Buongiorno,
vorrei porre una domanda. Devo effettuare il rischio chimico di una piccola azienda che miscela più sostanze pericolose creando preparati a loro volta pericolosi.
Durante la fase della "lavorazione" l'operatore viene a "contatto" con più sostanze pericolose. Come mi devo comportare utilizzando Movarisch per il calcolo del rischio?
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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RISCHIO CHIMICO MOVARISCH
con tutto l'affetto e la comprensione per chi si trova ad affrontare queste situazioni senza la specifica preparazione, e per tutta la buona volontà di chi ha pensato di andare in soccorso ai DdL , io ritengo che in un'azienda anche di sola formulazione di prodotti chimici non sia corretto nè saggio procedere a valutazione del RC con metodiche algoritmiche.
Questo anche senza tener conto che lo stesso movarisch, di cui non so se sia già stata emanata la versione "coso 81", nella presentazione indica tutti i propri limiti.
In particolare, parlo dei c.d. "rischi per la sicurezza" atteso che gli score delle frasi R non possono tenere conto nè degli eventuali "prodotti di processo intermedi/indesiderati" nè di molte delle reattività reciproche. Insomma, l'art. 223 comma 3 non è ottemperabile con un algoritmo, secondo me.
Porto sempre ad esempio il carburo di calcio, che viene commercializzato (sempre più raramente) per l'alimentazione delle "lampade a carburo" degli speleologi principalmente: la sua frase di rischio dice "R15", ovvero "a contatto con l'acqua sviluppa gas facilmente infiammabili". Ebbene, questa frasetta non spiega che il CaC2 reagisce persino con l'umidità atmosferica per formare acetilene, che è come noto il gas più instabile ed esplosivo subito dopo l'idrogeno.
Quando io ero piccolina, uno dei più accorsati "coloristi" napoletani fece un botto rimasto famoso, danneggiando anche la sede municipale al cui piano terra era ubicato, perchè era abitudine lasciare aperta una finestrella verso il cortile interno per il ricambio d'aria, era una notte particolarmente umida, qualcuno forse aveva lasciato il fusto non ben chiuso e SBOOOUUMMMM!
Altro esempio della sgradita miscelazione di prodotti chimici reattivi è l'abitudine di molte "femmine di casa" -maniache del pulito a tutti i costi- che per pulire il water ci buttano dentro varechina e acido muriatico, ottenendo di intossicarsi brutalmente con il cloro gassoso che si forma.
Ma uno specialista serio dalle tue parti al quale rivolgerti per un aiuto compiuto non c'è ?
Questo anche senza tener conto che lo stesso movarisch, di cui non so se sia già stata emanata la versione "coso 81", nella presentazione indica tutti i propri limiti.
In particolare, parlo dei c.d. "rischi per la sicurezza" atteso che gli score delle frasi R non possono tenere conto nè degli eventuali "prodotti di processo intermedi/indesiderati" nè di molte delle reattività reciproche. Insomma, l'art. 223 comma 3 non è ottemperabile con un algoritmo, secondo me.
Porto sempre ad esempio il carburo di calcio, che viene commercializzato (sempre più raramente) per l'alimentazione delle "lampade a carburo" degli speleologi principalmente: la sua frase di rischio dice "R15", ovvero "a contatto con l'acqua sviluppa gas facilmente infiammabili". Ebbene, questa frasetta non spiega che il CaC2 reagisce persino con l'umidità atmosferica per formare acetilene, che è come noto il gas più instabile ed esplosivo subito dopo l'idrogeno.
Quando io ero piccolina, uno dei più accorsati "coloristi" napoletani fece un botto rimasto famoso, danneggiando anche la sede municipale al cui piano terra era ubicato, perchè era abitudine lasciare aperta una finestrella verso il cortile interno per il ricambio d'aria, era una notte particolarmente umida, qualcuno forse aveva lasciato il fusto non ben chiuso e SBOOOUUMMMM!
Altro esempio della sgradita miscelazione di prodotti chimici reattivi è l'abitudine di molte "femmine di casa" -maniache del pulito a tutti i costi- che per pulire il water ci buttano dentro varechina e acido muriatico, ottenendo di intossicarsi brutalmente con il cloro gassoso che si forma.
Ma uno specialista serio dalle tue parti al quale rivolgerti per un aiuto compiuto non c'è ?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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anch'io sto usando il Movarisch (inglobato in un software) e trovo molti limiti all'utilizzo (per esempio non gestiste i DPI); al momento gestendo attività che non preparano prodotti chimici non ho dovuto affrontare il problema evidenziate da Mobilio ma l'interrogativo me lo sono posto.
Appoggiarsi a dei professionisti: ok, però mi piacerebbe sapere come si può trattare questo caso di valutazione del rischio chimico.
Gli algoritmi sono comodi, ne riconosco il loro limite, ma allora una valutazione approfondita si basa tutta sulla esperienza del valutatore (e come lo giustifico sul DVR?)? Come posso fare, io in prima persona per migliorarmi e fare valutazioni corrette?
Grazie!
P.S. mi è sempre piaciuto Socrate: "sapere di non sapere"
Appoggiarsi a dei professionisti: ok, però mi piacerebbe sapere come si può trattare questo caso di valutazione del rischio chimico.
