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quanti lavoratori minimo?

Archivio Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) attività varie/Mobbing/Discussioni Legislative/Tecniche di carattere generale.
Discussioni Legislative e Tecniche, non rientranti nelle categorie specifiche degli altri archivi, dove vengono affrontati gli aspetti di applicazione della legislazione e della normativa tecnica in materia di sicurezza e salute sul lavoro (assetti societari e relative conseguenze sulla sicurezza, documenti di valutazione dei rischi (DVR) di attivita' specifiche, mobbing, ecc...) (Riservato agli abbonati)
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el bresà

Ciao, un quesito: esiste una norma, un regolamento, un qualcosa che stabilisca il numero minimo di lavoratori che devono essere presenti in un magazzino, a fabbrica chiusa, per lavori di magazzinaggio merce, ai fini dell'intervento in caso d'infortunio? Io non ho trovato nulla.

In altre parole: c'è qualcosa che mi impedisce di adibire, in agosto e a fabbrica chiusa (eccetto il magazzino) n°1 lavoratore, di giorno, alla sua normale mansione? I rischi sono quelli di un normalissimo magazzino di prodotti non pericolosi.

Grazie.
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Max DP
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Ciao e benvenuto,

partendo dal presupposto che non esiste legislazione specifica che impone il numero minimo di lavoratori per “luogo” (altrimenti come si farebbe per camionisti, rappresentanti…) vorrei farti riflettere su alcuni punti:

1.hai letto il DM 388/03 relativo al primo soccorso in azienda?
2.durante il resto dell’anno quanti magazzinieri lavorano contemporaneamente in magazzino? il magazzino è controllato? è visibile dal reparto produttivo?
3. hai valutato tutti i rischi?
4. E se al lavoratore gli viene un infarto… quando lo troviamo? Al ritorno dalle ferie?

Potrei continuare ancora ma penso che, se fai un ragionamento su questi punti e trovi la soluzione che li soddisfa tutti contemporaneamente, ti sei dato la risposta.

Aggiungo ancora che in commercio esistono dispositivi “salva vita” che possono essere utilizzati proprio per salvaguardare il lavoratore solo.

Se hai dubbi sono qua.  :smt002
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el bresà

Grazie, Max DP. I rischi sono certamente stati valutati, e sono quelli di un normale magazzino in cui sono stoccate merci non pericolose nè particolarmente a rischio d'incendio.
Solitamente lavorano 3 persone, ma solo perchè la mole di lavoro è molta.
Nel caso proposto, si tratta di fare alcuni lavoretti per un periodo limitato.
E' inifluente che si veda dal reparto produttivo, in quanto, nel periodo ipotizzato, tale reparto è fermo.
Quanto al rischio infarto, o simile...beh, credo che nessuno potrebbe lavorare da solo....comunque, l'idea potrebbe essere quella di telefonare ad intervalli costanti per verificare che va tutto bene.

Basterebbe?
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Max DP
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el bresà ha scritto:... I rischi sono certamente stati valutati, e sono quelli di un normale magazzino in cui sono stoccate merci non pericolose nè particolarmente a rischio d'incendio.
Solitamente lavorano 3 persone, ma solo perchè la mole di lavoro è molta.
quindi non sono presi in considerazione le situazioni in cui esiste un solo lavoratore in magazzino
el bresà ha scritto:E' inifluente che si veda dal reparto produttivo, in quanto, nel periodo ipotizzato, tale reparto è fermo.

beh certo! sono in tre che lavorano contemporaneamente nel magazzino...  :smt003
el bresà ha scritto:Quanto al rischio infarto, o simile...beh, credo che nessuno potrebbe lavorare da solo....comunque, l'idea potrebbe essere quella di telefonare ad intervalli costanti per verificare che va tutto bene.
diciamo che questa soluzione deve essere proceduralizzata  :smt024  per benino indicando il responsabile che deve fare la telefonata valutando la frequenza delle chiamate, il tempo di intervento in caso di non risposta, i danni possibili e tenendo conto che non posso chiamare troppo spesso il lavoratore altrimenti questo non lavora piu'.
Per questo motivo avevo buttato li' quei sistemi che si attivano (anzi attivano i soccorsi avanzati) se la persona rimane in posizione orizzontale per un periodo superiore a ... (da impostare... 1 minuto, 2 minuti...).
Ti butto un'altra domanda: se non risponde il lavoratore cosa fai (supposto che sarai tu a chiamare) se ti trovi lontano dall'azienda? chiami subito il soccorso avanzato? quanto tempo impiegano per arrivare in azienda? se il lavoratore solo si e' chiuso dentro a chiave ...?

Ricordati comunque che queste domande vanno fatte anche se hai due o piu' lavoratori contemporaneamente... magari e' formato sulle tecniche di primo soccorso proprio quello che ha bisogno di essere soccorso! Potrei andare avanti per pagine ma purtroppo non ho il dono di Nofer nel descrivere splendidamente le situazioni



Ciao ciao  :smt025
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Mauro
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:51
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io farei la valutazione in altro modo:
e' fumatore?
beve?
ha familiarita'?

Quale e' la probabilita' di accadimento dell'evento dannoso?
Se tale probabilita' risulta accettabilmente bassa, lo mando a lavorare, altrimenti no

Scherzo.
Io di mestiere mi occupo di radiazioni e di sicurezza. Tutti noi siamo tentati, per formazione o anche solo per il fatto che passiamo la giornata a fare conti e a valutare rischi, a pensare che il mondo sia fatto di numeri e pericoli. Tutti, al mondo, tendono a mettere al centro dell'universo il loro universo. Io spero che stiate scherzando, nel porvi domande di quelle che ho visto piu' sopra.

