garantire davvero la tutela di tutte le lavoratrici ed i lavoratori da parte non solo delle realtà produttive private, ma anche di quegli ambienti pubblici di studio e di lavoro che sono ancora in grave ritardo nel rispetto delle norme di sicurezza.
Sono peraltro certi, CGIL, CISL e UIL, che nel loro impegno saranno sorretti dall’azione delle tante associazioni scientifiche e professionali, “forze sane” della prevenzione impegnate quotidianamente nella tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Insieme a loro CGIL CISL e UIL esprimeranno la sollecitazione più forte al Parlamento ed alle Regioni, perché pronuncino sul progetto un parere assolutamente negativo, apportando tutte le indispensabili correzioni.
Roma, 18 novembre 2004
WOW!!!
scritto così, sembrerebbe quasi scritto da me!
Pure, so per certo di non averlo scritto io...
Ma sta' a vedere che magari non ce ne siamo accorti solo noi?
Sarebbe un buon inizio!
Nofer
P.S. io, invece, parlato con amichetto ben informato, che pure mi ha riferito di una levata di scudi totale ed assoluta -quasi in tutta Italia- da parte dei Dirigenti e meno dirigenti dei vari uomil, spisal e spresal e assimilabili. Si vocifera in giro che apposta l'on. sacconi non voleva uscisse la bozza...
scritto così, sembrerebbe quasi scritto da me!
Pure, so per certo di non averlo scritto io...
Ma sta' a vedere che magari non ce ne siamo accorti solo noi?
Sarebbe un buon inizio!
Nofer
P.S. io, invece, parlato con amichetto ben informato, che pure mi ha riferito di una levata di scudi totale ed assoluta -quasi in tutta Italia- da parte dei Dirigenti e meno dirigenti dei vari uomil, spisal e spresal e assimilabili. Si vocifera in giro che apposta l'on. sacconi non voleva uscisse la bozza...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
“L’obiettivo primario - si legge in un comunicato del Governo - è innalzare la qualità e la sicurezza del lavoro anche a mezzo di una vera e propria strategia di prevenzione non basata su meri adempimenti formali; nel rispetto del carattere concorrente della materia il testo propone una disciplina di principio, ferma restando la potestà delle Regioni di adottare discipline in deroga, ma solo se migliorative e nel rispetto della normativa comunitaria.”
Mah... a voi i commenti.
Saluti e buona giornata.
Onesto :smt022
Mah... a voi i commenti.
Saluti e buona giornata.
Onesto :smt022
- weareblind
- Messaggi: 3267
- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
Ma se la normativa comunitaria impedisce agli stati membri di abbassare le tutele dei lavoratori, come farà l'Italia a far passare questo testo unico?
We are blind to the worlds within us waiting to be born
Me lo chiedo anch'io ...forse quando sarà davanti alla corte di giustizia daranno incarichi ad altri consulenti avvocati ed esperti per adeguare il T.U. alle Direttive?weareblind ha scritto:Ma se la normativa comunitaria impedisce agli stati membri di abbassare le tutele dei lavoratori, come farà l'Italia a far passare questo testo unico?