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DUVRI al contrario?

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artù
Messaggi: 226
Iscritto il: 13 mar 2008 08:19
Località: umbria

Non sapevo proprio come titolare il post, vista la situazione che descrivo e che mi fa pensare di avere un'anguilla tra le mani....

Un'azienda di caldareria deve assemblare un reattore (un grosso serbatoio per petrolchimica) e per fare ciò decide, per motivi logistici e di trasporto, dopo averne costruito i vari componenti nella propria officina, di effettuare l'assemblaggio, con proprio personale e attrezzature (saldatrici, smerigliatrici, cannelli ossiacetilenici) in parte proprie in parte no, presso un'altra azienda che gli mette a disposizione una porzione della propria officina.

Dunque, non si tratta di un lavoro di appalto nè un contratto d'opera; francamente non riesco a capire le posizioni e i ruoli dei vari soggetti, nè come svolgere le azioni di cooperazione e coordinamento ai fini della sicurezza (compresa la gestione dei rischi da interferenze, dal momento che il personale della azienda proprietaria dell'officina continuerà a operare in essa).  Per me non è un duvri (almeno formalmente) anche se sono chiare le interferenze: come si potrebbe gestire? Immagino la risposta: con un duvri. Anche se non ci sono nè committente nè ditta appaltatrice?

ps - francamente non riesco proprio a "tradurre" in italiano (almeno nel mio) il comma 3 ter dell'art. 26. Qualcuno vorrebbe spiegarmi che significa ".......in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali..............."

saluti
Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo. (W. Shakespeare)
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Giuliano
Messaggi: 1480
Iscritto il: 22 ott 2004 16:31

Mah, non è necessario trovare per forza un riferimento normativo. Secondo me, ed il buon senso, occorre evitare i rischi interferenziali (visto che ognuno sa gestire i propri), allora si scrive una procedura concordata e sottoscritta tra i due datori di lavoro finalizzata a detto scopo, la si rende nota a tutti gli interessati coinvolti ed amen.
Nei riguardi del comma 3 ter dell'art. 26, io penso che sia stato creato per risolvere i casi quali quelli che si hanno per  le scuole. Il proprietari dell'edificio scolastico non è il preside, ma per esempio il Comune per le scuole medie ed elementari e l'Amministrazione provinciale per gli istituti superiori. Quindi il Preside (Datore di lavoro che gestisce la scuola), integrerà il documento predisposto dal Committente: Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto;
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gibbo39
Messaggi: 1254
Iscritto il: 29 apr 2008 17:37

Ciao Artù,
ho portato a certificazione una nota azienda di caldareria di Amelia ... ma non è di quella che si sta parlando, altrimenti lo saprei  :smt002

Veniamo al tuo quesito e ragioniamoci un po' sopra.
L'azienda che mette a disposizione le infrastrutture alla tua caldareria per assemblare il reattore non credo lo faccia per beneficienza ... giusto?
Potebbe darsi che le infrastrutture siano di una organizzazione che al momento è l'affidataria di una associazione di imprese (spesso accade), oppure potrebbe darsi che la tua caldareria sia una partecipata dall'altra che mette a disposizione l'infrastruttura, come potrebbero essere altre diverse situazioni.

Tuttavia come suggerisce Giuliano, non è il caso di soffermarsi su cavilli meramente normativi, cioè a dire, non esiste un contratto di appalto o di prestazione di servizi ergo non può e non devfe esistere un DUVRI.

A prescindere dall'esistenza di tali contratti, sicuramente la situazione che descrivi prevede che gli operai della caldareria vadano a fare QUELLO CHE SEMPRE FANNO in altri lidi.

Quindi dovremmo (e sicuramente è così) essere a posto per quanto riguarda DVR (che avrai la buona cura di estrapolarne lo stralcio riguardante le mansioni che si svolgono dall'azienda ospite e lo renderai disponibile sul luogo).
Allo stesso modo mi preoccuperei di fare in modo che il/i preposto/i abbia a disposizione nel luogo dell'azienda ospite tutte le procedure operative di sicurezza o istruzioni che garantiscano il controllo operativo dei nuovi luoghi di lavoro.
Sempre i preposti si porteranno in quell'azienda i giudizi di idoneità alla mansione di tutti coloro che gravitano attorno alla realizzazione del reattore.
Ancora loro avranno cura di tenere in loco la formazione specifica di ogni singolo lavoratore, così come una scorta dei DPI che ritengono siano di maggior usura e i relativi moduli di consegna.

Fatto tutto ciò, resta comunque la patata bollente delle interferenze.
Ebbene le tue squadre usufruiscono di una parte di officina per realizzare il reattore.
Mi pare impossibile che l'officina ospite sia in grado di eliminare ogni interferenza, vuoi solo per l'utilizzo dei carroponti...a meno che non siano in gradi di potervene dedicare uno solo a voi.

Comuqnue premessa fatta io (chiamalo DUVRI) o come altro vuoi mi metterei a tavolino con il DdL (o chi ne fa le veci ...delegato o anche RSPP) e valuterei in un documento tutte le interferenze, cercandole di eliminare, ma ad occhio la vedo dura l'eliminazione di ogni interferenza.
Quindi valuterei sempre con lui le misure per eliminarle o controllarle...

E' un DUVRI ?
A mio avviso si... esiste un committente e un appaltatore ?
NO...allora ?

Questa è la mia ...

Ciao compaesano...

Gibbosky
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