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Smaltimento Filtri Ospedale

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GianLuca
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Iscritto il: 10 nov 2004 10:30
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Che voi sappiate si deve ancora fare riferimento al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 2003, n. 254
per le modalità di smaltimento dei filtri esausti degli impianti di areazione degli Ospedali?
Quindi posso considerarli assimilabili agli urbani?
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

GianLuca ha scritto:Che voi sappiate si deve ancora fare riferimento al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 2003, n. 254
per le modalità di smaltimento dei filtri esausti degli impianti di areazione degli Ospedali?
Quindi posso considerarli assimilabili agli urbani?
Che io sappia, sì alla prima e "dipende" alla seconda.
Pima di tutto, dobbiamo distiguere tra i filtri di ricircolo, e quelli di ingresso. Quelli di ingresso dall'aria alle UTA sono in linea di massima assimilabili a quelli di qualunque altro sistema di filtrazione di aria urbana: ed infatti, io a volte mi ci sono trovata dei tenori di BaP che li rendevano "pericolosi": e come glielo spieghiamo che il BaP è generato da veicoli ma soprattutto riscaldamenti. In compenso, essendoci fetenzie varie di solito non si sono batteri, non i patogeni almeno. Per inciso, erano sia di una banca che di un ospedale.
I filtri di ricircolo interno, invece, sono per principio un'arma di unzione di massa, laddove con unzione mi riporto agli untori di manzoniana memoria. Se avete modo di disinfettarli, una flambatura o autoclave o anche stufa a secco 3 ore a 180°ok, dopo passano tra gli assimilabili, se no sono -se possibile- peggio che non aerosol di reparto infettivo: infatti, lì nel filtro le bestie schifosissime sono concentrate. Comunque, in genere sono di materiali compositi, tra alluminio e fibre di vetro e filtri in poliestere c'è di che scegliere. In pura teoria, ci vorrebbe un R13 con servizio di smontaggio e cernita, perchè alluminio e fibre di vetro si riciclano e il poliestere (quando c'è) ha un gran bel PCi e dunque ottimo per i CDR.
Nofer
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