Salve a tutti, mi ritrovo a valutare un rischio chimico per uno studio dentistico.
Ho raccolto qualche scheda di sicurezza, fondamentalmente tutti prodotti di sanificazione, sterilizzazione e pulizia generale utilizzati dalle assistenti alla poltrona.
Ma (un po' come capita per i prodotti cosmetici) non mi sono riusciti a fornire nulla sul fronte cementi, resine polimerizzanti, materiali indurenti, preparati tecnici specifi.
Sarebbero in effetti tutti preparati utilizzati esclusivamente dal medico dentista (e datore di lavoro), ma se da un lato, per la mansione di assistente alla poltrona, posso rifarmi ai vari Movarisch, Archimede, etc, dall'altro per quella di medico dentista, son totalmente scoperto.
Mi chiedevo se qualcuno che si fosse già trovato in questa situazione, non abbia per caso affrontato il problema dal punto di vista bibliografico.
Ho provato a cercare a documenti relativi al settore dentistico-odontotecnico in rete, ma ho avuto poca fortuna.
Grazie a tutti
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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RISCHIO CHIMICO - Studio dentistico
posso segnalarti che tra i componenti dei "porcellananti" (cementi) c'è silice libera cristallina. Tanta.
Però, di solito i "denti pezzotti" li prepara l'odontotecnico, non l'odontoiatra.
Però, di solito i "denti pezzotti" li prepara l'odontotecnico, non l'odontoiatra.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Sono linee guida vecchiotte ma potresti trovarci ancora qualcosa di utile
http://www2.asl.bergamo.it/web/arentsll ... chiere.pdf
Ciao ciao
http://www2.asl.bergamo.it/web/arentsll ... chiere.pdf
Ciao ciao
Salve,
per quanto riguarda il rischio chimico del datore di lavoro poco ci interessa, giusto?
L'importante è l'assistente alla poltrona che, come dice la parola, assiste! e guai a farle mettere le mani dove non deve. Nel cavo orale del paziente, con strumenti più o meno rumorosi, più o meno vibranti, può lavorare solo il medico. Quindi gran parte dei problemi ce li togliamo.
Per il resto molti dei prodotti utilizzati per la sanificazione sono dei sensibilizzanti, quindi la valutazione non è così banale.
Saluti
per quanto riguarda il rischio chimico del datore di lavoro poco ci interessa, giusto?
L'importante è l'assistente alla poltrona che, come dice la parola, assiste! e guai a farle mettere le mani dove non deve. Nel cavo orale del paziente, con strumenti più o meno rumorosi, più o meno vibranti, può lavorare solo il medico. Quindi gran parte dei problemi ce li togliamo.
Per il resto molti dei prodotti utilizzati per la sanificazione sono dei sensibilizzanti, quindi la valutazione non è così banale.
Saluti
..chi ci pensa torna a casa senza..
[adagio popolare romano]
[adagio popolare romano]
Chiedo gentilmente al nostro Mod se posso inserire in allegato una circolare dalla Associazione Nazionale Dentisti Italiani in cui si evidenzia la loro posizione per ciò che riguarda la sorveglianza sanitaria e di conseguenza la valutazione del rischio chimico.
Teo
A quanto mi e' stato comunicato forse e' meglio soprassedere per fondate ragioni.
Cordiali saluti
Mod
Teo
A quanto mi e' stato comunicato forse e' meglio soprassedere per fondate ragioni.
Cordiali saluti
Mod
In uno studio dentistico, secondo me, il rischio chimico e' irrilevante, a partire da due banali considerazioni: per quanto diverse sostanze utilizzate siano pericolose, le quantita', le modalita' di utlizzo, gli stati fisici, le volatilita' medie sono tali da non far configurare un rischio piu' elevato. Inoltre, in termini di probabilita' di accadimento dell'evento dannoso, INAIL non ha mai riconosciuto alcunche' a nessun odontoiatra, in ordine all'esposizione ad agenti chimici.
Una ultima osservazione: al di la di come si voglia classificare il rischio chimico, per odontoiatra ed assistente il rischio e' assolutamente pari.
Buon lavoro
Mauro
Una ultima osservazione: al di la di come si voglia classificare il rischio chimico, per odontoiatra ed assistente il rischio e' assolutamente pari.
Buon lavoro
Mauro
Chi vede il periglio ne' cerca di salvarsi, ragion di lagnarsi del fato non ha (DEMOFONTE)