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Ultima circolare INAIL com. RLS
Inviato: 05 set 2009 11:18
da Gianbisv
Ciao,
Questa frase dell'ultima
circolare INAIL n. 43 del 25/08/2009 ha attirato le mie attenzioni:
"Appare inoltre utile rimarcare come le elezioni o le designazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza non costituiscono un obbligo per il datore di lavoro ma una facoltà dei lavoratori, che potrebbe non essere esercitata dai medesimi. Infatti, il datore di lavoro non ha alcun titolo decisionale al riguardo e non deve ingerire in alcuna forma o modo per non violare le libertà delle organizzazioni sindacali previste dalla legge n. 300/70".
Questa frase conferma ciò che penso da anni, ovvero che L'RLS è un diritto/dovere dei lavoratori. In assenza di volontà dei lavoratori (messa per iscritto) di avere un rappresentante non sono costretto a rivolgermi agli RLST (che creano poi problemi pratici di firme, disponibilità, sopralluoghi etc).
La norma invece sembra dire il contrario: in assenza di interno DEVI prendere un esterno.
Mi domando: forzare i lavoratori ad avere un RLST è lecito, se loro stessi non sono interessati?
Inoltre, sopra i 15, se nessuno si candida e non posso rivolgermi agli RLST, che faccio?
Purtroppo su questo tema sono quotidianamente investito da consulenti del lavoro e commercialisti che hanno fatto nomine e comunicazioni a random (senza elezioni e corsi, ovviamente).
Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero in merito, soprattutto sul primo punto.
Inviato: 05 set 2009 13:50
da Renato
Il la leggo così:
il diritto dei lavoratori si esercita solo verso l'RLS, non l'RLST.
Come a dire che se tra i lavoratori non emerge una candidatura, il datore di lavoro non fa altro che prenderne atto e consegnare la scelta agli Organismi Paritetici.
Non hai voluto la bicicletta ? Allora te la scelgo io.
E come quando i condomini non si mettono d'accordo, si nomina un amministratore (l'esempio non è molto calzante ma era l'unico che mi veniva in mente).
ciao
R
Inviato: 05 set 2009 20:09
da MauroC
e sopra a 15???il dubbio di Gianbisv è giusto, benedetto RLS mi da più noie che soddisfazioni, e pensare che potrebbe essere così semplice, mentre ci si deve complicare sempre la vita!
Inviato: 06 set 2009 07:42
da ursamaior
Non vedo perchè la cosa debba essere vista come un obbligo del datore di lavoro.
Lui non deve fare nulla.
Se i lavoratori non hanno eletto un RLS, il DdL non deve richiedere nessun RLST. 'Sta cosa non c'è scritta da nessuna parte...
Inviato: 06 set 2009 09:31
da Bond
Giusto Ursa
L'unico obbligo per il DDL è di PAGARE:
- nel caso di RLS interno paga la formazione, gli aggiornamenti ed i permessi
- nel caso di RLST paga la quota di iscrizione al OOP
- nel caso di non elezione paga l'obolo al fondo
Punto!!!
Ciaaa
Bond
Inviato: 06 set 2009 10:19
da ursamaior
Non capisco l'acredine...
Potrei risponderti con la teoria del plusvalore, ma evito.
Lavoratori e datori di lavoro (entrambi) hanno il loro costi e benefici.
Se sei in grado di dimostrare che la bilancia pende a favore dell'uno o dell'altro accomodati... Pensa che nessuno è ancora riuscito a fare un'elaborazione completa, organica ed esaustiva su questo punto...
Inviato: 06 set 2009 11:24
da Nofer
ursinodolce, quell'anima lunga di bond non manifesta acredine: espone dei fatti, :smt045 non puoi imputare a lui l'effetto apparente della descrizione.
Ciò per dire anche che le cose appaiono come le vediamo perché, di fondo e alla fin fine, nè i DdL nè purtroppissimo i lavoratori hanno ben compreso quello che secondo me, nell'intenzione del Legislatore sia a livello europeo che di italiota recepimento, era da intendersi come RLS.
