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computo lavoratori dell'azienda distaccante

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

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Dipiùninso
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Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
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Vi volevo porre un paio di domande, perché proprio in questi giorni mi sono capitate due aziende che in occasione della scadenza del 16 maggio, hanno redatto autocertificazione o nulla in quanto, a seguito di distacco, i lavoratori utilizzati erano meno di 10 o nessuno. La seconda in questo momento non utilizza alcun dipendente (tutti distaccati) e quindi non ha nè documento di valutazione aggiornato, nè autocertficazione, la seconda da 12 è passata a 7 e quindi ha redatto una autocertificazione. Fermo restando che, per quando termina il periodo di distacco loro devono essere "a posto", formalmente hanno fatto una cosa corretta?
Il distacco mi è capitato tante volte, ma mai che in modo che modificasse il numero dei lavoratori da >10 a <10 o addirittura nessuno...  :smt017
In pratica, si utilizza lo stesso metro del distaccatario e quindi si computano i lavoratori utilizzati? o fa testo il libro matricola? capisco che è solo esercizio, tanto a breve il distacco termina e loro in un modo o nell'altro devono avere tutto ciò che serve, ma il distacco modifica il computo? specie quello che ora non sta utilizzando dipendenti deve fare il documento di valutazione ugualmente? e al di là del computo per dirimere se DVR o autocertificazione, tanto per fare un esempio, la valutazione stress lavoro correlato che era in scadenza, lui a chi la faceva?
Grazie a chi mi aiuterà in questo mio rompicapo :smt039
Laura.
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ursamaior
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Località: L'isola che non c'è

La Cassazione infatti (sentenza 3.6.1995) ha posto in evidenza che “l’attività di vigilanza e controllo delle misure di sicurezza del distaccante deve essere ancora più attenta nei confronti di coloro che prestino lavoro alle dipendenze di altri e vengano per la prima volta a contatto con un ambiente e delle  strutture a loro non familiari e che perciò possono riservare insidie non note”.
Dunque a mio avviso restano vivi tutti gli obblighi previsti per il distaccante in quanto comunque il lavoratore è ancora inserito nella sua organizzazione
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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Dipiùninso
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Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
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Grazie Ursamaior per aver raccolto il mio appello.
Provo a ragionare a voce alta (si fa per dire).
Sugli obblighi previsti per il distaccante: formazione, sorveglianza sanitaria, non ho dubbi, ma vigilanza e controllo non sono sinonimi di DVR.
Se facessi riferimento a tale sentenza per poter tutelare, nell'ambiente di lavoro non famigliare, i lavoratori, dovrei fare la valutazione di un luogo di lavoro non mio? Nemmeno in caso di Duvri questo è richiesto se i lavori non sono svolti presso la sede del Committente, perché sarebbe alquanto difficile, e nel caso di distacco, soprattutto quando, con il consenso del lavoratore, gli sia mutata la mansione, la vedo ancora più difficile.
... non mi convince... oppure non ho capito quel che mi volevi dire  :smt017
Il distaccatario dovrà fare una valutazione del rischio che tenga conto anche dei lavoratori del distaccante, ma il distaccante non credo possa entrare nell'azienda del distaccatario a fare le fonometrie, nè avrebbe senso farle nella propria qualora non ci sia nessuno che lavora in quel momento.
Laura.
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

No, aspè, io non ho detto che tu devi fare le valutazioni che competono al distaccatario, ma che essendo i lavoratori inseriti nella tua organizzazione a tutti gli effetti, restano salvi tutti gli obblighi previsti dalle varie soglie dimensionali.
In ogni caso, proprio perchè la sorveglianza sanitaria spetta al distaccante, non sarà certamente lui a fare la fonometria, ma dovrà essere lui ad analizzare gli esiti della fonometria per capire se necessita o meno di controlli sanitari....
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Dipiùninso
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Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
Località: RN

Salve, riemergo dopo un lungo periodo di pausa lavorativa...

e non ci crederete, ma esattamente 3 anni dopo ho di nuovo una situazione di lavoratori distaccati... in più la ruggine... mi occorrerebbero delle conferme.

Ho una situazione di 1 associazione, una sua costola srl e una terza associazione (parente stretta) che convivono nei medesimi spazi lavorativi.
L'associazione principale assume il personale necessario e lo distacca presso la seconda associazione, la quale ha un direttore, che per statuto è il rappresentante legale, ma alcun dipendente assunto da lui, solo distaccati.
Il distaccante sottopone a sorveglianza sanitaria (VDT) e forma i lavoratori distaccati, anche per ciò che concerne primo soccorso e lotta antincendio.
Il distaccatario nomina addetti alle emergenze i lavoratori distaccati (anche perché non ne ha altri).
La prima associazione è anche colei che ospita le altre due realtà, mettendo a disposizione locali a norma, dispositivi antincendio e si occupa della manutenzione di tutto. Le altre due realtà conviventi si limitano a controllare che tutto sia in regola e che la manutenzione sia eseguita.
E' ovvio, ma lo specifico, ognuno di loro ha redatto il proprio DVR.

