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quesito su radioprotezione da NORM e VDR

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tsm9et2
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Iscritto il: 23 mar 2005 17:03

Nel mio impianto sono installate turbine e gas le cui palette sono rivestite con materiale a base di sabbia zirconifera, che presentano livelli di radioattività naturale di uno o due ordini di grandezza superiori a quelli presenti sulla crosta terrestre.

Il costruttore, che fa anche manutenzione alle turbine, ha effettuato un monitoraggio dell'intensità delle radiazioni ed una valutazione della dosa assosrbita dai propri lavoratori durante le operazioni di manutenzione.

[i]Il fondo ambientale naturale fornisce una dose efficace oraria equivalente pari a circa 0,0662 Sv/ora.
I valori misurati, eccedono il normale fondo ambientale di circa il 30 % pari a 0.0199 Sv/ora che, per un tempo di esposizione di circa 175 ore/anno danno una dose annua di 3.5 Sv e quindi, per superare il livello di attenzione (LDA) - fissato dalla norma in 1000 Sv/anno - i lavoratori dovrebbero stazionare a contatto con la parte di impianto individuata per circa 50.000 ore.[/i]

Vorrei chiedervi se è necessario che il nostro Datore di Lavoro commissioni un'analoga relazione ad un esperto qualificato per la valutazione della radioprotezione dei propri lavoratori (che compiono attività di supervisione e non di manutenzione), oppure se è possibile inserire direttamente nel nostro Documento di Valutazione dei Rischi, gli esiti e la valutazione effettuata dall'azienda costruttrice (la valutazione è ovviamente riferita alle operazioni di manutenzioni svolte dai tecnici della ditta costruttrice).

La relazione prevede inoltre, citando l'art 10 ter punto 3 del D. Lgs 230/95 un controllo triennale delle parti più sensibili all'accumolo di NORM, è vero?
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Bohr
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tsm9et2 ha scritto:Il fondo ambientale naturale fornisce una dose efficace oraria equivalente pari a circa 0,0662 Sv/ora.
I valori misurati, eccedono il normale fondo ambientale di circa il 30 % pari a 0.0199 Sv/ora che, per un tempo di esposizione di circa 175 ore/anno danno una dose annua di 3.5 Sv e quindi, per superare il livello di attenzione (LDA) - fissato dalla norma in 1000 Sv/anno - i lavoratori dovrebbero stazionare a contatto con la parte di impianto individuata per circa 50.000 ore.
Deduco tu stia parlando di "micro" e "milli" Sv.
tsm9et2 ha scritto:Vorrei chiedervi se è necessario che il nostro Datore di Lavoro commissioni un'analoga relazione ad un esperto qualificato per la valutazione della radioprotezione dei propri lavoratori (che compiono attività di supervisione e non di manutenzione), oppure se è possibile inserire direttamente nel nostro Documento di Valutazione dei Rischi, gli esiti e la valutazione effettuata dall'azienda costruttrice (la valutazione è ovviamente riferita alle operazioni di manutenzioni svolte dai tecnici della ditta costruttrice).
Sarebbe opportuno contattare (poi successivamente se è il caso "nominare") un Esperto Qualificato, verificare strumentalmente la dose assorbita ed eventualmente classificare i lavoratori esposti (vedi Allegato III del D.Lgs. 230/95). Fatto ciò sarà possibile discriminare la necessità o meno di Nominare un Medico Autorizzato (vedi art. 83 comma 2).
tsm9et2 ha scritto:La relazione prevede inoltre, citando l'art 10 ter punto 3 del D. Lgs 230/95 un controllo triennale delle parti più sensibili all'accumolo di NORM, è vero?
Cos'è l'accumulo NORM?
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
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