Visto che lo spazio per il titolo è breve qui di seguito lo dettaglio meglio:
I contenuti minimi sono descritti dalla legge, ma quello che c'è all'interno dei contenuti minimi è opera intellettuale di ognuno di noi, che li può trattare come meglio crede.
Il PSC viene consegnato all'impresa (oltre che al committente) la quale ha tutti i diritti di richiedere integrazioni modifice ecc ecc a cui il CSE può concordare o meno.
La domanda è questa : se mi chiamano per contestare il PSC di un altro collega, attenzione non il giudice ma il committente che è entrato in cotrasto con il CSE, posso?
Ovvero io per la mia esperienza mi sono rifiutato ma c'è un altro collega che lo ha fatto, il dubbio nasce che anche l'USL che acquisisce il PSC non entra nei contenuti ma verifica che ci siano tutti i contenuti minimi e solo in caso di infortunio valuta il punto specifico, e pertanto mi sembra che un comportamento del genere sia quanto meno deodontologiamente scorretto.
Vi è capitato mai un caso del genere e se si quali sono state le conclusioni?
Grazie
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Quesito: possiamo come professionisti contestare un PSC?
Secondo la mia opinione, in linea generale è sempre possibile che un tecnico A esprima un parere appunto tecnico in merito a quanto scritto in un PSC (o in altro documento) da un tecnico B.
Bisogna però stare attenti a due aspetti:
1) chi commissiona il parere al tecnico A potrebbe usare il parere per contestare (e non pagare o pagare in parte) il lavoro fatto dal tecnico B;
2) c'è sempre latente il rischio di diffamazione (o come dir si voglia).
Per cui .............
Bisogna però stare attenti a due aspetti:
1) chi commissiona il parere al tecnico A potrebbe usare il parere per contestare (e non pagare o pagare in parte) il lavoro fatto dal tecnico B;
2) c'è sempre latente il rischio di diffamazione (o come dir si voglia).
Per cui .............
..morirò povero..ma non contesto il Psc di nessuno; al committente che eventualmente mi interpella faccio notare che io lavoro in altro modo e non mi sembra corretto entrare nel merito del lavoro (anche se palesemente schifoso) fatto da un'altro. ..anche perchè se ti interpella vuol dire che ha gia sentito la puzza ...quindi
Saluti
Saluti
Io e i miei 5 figli siamo con D. Mauro. Punto
che si parli di CSE o altro professionista, la questione vale sempre: è ammissibile redigere perizia contro un collega?
Formalmente sì, nei limiti di quanto imposto dalle regole deontologiche degli ordini: che tutte chiedono si tratti di pareri peritali indipendenti (= non condizionati in nessun senso da alcuno), in scienza e coscienza, applicando tutte le migliori norme tecniche e/o normative esistenti ed infine senza scadere mai appunto nella diffamazione.
Diverso è ovviamente il caso delle CTP in corso di giudizio, quando ritengo che si accetti di redigere la perizia "contro" solo quando si ritiene che il "collega" abbia davvero clamorosamente toppato.
Di solito, non è cosa bella da farsi, e non per principio di casta o di lobby ma proprio per un fattore di etica.
Personalmente, mi capita di subentrare come consulente ad altre figure, e a volte davvero trovo analisi -ma anche pratiche varie - fatte con i piedi, ma quando ciò accade me lo tengo per me. Ritengo che sia anche un fatto di immagine: il mio neoacquisito cliente deve pensare che sia io particolarmente brava, non che sia stato il mio predecessore particolarmente scafesso.
Dirò di più: mi capita anche che qualche collega mi chiami in soccorso su qualche tematica dove me la cavo meglio. Ebbene, in quei casi gradisco che mi si presenti come "collaboratore occasionale del collega" e non già come potenziale concorrente.
Anche questa è, a mio avviso, una importante questione di immagine professionale: il DdL non deve mai essere messo in condizioni di pensare "io adesso faccio fuori a questo e mi chiamo quest'altro e così cerco pure di risparmiare!" perchè questi comportamenti mandano dritti dritti tutti allo scadimento della valenza delle nostre professioni, inducendo il pensiero malefico che sia solo una questione di soldi.
Infatti, mi vanto di non aver mai "soffiato" un cliente a nessuno, ed infatti è già da anni che non mi pubblicizzo "commercialmente" presso le aziende, come fanno invece molti che arrivano davanti al DdL o ai dirigenti dicendo "ma chiami me/noi, Le assicuro che la farò risparmiare e le nostre certificazioni sono valide come quelle che sta pagando adesso.".