e fin qui mi pare tutto fili, ma ditemi pure se sbaglio...

poi però ho due dubbi
1 riguarda la cassetta del pronto soccorso (comune o no?)
2 il direttore è vero che risulta il rappresentante legale, ma anch'egli è distaccato dalla prima associazione, quindi pur essendo il DL della seconda associazione, la prima associazione deve formarlo e sottoporlo a visita?

grazie e ben ritrovati! :smt050
Laura.
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givi
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Iscritto il: 18 giu 2008 23:47

Innanzitutto bentornata :smt050
Obiettivamente ho capito poco....  pero:
- per i vari presidi, se regolamentato e scritto a chiare lettere, direi che potrebbero essere anche comuni;
- il direttore credo sia un lavoratore come tutti gli altri e la SS va fatta se dovuta;
- per il resto, visto l'arzigogolo di matrioske e scatole cinesi, da buon cow-boy conterei le mucche che stanno nel recinto senza considerare che marchio hanno tatuato sulla chiappa.
givi
"... se sbaglio mi corriggerete!"
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new man
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Iscritto il: 08 mag 2008 14:00
Località: Verbania (VB)

Proprio questa settimana ho letto una sentenza della Corte di Cassazione: un geometra, datore di lavoro di uno studio tecnico, è stato condannato per l'infortunio occorso a un proprio tecnico, che si è fatto male durante rilievi eseguiti su un cantiere. Il datore avrebbe dovuto valutare i possibili rischi, anche se l'attività si svolgeva in luoghi non di sua responsabilità.
Il tuo caso è un po' simile. Può non valutarli la distaccante, poiché quei luoghi non sono suoi, ma direi che spetta a lei, come minimo, pretendere che siano valutati, dalla distaccataria, e pretendere che la distaccataria metta in atto le dovute misure.
In pratica, credo che quel lavoratore debba essere considerato doppiamente: ne sono responsabili sia la distaccante, per quel che poteva/doveva fare, che la distaccataria, per quanto di sua competenza.

Per quanto riguarda le tue domande precise:
- la cassetta di primo soccorso deve essere presente in ogni luoghi di lavoro. Se poi in quel luogo sia presente una o due organizzazioni, non credo importi. Poi va a buon senso, perché se i lavoratori sono tantissimi una cassetta da sola non basta!
- il datore di lavoro della distaccante è responsabile degli ordini che impartisce ai suoi lavoratori. Se anche uno dei suoi lavoratori ha come compito fare il direttore di un'altra azienda, lo fa sempre sotto la responsabilità della prima. Quindi formazione, sorveglianza sanitaria se necessaria, ecc.
There's a new man in town
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Dipiùninso
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Iscritto il: 27 ott 2008 17:09
Località: RN

Grazie delle risposte. Effettivamente era ovvio, ma avere qualche conferma non guasta :smt003

givi, le chiappe nonostante le matrioske sono solo 18 (2 a testa), ma i conteggi in realtà devono essere estesi, perché come spesso accade con le associazioni, hanno varie sedi e in ognuna di loro si ripropongono le medesime scatole cinesi. Così in questa sede in tutto ci sono solo 9 lavoratori, ma se li si conta tutti sono 24. Dieci della srl e 14 dell'associazione distaccante, compresi quelli distaccati.

new man grazie della sentenza. In questo caso però ogni datore di lavoro ha fatto la valutazione dei rischi per tutti i luoghi in cui lavorano o semplicemente transitano i lavoratori, anche perché come spesso accade in realtà semplici come gli uffici, hanno anche le attrezzature in comune.

un saluto a tutti :smt039
Laura.
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givi
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Iscritto il: 18 giu 2008 23:47

Se il problema è minore o maggiore di 10 lavoratori ai fini della VR presto te lo risolve il legislatore.
Le procedure standardizzate dovrebbero essere obblgatorie se meno di 10 lav e facoltative se + di 10 lav e - di 50 lav. Ergo le fai e risolto (facile a dire.... :smt003 )
givi
"... se sbaglio mi corriggerete!"
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salus
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Iscritto il: 29 giu 2010 15:29

Nel caso che un'organizzazione abbia, oltre alla sede principale, una sede i cui lavoratori sono tutti distaccati presso clienti esterni, vale comunque l'obbligo di nominare addetti Antincendio e Primo Soccorso?
In pratica tale sede rimane vuota per gran parte dell'anno ed è difficile individuare uno o più lavoratori che possano essere presenti e svolgere tale incarico in caso di necessità.

Altro dubbio: lavoratori distaccati possono essere nominati quali addetti Antincendio e Primo Soccorso per la sede presso cui sono distaccati?

Grazie
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