Buongiorno, sono stato contattato da QUADRATO, il quale non riesce più a loggare e con questo messaggio vorrebbe tanto essere contattato da MOD, qualcuno riesce ad aiutarlo?
In merito a questa discussione invece mi ha detto.
Ciao Wareblind,
Ho letto appassionatamente questo topic che ho cominciato a seguire fin dall'inizio, ammetto di aver preso la materia sotto mano più e più volte.
Vorrei chiedere a Lorenzino e a Bosol se possono spiegarmi queste cose:
1) come mai le piattaforme sono progettate per avere parapetti che non sono dimensionati per sopportare sollecitazioni derivanti dagli usi ragionevolmente prevedibili ma non porevisti?
2) come mai le piattaforme sono progettate solamente per l'uso in trattenuta all'interno della cesta quando queste sono utilizzate in modo diverso?
Una qualsiasi macchina dovrebbe per sua natura essere progettata e costruita secondo i requisiti essenziali di sicurezza, e quindi essere progettata secondo l'uso previsto della stessa.
In nessuna piattaforma che io sappia si prevede lo sbarco, in alcune però non viene nemmeno vietato esplicitamente, in nessuna piattaforma si prevede l'arresto caduta o la caduta contenuta, i nessuna piattaforma i ganci di ancoraggio dell'operatore sono conformi ad esempio alla UNI 795:2012 tipo A, assimilabile per gli ancoraggi per lavori in quota(correggetemi se sto sbagliando)
Quindi condivido la valutazione di non utilizzare il dissipatore se la macchina non è progettata per sostenere un carico accidentale di 6kN dovuto alla caduta.
Se spostiamo leggermente l'attenzione ad esempio su un automobile, nessuno mai si sognerebbe di vendere una macchina che non resiste ad un impatto frontale a 50km/h o con cinture di sicurezza che non supportano un carico derivante da questo impatto. Allora Lorenzino, chiedo a te che sei all'interno di alcune commissioni tecniche, se non erro, se puoi far presente queste considerazioni anche a chi deve rinnovare queste specifiche tecniche alle quali attenersi, o per lo meno zittiscimi con qualcosa di interessante come hai saputo fare fin ora :D
Grazie della collaborazione
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Assicurarsi su piattaforme mobili o similari
- weareblind
- Messaggi: 3236
- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
We are blind to the worlds within us waiting to be born
- weareblind
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Buongiorno, sono stato contattato da QUADRATO, il quale non riesce più a loggare e con questo messaggio vorrebbe tanto essere contattato da MOD, qualcuno riesce ad aiutarlo?
In merito a questa discussione invece mi ha detto.
Ciao Wareblind,
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Vorrei chiedere a Lorenzino e a Bosol se possono spiegarmi queste cose:
1) come mai le piattaforme sono progettate per avere parapetti che non sono dimensionati per sopportare sollecitazioni derivanti dagli usi ragionevolmente prevedibili ma non porevisti?
2) come mai le piattaforme sono progettate solamente per l'uso in trattenuta all'interno della cesta quando queste sono utilizzate in modo diverso?
Una qualsiasi macchina dovrebbe per sua natura essere progettata e costruita secondo i requisiti essenziali di sicurezza, e quindi essere progettata secondo l'uso previsto della stessa.
In nessuna piattaforma che io sappia si prevede lo sbarco, in alcune però non viene nemmeno vietato esplicitamente, in nessuna piattaforma si prevede l'arresto caduta o la caduta contenuta, i nessuna piattaforma i ganci di ancoraggio dell'operatore sono conformi ad esempio alla UNI 795:2012 tipo A, assimilabile per gli ancoraggi per lavori in quota(correggetemi se sto sbagliando)
Quindi condivido la valutazione di non utilizzare il dissipatore se la macchina non è progettata per sostenere un carico accidentale di 6kN dovuto alla caduta.
Se spostiamo leggermente l'attenzione ad esempio su un automobile, nessuno mai si sognerebbe di vendere una macchina che non resiste ad un impatto frontale a 50km/h o con cinture di sicurezza che non supportano un carico derivante da questo impatto. Allora Lorenzino, chiedo a te che sei all'interno di alcune commissioni tecniche, se non erro, se puoi far presente queste considerazioni anche a chi deve rinnovare queste specifiche tecniche alle quali attenersi, o per lo meno zittiscimi con qualcosa di interessante come hai saputo fare fin ora :D
Grazie della collaborazione
In merito a questa discussione invece mi ha detto.
Ciao Wareblind,
Ho letto appassionatamente questo topic che ho cominciato a seguire fin dall'inizio, ammetto di aver preso la materia sotto mano più e più volte.
Vorrei chiedere a Lorenzino e a Bosol se possono spiegarmi queste cose:
1) come mai le piattaforme sono progettate per avere parapetti che non sono dimensionati per sopportare sollecitazioni derivanti dagli usi ragionevolmente prevedibili ma non porevisti?
2) come mai le piattaforme sono progettate solamente per l'uso in trattenuta all'interno della cesta quando queste sono utilizzate in modo diverso?
Una qualsiasi macchina dovrebbe per sua natura essere progettata e costruita secondo i requisiti essenziali di sicurezza, e quindi essere progettata secondo l'uso previsto della stessa.
In nessuna piattaforma che io sappia si prevede lo sbarco, in alcune però non viene nemmeno vietato esplicitamente, in nessuna piattaforma si prevede l'arresto caduta o la caduta contenuta, i nessuna piattaforma i ganci di ancoraggio dell'operatore sono conformi ad esempio alla UNI 795:2012 tipo A, assimilabile per gli ancoraggi per lavori in quota(correggetemi se sto sbagliando)
Quindi condivido la valutazione di non utilizzare il dissipatore se la macchina non è progettata per sostenere un carico accidentale di 6kN dovuto alla caduta.
Se spostiamo leggermente l'attenzione ad esempio su un automobile, nessuno mai si sognerebbe di vendere una macchina che non resiste ad un impatto frontale a 50km/h o con cinture di sicurezza che non supportano un carico derivante da questo impatto. Allora Lorenzino, chiedo a te che sei all'interno di alcune commissioni tecniche, se non erro, se puoi far presente queste considerazioni anche a chi deve rinnovare queste specifiche tecniche alle quali attenersi, o per lo meno zittiscimi con qualcosa di interessante come hai saputo fare fin ora :D
Grazie della collaborazione
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Quadrato...generalmente il costruttore definisce gli usi previsti e prevedibili infatti è il costruttore che definisce le modalità di uso "sicuro" della macchina, azioni preventive all'uso, dispositivi di protezione individuali prescritti, usi della macchina previsti, non previsti, non permessi; zone di lavoro, di comando, aree pericolose, protezioni e loro caratteristiche, rischi presenti (nell'ambiente e sulla macchina), targhette antinfortunistiche, rischi residui.
Se poi viene usata male è un altro discorso.
Se poi viene usata male è un altro discorso.
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