io sono venuta a conoscenza del tutto solo una mezzìora fa, quando ho aperto questo PC che dovevo prendermi un file, e ... e sono rimasta incollata qua a leggere, annichilita, avvilita.
Mi sento ancora nell'anima la tragedia dell'Irpinia del 1980, e questa la vedo addirittura peggiore.
Sono sollevata dall'aver letto manfro, al quale avrei telefonato tra breve, ed ho già avuto notizie della mia amica di roma, che si è svegliata per lo scossone ma nessun danno. Purtroppo, non aver preoccupazione diretta per nessuna delle persone cui voglio bene non mi diminuisce in modo significativo il dolore e l'amarezza per questa ennesima tragedia, anche se in pieno e cosciente egoismo mi dico "meno male che non è capitato qui".
E se è vero che
1 unico ricercatore forse aveva trovato il bandolo per arrivare a previsioni sia pure a brevissimo termine, mi auguro che il mondo accademico autoreferenziato che ci ritroviamo sprofondi ben più giù dei paesini di cui non si hanno notizie, e lasci il posto a una ritrovata cultura dell Ricerca.
Per inciso, non vorrei fare la cassandra, ma quaggiù per 2-3 giorni non si sapeva nulla di Lioni, Calabritto, Senerchia, S. Mango se non la disperazione di chi ci aveva parenti e non riusciva a contattarli, ma i cellulari ancora non esistevano, sì e no c'erano i primi cordless. Quando si è saputo qualcosa, fu che non c'era più nulla da sapere.
Sono molto rattristata, questa mattina.