La 626, secondo me, non deve impedire di eseguire il lavoro. E se una persona deve lavorare da sola, ebbene, questo deve essere fatto, e non puo' esistere norma che lo impedisca, nemmeno rendendo tanto difficoltosa l'attuazione della cosa da far desistere il DdL.

Io, personalmente, porterei i piedi per terra, darei al lavoratore un pacchetto di medicazione e un cellulare, gli spiegherei cosa fare e cosa non fare in alcuni dei casi piu' comuni e lo manderei a lavorare.

Forse sono stato un po' semplificativo, ma solo per tentare di rendermi controparte rispetto a dei volenterosissimi colleghi che hanno detto assolutamente cose corrette. Il mio parere e' che non siano correttamente dimensionate.

Con il massimo rispetto

Buon lavoro
Mauro
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Mauro
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mi e' venuto in mente di tentare di spiegare questo mio "mood" di oggi:

ho preso una grossa scottatura, proprio in questi giorni. Dopo aver detto ad un DdL che un tal impianto di terra non andava bene, perche' i documenti non erano a posto (niente dichiarazione di conformita', niente progetto, niente modello B, quadri elettrici variati rispetto ad alcune tavole di progetto recuperate da qualche parte) e' arrivato un organismo notificato che ha detto che le misure vanno bene (e fin qui tutto ok, io non avevo fatto misure, ovviamente) e che la documentazione era un po' carente, ma che la verifica dell'impianto era risultata positiva.

Tornero' anche io con i piedi per terra.

Buon lavoro
Mauro
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Max DP
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Quanto detto da Mauro e' sacrosanta verita'!

a mio vedere e' un po' come andare in bicicletta: le prime volte bisogna andare cauti, conoscere i dispositivi (manubrio, pedali, freni) le norme del codice della strada, capire i propri limiti.

Quando uno ha capito i propri limiti non lo ferma (quasi...) piu' nessuno

Anch'io avevo parlato di non impossibilitare il lavoratore a svolgere la propria mansione ma le tecniche per falro sono da decidere SOLO quando si e' consapevoli di quello a cui si va incontro.
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Nofer
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...in effetti, Mauro dice delle cose sensate, cosa che peraltro ho notato gli accade spesso  :smt002 .
Un anziano non autosufficiente non è il caso sia lasciato in casa da solo, così come un bambino piccino, ma piccino, oppure particolarmente "vivace".
Ma se iniziamo a pensare che si può tirarsi in testa il pensile della cucina, che si può scivolare sulla chiazza d'acqua fatta dal tubo che perde, che si può rimanere con le dita chiuse nel cassetto, che ci si può buttare addosso l'acqua bollente perchè ci è scappato di mano il manico della pentola della pasta, che si può cadere dalla sedia usata per prendere il libro sul ripiano in alto, che ...
e ma così non si campa più!
Ognuno di noi dovrebbe essere guardato a vista 24 ore su 24: sai che insofferenza!
Prevenzione -come più volte richiamato- è "buon senso" .
Dunque, fissare bene i pensili, manutenere le tubazioni, aprire e chiudere il cassetto con la maniglia/pomello, non utilizzare pentole con i manici dondolanti e non usare le sedie come scalette di fortuna. Traduciamo il tutto in ambito lavorativo: prevenzione primaria (pensili e tubazioni e manici), formazione adeguata (maniglie dei cassetti e manici delle pentole), educazione alle procedure di sicurezza ( sedia)
Semplice. Oserei dire... fa niente, va', stavolta ve la risparmio  :smt003 ...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ios
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e vai...oggi oggi ho avuto una piccola soddisfazione (anche se ha comportato, purtroppo, un infortunio  :smt042)
uno dei capo reparti il più menefreghista, più volte richiamato ed invitato ad osservare e fare osservare le procedure di sicurezza all'interno del suo reparto è scivolato sul pavimento bagnato rompendosi una gamba ... diranno pure che porto sfiga, ma la sfiga se la cercano e procurano da soli.
:smt040
Ritornando al discorso principale, il consiglio dato da maxdp sui dispositivi salva vita credo sia valido, si xchè una volta presi in considerazione tutti i possibili rischi, al lavoratore che resta da solo, si può dare una cintura salvavita, tarata in modo adeguato, questa attiva i soccorsi solo quando si sistema in posizione supina o viceversa

ios
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effenne
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Iscritto il: 18 gen 2005 13:56

Ciao a tutti!
Secondo me fare lavorare un lavoratore solo nella sua "postazione di lavoro" (concedetemi il termine; spesso è usato ma a me non piace! Non so perchè ma mi ha sempre dato il senso di un termine dispregiativo) va bene se quella lavorazione lo richiede o non si può fare altrimenti (notare il se...), ed è un buon consiglio utilizzare quei dispositivi di sicurezza che ha detto Max, però attenzione ragazzi! Qui stiamo parlando di:
-un lavoratore solo
-in un posto da solo
-all'interno di un impianto chiuso (quindi senza nessun'altro)
-d'estate (la metà, se non di più, della gente al di fuori dell'impianto è in ferie) e quindi anche con il caldo
-a fare un lavoro di sforzo e con alte probabilità di infortunio (magazziniere)

Mah, non lo so...non vi pare che le incognite siano un pò tante?
Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
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