La figura, discorso puramente teorico, doveva essere non una figura meramente sindacale, che se no non si prevedeva una formazione specifica nella materia a cura e spese del DdL cui non si può umanamente chiedere di pagare per farsi una controparte più agguerrita, ma il perno di una specie di "concertazione endo-aziendale" che supportasse il DdL a trovare quelle piccole/grandi cose che potessero essere dei rischi e che lui non stando nè in reparto nè alle macchine nè sui ponteggi è avvezzo ad indentificare, dall'altro lato a fornire ai lavoratori per il tramite di uno di loro appositamente formato un punto di confronto a-gerarchico e per ciò stesso immediato.
La figura, sempre in pura teoria, dovrebbe essere formata proprio sullo specifico aziendale, sia in tema di sicurezza che di salute, in maniera squisitamente pratica più che teorica come si richiede invece per ASPP e RSPP, e ciò si dovrebbe dedurre in base al numero di ore -primo- e in base a ciò che il Buontempone ha lasciato scritto TRA le righe dell'art. 37 -anche tra le righe delle correzioni recenti- che però non ci vuole il Nobel per capirlo. Io, almeno, così interpreto (ebbene sì, interpreto anche io!) quei cacchi di commilli 4 e 5, e precedentemente art.22 c.4 di 626 buonanima: se l'addestramento deve avvenire sul luogo di lavoro (che a me pareva scontato ma è certo bene sia stato specificato rispetto all'ex art.22) è evidente che deve essere correlato al lavoro specifico, e dunque anche la formazione afferente dev'essere specifica. Poichè fare formazione di dettaglio su tutto e a tuttissimi costerebbe un occhio della testa, sull'intero processo aziendale si dà al RLS mentre a ciascun lavoratoresi dà in relazione alla sua mansione specifica.
Il criterio dovrebbe essere, stiamo sempre nel teorico eh!, che i lavoratori che mano a mano dovessero avere qualche dubbio/perplessità/indecisione possono chiedere lumi al RLS, il quale dovrebbe (voce del verbo dovere, modo sgarrupativo , tempo presente) essere in grado di fugargli i dubbi.
Ovvio che se poi il RLS si sente a sua volta un Unto del Signore che può tenere per le OO il DdL e il DdL anzichè come un aiuto lo immagina (e dunque lo forma come) una spina nel fianco della gestione azindale, ci ritroviamo con i fatti così come bond li descrive e che a me sembrano ben diversi dalla teoria alla cui applicazione pratica avevo sperato nel lontanissimo 1996: è l'ennesimo esempio della pessima riuscita di ottime intenzioni.
Adesso che ho espesso il noferpensiero su quanto siamo collettivamente idioti e miopi, me ne torno a fare i giochini su fb, che ci ho messo su 2 fattorie agricole, 1 allevamento di papere, galline, conigli e maiali, poi ci ho uno zoo e insomma, anche senza le lavatrici da fare e le altre faccende di casa da finire sono mooooolto occupata, oggi!
Se c'ho tempo e voglia, poi in OT vi dico anche che ne penso di queste cose: rientrano tutte nell'ottica del "fai ciò che ti si chiede e ci si aspetta da te, se no son guai". Ma, se vuoi combattere un nemico, la prima cosa da fare è conoscerlo, e bene.
Inviato: 06 set 2009 12:58
da givi
Non vi è ancora venuto il dubbio che il tutto sta per essere affossato?
RLS, comunicazione RLS, fondo....= annatra zoppa.
Inviato: 06 set 2009 13:32
da Nofer
givi ha scritto:Non vi è ancora venuto il dubbio che il tutto sta per essere affossato?
RLS, comunicazione RLS, fondo....= annatra zoppa.
...dubbio ? :smt081
Inviato: 06 set 2009 15:31
da Bond
ursamaior ha scritto:Non capisco l'acredine...
Acredine?
No! Nessuna acredine, te lo garantisco.
E' come dice Nofer.
Anzi, è meglio così.
Finalmente ora c'è la parità tra tutte le ditte.
Ora nessuno esce incolume dall'investimento (pagamento) sul RLS/RLST/FONDO: tutti (DDL e LAV), in un modo o nell'altro, ora rientreranno nel giochino.
Non più come una volta che chi voleva fare le cose in regola si trovava "costretto" ad investire mentre che non le faceva non investiva nulla guadagnandoci, di fatto, nei contronti dei primi.
Ora no! :smt018
Detta diplomaticamente: INVESTI!!!
Detta papale-papale: PAGA!!!
Risultato: costo ed uscita di denaro dalle casse.
Per una volta che sono favorevole al cambiamento, tu mi dai addosso?
:smt003
Ciaaa
Bond