Ciao a tutti, sono nuovo e mi scuso anticipatamente se porrò dei quesiti magari già discussi.
Volevo chiedervi: io devo fare il piano della sicurezza per la ristrutturazione interna di un locale commerciale, sono opere che interessano le finiture e l'impiantistica. Saranno presenti diverse ditte. quello che vi chiedo, visto che utilizzeranno piccoli utensili alimentabili anche con il normale impianto del locale, glielo posso far fare o è sempre indispensabile richiedere una fornitura elettrica apposita per il cantiere? in quali casi si può utilizzare l'impianto esistente?
grazie anticipatamente a chi avra la pazzienza di rispondermi.
ciao maurizio
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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IMPIANTO DI CANTIERE
Non mi risulta sia obbligatorio provvedere ad una fornitura dedicata al cantiere. Sono solo aspetti contrattuali tra committente e impresa. Il committente può decidere di fornire l'energia elettrica all'impresa.
Dai poco quando doni cio' che hai. Quando doni te stesso, solo allora dai veramente. (K. Gibran)
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (M.K. Ghandi)
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Secondo me ci vuole qualcuno che si assuma le responsabilità di dire che la potenza disponibile del Committente è sufficiente a servire in sicurezza anche le attrezzature di cantiere.
E questo qualcuno deve essere qualificato per poter "certificare" questa cosa. Sempre secondo me....., ma potrei sbagliare per eccesso di zelo.
E questo qualcuno deve essere qualificato per poter "certificare" questa cosa. Sempre secondo me....., ma potrei sbagliare per eccesso di zelo.
La potenza disponibile non centra. Dipende semmai dalle attrezzature di cantiere e dalla loro modalità di allacciamento. Se sono attrezzature elettriche mobili è sufficiente un quadretto prese con relativa prolunga che si allaccerà alla presa messa a disposizione dalla committenza. Compito del responsabile di cantiere dell'impresa sarà quello di accertarsi di utilizzare spina idonea alla presa messa a disposizione evitando multiple ed accrocchi vari. Se invece ci sono attrezzature trasportabili o che hanno bisogno di un allacciamento diretto (senza presa/spina), in tal caso può essere necessario allacciarsi al quadro elettrico della committenza e quindi chi lo fa deve essere abilitato DM 37/08 e rilasciare la DICO.Giuliano ha scritto:Secondo me ci vuole qualcuno che si assuma le responsabilità di dire che la potenza disponibile del Committente è sufficiente a servire in sicurezza anche le attrezzature di cantiere.
E questo qualcuno deve essere qualificato per poter "certificare" questa cosa. Sempre secondo me....., ma potrei sbagliare per eccesso di zelo.
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non vorrei dire cavolate, ma non vorrei che allacciare un quadretto elettrico ad una presa messa a disposizione dal committente possa provocare dei problemi, mi spiego meglio:
01 se il quadretto è derivato direttamente dal contatore credo che non ci siano problemi;
02 se lo derivo da una presa potrei sovraccaricare la presa come se applicassi una multlipla, inquanto il quadro generale a sicuramente un differenziale uguale o piu sensibile del quadretto che andrei a mettere, quindi in caso di corto non scatterebbe il quadretto ma il quadro generale.
quindi credo che se vado per la soluzione 01 ho un quadro di cantiere a norma che mi certificherà l'istallatore;
se utilizzo l'impianto esistente, conforme alle normative, potrei dire all'impresa che le attrezzature elettriche possono essere allacciate all'impianto esistente purchè la potenza disponibile sia sufficiente, tale verifica deve essere fatta e certificata da tecnico abilitato; si prescrive inoltre di non utilizzare ciabatte, multiple e di allacciare un sigolo utensile per presa.
che ne dite potrebbe andare?
01 se il quadretto è derivato direttamente dal contatore credo che non ci siano problemi;
02 se lo derivo da una presa potrei sovraccaricare la presa come se applicassi una multlipla, inquanto il quadro generale a sicuramente un differenziale uguale o piu sensibile del quadretto che andrei a mettere, quindi in caso di corto non scatterebbe il quadretto ma il quadro generale.
quindi credo che se vado per la soluzione 01 ho un quadro di cantiere a norma che mi certificherà l'istallatore;
se utilizzo l'impianto esistente, conforme alle normative, potrei dire all'impresa che le attrezzature elettriche possono essere allacciate all'impianto esistente purchè la potenza disponibile sia sufficiente, tale verifica deve essere fatta e certificata da tecnico abilitato; si prescrive inoltre di non utilizzare ciabatte, multiple e di allacciare un sigolo utensile per presa.
che ne dite potrebbe andare?
x MAURIZIO74
Attenzione alla regola aurea n. 5
http://www.sicurezzaonline.it/forum_reg_auree.htm
Grazie per la collaborazione futura in proposito
Cordiali saluti e benvenuto nel Forum.
Mod
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Mod