Gli algoritmi sono comodi, ne riconosco il loro limite, ma allora una valutazione approfondita si basa tutta sulla esperienza del valutatore (e come lo giustifico sul DVR?)? Come posso fare, io in prima persona per migliorarmi e fare valutazioni corrette?
Grazie!
P.S. mi è sempre piaciuto Socrate: "sapere di non sapere"
E non dimentichiamoci che, oltre che per il coso-81, dobbiamo valutare il rischio chimico anche per il REACH-CLP e relativi "scenari" descritti nelle nuove e-SDS di 60, 80, 100 e più pagine.
In realtà, finora, a parte la fatica a capire il significato di strane sigle, non ho trovato alcun suggerimento/miglioramento in queste nuove SDS. E voi?
In realtà, finora, a parte la fatica a capire il significato di strane sigle, non ho trovato alcun suggerimento/miglioramento in queste nuove SDS. E voi?
Non penso che sia ... fortuna! Finchè non ricevi nulla, non devi confrontare il tuo uso con gli scenari d'esposizione; se invece ricevi la nuova e-sds, devi vedere se rientri negli scenari. Se sei ok, bene; altrimenti dovresti sospendere l'uso della sostanza. Se invece fai lo ... gnorri, e non guardi la e-SDS, rischi di beccarti da 10.000 (diecimila) euro di sanzione in sù (vedere D. L.vo 133/09).
Qualche suggerimento alla mia domanda postata precedentemente? (del tipo: seguire corsi, leggere libri, procedimento da seguire, o cos'altro? )Sint ha scritto: Gli algoritmi sono comodi, ne riconosco il loro limite, ma allora una valutazione approfondita si basa tutta sulla esperienza del valutatore (e come lo giustifico sul DVR?)? Come posso fare, io in prima persona per migliorarmi e fare valutazioni corrette?
Io al momento mi regolo così:
- raccolta di tutti i prodotti chimici utilizzati e relative schede di sicurezza
- capire lo scenario di impiego (come lo impiego, per quanto tempo, DPI utilizzati)
- utilizzo dell'algoritmo Movarisch.
Come già detto precedentemente, evidenzio questi limiti nel Movarisch:
- non considera l'impiego dei DPI (quindi eventualmente si potrebbe abbassare l'indice finale se impiego i DPI)
- non contempla la combinazione di più prodotti chimici
Grazie!
potendo immaginare che si non tratta di un rischio dovuto a esposizioni occasionali o comunque lievi o a sostanze non molto pericolose, nofer ti ha detto che sarebbe opportuno fa fare la valutazione ad uno che abbia fatto studi nel campo e conosca profondamente la chimica
OK, ma insisto sul fatto che mi piacerebbe capire come si ragiona in questi casi, come posso determinare se il rischio è irrilevante oppure no (tralasciamo per un attimo il Movarisch); questo anche perchè affidarsi a professionisti non è sempre possibile (vuoi anche per un discorso economico) e poi soprattutto anche per una crescita professionale (se mi appoggio sempre ad altri io non riuscirò mai a migliorarmi). Poi, naturalmente, in casi complicati mi rifarei sicuramente ad un professionista.
guarda, io non sono un chimico.
ho preparato una scaletta, preparando due documenti (1 e 2), con info raccolte da corsi e altro materiale, direttiva 98/24/ce, COSHH Essentials, linee guida, movarisch
1)VR preliminare (più che altro è un'indagine sulla presenza di agenti chimici pericolosi per saluto o sicurezza e sulle frasi R, se trovo un rischio anche basso passo a 2)
2)VR semplificata (prendendo in considerazione frasi di R, quantità, volatilità, polveranza, se trovo un rischio superiore al minimo, o anche solo se sono usate sostanze particolarmente pericolose o se ho l'impressione che non mi pare escludibile al 100% il rischio dalle misure già applicate, allora passo a 3)
3) caro DL senti un chimico e fagli fare la valutazione che è meglio (anche un chimico cui ho sottoposto i miei doc, ha detto che 2 va abbastanza bene come valutazione del R chimico, anche se migliorabile. io lo uso quando il rischio è minimo per dimostrare che la valutazione non è a naso ma con parametri)
magari se spieghi un pò meglio il contesto, qualcuno può dirti qualcosa di più preciso su come potresti fare e se puoi non sentire un chimico per la tua situazione
ho preparato una scaletta, preparando due documenti (1 e 2), con info raccolte da corsi e altro materiale, direttiva 98/24/ce, COSHH Essentials, linee guida, movarisch
1)VR preliminare (più che altro è un'indagine sulla presenza di agenti chimici pericolosi per saluto o sicurezza e sulle frasi R, se trovo un rischio anche basso passo a 2)
2)VR semplificata (prendendo in considerazione frasi di R, quantità, volatilità, polveranza, se trovo un rischio superiore al minimo, o anche solo se sono usate sostanze particolarmente pericolose o se ho l'impressione che non mi pare escludibile al 100% il rischio dalle misure già applicate, allora passo a 3)
3) caro DL senti un chimico e fagli fare la valutazione che è meglio (anche un chimico cui ho sottoposto i miei doc, ha detto che 2 va abbastanza bene come valutazione del R chimico, anche se migliorabile. io lo uso quando il rischio è minimo per dimostrare che la valutazione non è a naso ma con parametri)
magari se spieghi un pò meglio il contesto, qualcuno può dirti qualcosa di più preciso su come potresti fare e se puoi non sentire un chimico per la tua situazione