I miei clienti sono venuti da me tutti con i loro piedini santi e proprio attuando io questa politica professionale di solito non vengo abbandonata per puri scopi commerciali; caso vuole che quando ciò è accaduto, perchè ovviamente è accaduto, dopo un po' di tempo l'azienda cessasse l'attività: tanto che mi resta sempre il dubbio se siano state le mie imprecazioni ovvero che - in mancanza di contestazioni tecniche - quando un'impresa va solo a risparmio per la sicurezza è già l'anticamera della espulsione dal mercato. Sapete, come quando i salumieri furbetti iniziano a comperare prodotti di scarsa qualità pensando di gabbare la clientela e poi si ritrovano con i loro prosciutti finti e formaggi di riciclo tutti invenduti: hanno risparmiato sulla fornitura ma hanno perso clientela. Vero che, ormai, si pensa di andare al discount anche e soprattutto per la sicurezza...
mi dia 2 kg di PSC; ha per caso 2 litri di valutazione del rischio rumore pronti da vendere? vorrei 60 cm di atex, quella di tipo economico. mi deve fare un piacere, ho necessità di un pos fresco di giornata entro domani mattina. ha un DVR per metalmeccanica a poco prezzo, anche usato? se le dò le analisi dell''ultima volta, mi farebbe una perizia per le emissioni in atmosfera?
Formalmente sì, nei limiti di quanto imposto dalle regole deontologiche degli ordini: che tutte chiedono si tratti di pareri peritali indipendenti (= non condizionati in nessun senso da alcuno), in scienza e coscienza, applicando tutte le migliori norme tecniche e/o normative esistenti ed infine senza scadere mai appunto nella diffamazione.
Diverso è ovviamente il caso delle CTP in corso di giudizio, quando ritengo che si accetti di redigere la perizia "contro" solo quando si ritiene che il "collega" abbia davvero clamorosamente toppato.
Di solito, non è cosa bella da farsi, e non per principio di casta o di lobby ma proprio per un fattore di etica.
Personalmente, mi capita di subentrare come consulente ad altre figure, e a volte davvero trovo analisi -ma anche pratiche varie - fatte con i piedi, ma quando ciò accade me lo tengo per me. Ritengo che sia anche un fatto di immagine: il mio neoacquisito cliente deve pensare che sia io particolarmente brava, non che sia stato il mio predecessore particolarmente scafesso.
Dirò di più: mi capita anche che qualche collega mi chiami in soccorso su qualche tematica dove me la cavo meglio. Ebbene, in quei casi gradisco che mi si presenti come "collaboratore occasionale del collega" e non già come potenziale concorrente.
Anche questa è, a mio avviso, una importante questione di immagine professionale: il DdL non deve mai essere messo in condizioni di pensare "io adesso faccio fuori a questo e mi chiamo quest'altro e così cerco pure di risparmiare!" perchè questi comportamenti mandano dritti dritti tutti allo scadimento della valenza delle nostre professioni, inducendo il pensiero malefico che sia solo una questione di soldi.
Infatti, mi vanto di non aver mai "soffiato" un cliente a nessuno, ed infatti è già da anni che non mi pubblicizzo "commercialmente" presso le aziende, come fanno invece molti che arrivano davanti al DdL o ai dirigenti dicendo "ma chiami me/noi, Le assicuro che la farò risparmiare e le nostre certificazioni sono valide come quelle che sta pagando adesso.".
I miei clienti sono venuti da me tutti con i loro piedini santi e proprio attuando io questa politica professionale di solito non vengo abbandonata per puri scopi commerciali; caso vuole che quando ciò è accaduto, perchè ovviamente è accaduto, dopo un po' di tempo l'azienda cessasse l'attività: tanto che mi resta sempre il dubbio se siano state le mie imprecazioni ovvero che - in mancanza di contestazioni tecniche - quando un'impresa va solo a risparmio per la sicurezza è già l'anticamera della espulsione dal mercato. Sapete, come quando i salumieri furbetti iniziano a comperare prodotti di scarsa qualità pensando di gabbare la clientela e poi si ritrovano con i loro prosciutti finti e formaggi di riciclo tutti invenduti: hanno risparmiato sulla fornitura ma hanno perso clientela. Vero che, ormai, si pensa di andare al discount anche e soprattutto per la sicurezza...
mi dia 2 kg di PSC; ha per caso 2 litri di valutazione del rischio rumore pronti da vendere? vorrei 60 cm di atex, quella di tipo economico. mi deve fare un piacere, ho necessità di un pos fresco di giornata entro domani mattina. ha un DVR per metalmeccanica a poco prezzo, anche usato? se le dò le analisi dell''ultima volta, mi farebbe una perizia per le emissioni in atmosfera?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
- La domanda è questa : se mi chiamano per contestare il PSC di un altro collega, attenzione non il giudice ma il committente che è entrato in cotrasto con il CSE, posso? -
La risposta continua a essere si.
