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CPI che non si trova in azienda
Inviato: 01 nov 2010 17:18
da giuscal
Azienda X il cui Datore di Lavoro era Pinco diventa Azienda Y con Pallino come nuovo Datore di Lavoro, i lavoratori rimangono gli stessi.
Pinco esibisce fotocopie di richieste di visita per rilascio nulla osta inviata ai VV.F. con protocollo dei VV.F. ma di tutto ciò che viene dopo non ve n'è traccia; ormai sono passati 20 anni da quelle richieste.
Io, nominato RSPP, come dovrei comportarmi nei confronti del nuovo Datore di Lavoro, essendo lui un amico?
Avevo pensato di far richiedere direttamente ai VV.F. copia autentica di tutto ciò che riguarda l'Azienda che all'epoca si chiamava X, in alternativa dover ricominciare da 0 tutta la pratica ai VV.F anche se nel giro di 6 mesi ci dovrebbe essere lo spostamento del sito.
Cosa mi consigliate?
Inviato: 01 nov 2010 18:33
da attila58
Molto probabilmente c'era il NOP che, come sai, son scaduti tutti l'anno scorso a giugno(!?). Se la tipologia di azienda rientra nel DM 16 feb 1982 va richiesto il CPI.
Attenzione c'è il penale (81/08).
Sei soggetto a sospensione dell'attività lavorativa art. 14? Tutti riportano violazione che espongono al rischio incendio (mancato CPI,...), ma non lo trovo nell'Allegato I (scoprirò mica che ho un testo errato?).
Ma col 139/06 il rischio sospensione sussiste.
Una nota: di queste situazioni in cui è stato "venduto un luogo di lavoro" non a norma (vale anche per le macchine, ecc...) ce ne sono sempre di più. Alcuni passano alle vie legali e di solito portano a casa il risultato.
Nel tuo caso vista la possibilità normata di usare il NOP (e ci sarebbe da dire) ho l'impressione che non valga la pena. Un controllo se è stato realizzato una minima parte di ciò che è stato previsto lo farei. Quando è avvenuta la vendita?
Personalmente sono a conoscenza di alcune aziende che non hanno il CPI, altre che non hanno macchine in regola, ma tutto tace ed il controllo latita. Escono solo su segnalazione, denuncia, a parte l'ovvio infortunio ... ma ormai è tardi, dimostrando che i primi che non fanno prevenzione sono proprio gli OdV.
Bisogna scegliere se fare prevenzione e sospendere le aziende (e poi qualcuno le chiude: la chiusura dell'attività
dimostra di aver ottemperato alle prescrizioni degli UPG. Ammissione al pagamento e tanti saluti ai posti di lavoro persi. PARADOSSALE. Il discorso si fa lungo.) o chiudere tutti e due gli occhi e tirà a campà.
Come al solito sono andato fuori tema.
ciao
Inviato: 01 nov 2010 18:56
da giuscal
E' una storia lunga e contorta.
Sintetizzando: la vecchia X stava fallendo e la nuova Y l'ha acquisita per salvare il posto di lavoro alle persone facendo nascere una nuova società che ha assunto il personale rimanendo in quei luoghi.
L'amministratore della Y mi ha chiesto, essendo un mio amico, di mettere tutto in regola secondo l'81 ma spendendo il minimo possibile visto che fra circa 6 mesi cambierà sito.
Io però voglio elencare tutte le non conformità per evitare di passare poi dal torto!!!
Inviato: 02 nov 2010 10:52
da givi
Nel 1995
(quand'ero nel Klondike ) dopo mesi di ricerca trovai il CPI in contabilità allegato alla fattura del professionista.

Inviato: 02 nov 2010 12:42
da Terminus
Se il CPI era stato rilasciato all'azienda X, l'azienda Y deve chiederne la voltura.
Se l'azienda X aveva il NOP, oppure non aveva nulla, l'azienda Y non può fare altro che avviare la procedura di rilascio CPI.
Se tra 6 mesi la sede chiude, puoi fare due cose:
1) glissare sulla pratica CPI (con i rischi già descritti sopra), ma in ogni caso assicurare le migliori condizioni di sicurezza compatibili con la situazione contingente
2) avviare comunque l'esame progetto e magari ottenere il parere per poi presentare la richiesta CPI+DIA entro i sei mesi, sempre assicurando da subito le migliori condizioni di sicurezza.
Come RSPP metti nero su bianco la pendenza autorizzativa, ma più importante, identifica gli adempimenti da mettere in campo da subito per situazioni di rischio.
Inviato: 02 nov 2010 14:58
da giuscal
Grazie Terminus, mi hai dato un ottimo consiglio.