Poi...ognuno se vede come vuole. A volte...nn è sbagliato far notare deteminate cose a chi ci marcia di proposito. A me nn è mai capitato, ma difendere la "categoria" contro la "malatecnica", anche di fronte un giudice, non mi sembra questo scempio.
Non necessariamente per arrrubbarsi il cliente. Piuttosto per tutelare i diritti di uno che paga per poi essere frodato. Personalmente, non avrei problemi a scagliarmi contro un collega, rilevata la malafede. Tutto qua.
Poi stabilire quale sia il limite del "lavoro da cani"...lo stabilirà qualcun altro.
La risposta continua a essere si.
Poi...ognuno se vede come vuole. A volte...nn è sbagliato far notare deteminate cose a chi ci marcia di proposito. A me nn è mai capitato, ma difendere la "categoria" contro la "malatecnica", anche di fronte un giudice, non mi sembra questo scempio.
Non necessariamente per arrrubbarsi il cliente. Piuttosto per tutelare i diritti di uno che paga per poi essere frodato. Personalmente, non avrei problemi a scagliarmi contro un collega, rilevata la malafede. Tutto qua.
Poi stabilire quale sia il limite del "lavoro da cani"...lo stabilirà qualcun altro.
Un conto è una perizia di parte, un conto un parere.alepacis ha scritto:Se è possibile una perizia di parte? Perchè mai non dovrebbe?
Non vedo il problema.
Sono dell'idea che la perizia può andare bene in caso di palesi errori o difformità, però sindacare tecnicamente sulla qualità di un PSC non credo sia di facile attuazione e l'esito di un'eventuale vertenza parecchio incerto.
Invece sul parere andrei molto più cauto, per quanto ho detto prima.
E credo che anche le cifre da chiedere al committente siano ben diverse.
Ma queste sono solo le mie opinioni.
noi tecnici siamo una brutta razza, lo ammetto... manca la solidarietà!
qui vince sempre chi fa il prezzo più basso non chi fa la qualità migliore!
Io dovrei andare a valutare un psc di un tecnico che mi ha rubato potenzialmente un lavoro? se l'ha fatto male cavoli suoi. io non metto becco. quanti commercialisti, o avvocati hanno fatto perizie sulla denuncia dei redditi antecedente o sulla sentenza persa in precedenza? nessuno. esiste una solidarietà diversa! a mio avviso anche giusta. il cliente lo si conquista con la qualità non con la perizia tecnica di diffamazione! errare umano est. e sempre sarà aggiungo io.
quindi se in giro esistono degli incompetenti che si pavoneggiano CSE è compito degli organi di controllo sanzionarli, non è compito nostro!
qui vince sempre chi fa il prezzo più basso non chi fa la qualità migliore!
Io dovrei andare a valutare un psc di un tecnico che mi ha rubato potenzialmente un lavoro? se l'ha fatto male cavoli suoi. io non metto becco. quanti commercialisti, o avvocati hanno fatto perizie sulla denuncia dei redditi antecedente o sulla sentenza persa in precedenza? nessuno. esiste una solidarietà diversa! a mio avviso anche giusta. il cliente lo si conquista con la qualità non con la perizia tecnica di diffamazione! errare umano est. e sempre sarà aggiungo io.
quindi se in giro esistono degli incompetenti che si pavoneggiano CSE è compito degli organi di controllo sanzionarli, non è compito nostro!
so di non sapere (Socrate)
giudizi su psc non mi son mai capitati
come consulente, mi capita spesso però di valutare dvr fatti da mi chi mi aveva preceduto.
e, visto che mi pagano anche per capire se la loro documentazione è in regola, se trovo un documento che reputo non idoneo lo segnalo per iscritto al cliente, poi deciderà lui come comportarsi.
non idoneo significa carente, mal fatto, fregatura, poi non mi spingo nel merito della valutazione dei rischio ora per allora, a meno che qualche valutazione non manchi del tutto.
come consulente, mi capita spesso però di valutare dvr fatti da mi chi mi aveva preceduto.
e, visto che mi pagano anche per capire se la loro documentazione è in regola, se trovo un documento che reputo non idoneo lo segnalo per iscritto al cliente, poi deciderà lui come comportarsi.
non idoneo significa carente, mal fatto, fregatura, poi non mi spingo nel merito della valutazione dei rischio ora per allora, a meno che qualche valutazione non manchi del tutto.
"When a finger points at the sky, the imbeciles look at the finger"