Salve a tutti,
vi scrivo a seguito di un problema che mi è stato passato da un mio collega che non si occupa di acustica.
In pratica il suo cliente due mesi ha presentato domanda al comune per il rilascio dell'autorizzazione sanitaria di inizio nuova attività di sartoria. Nella documentazione da presentare non era previsto il nulla osta acustico che invece è stato richiesto( la legge lo prevede) a seguito di sopralluogo da parte dell'ispettore ASL. il quale ha dichiarato:" siamo ai limiti consentiti dalla legge".
Si parla di una stanza al primo piano con tre macchine per cucire ed un ferro da stiro con caldaia con il solo titolare che li usa in modo sporadico ed ovviamente mai continuativo visto che il grosso del lavoro è svolto a mano.
Il buon senso esiste ancora?
Ora il suddetto titolare non vorrebbe spendere altri soldi perchè trova tale richiesta ingiusta e crede di non produrre rumore. Da un mio sopralluogo effettivamente non si evince tutto questo rumore, in ogni caso vorrei sapere se è possibile presentare una autocertificazione di questo tipo (magari allegando anche una relazione tecnica non firmata da un tecnico abilitato): http://host109-40-static.86-94-b.busine ... ustico.pdf
Sapete bene come lieviti il costo nel caso di firma di un tecnico abilitato...
Grazie a tutti in anticipo :smt031
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Nulla osta imp. acustico autocertificato
Caro derosa, appena ho letto la questione mi si sono fatti i capelli ritti sul cranio.
Ti parlo da napoletana, e se cerchi nel forum ci sono diversi miei interventi su questa assurdità.
Cominciamo dall'inizio, dicendo subito che questo presunto "nulla osta di impatto acustico" non esiste da nessunissima parte: non c'è uno straccio di delibera di nessuno che ne parli o che lo prescriva/richieda, è una assoluta autoinvenzione del comune di napoli (e per essere più precisi di un solo settore di uno dei servizi del comune di napoli) e se tenti di far mettere scritto nero su bianco un verbale in cui richiedono tale perizia a firma di tecnico abilitato la prova, per quanto indiretta, è che non c'è verso di farglielo scrivere.
E' un'indecenza alla quale mi sono già opposta e mi sto opponendo con ogni forza (e a volte la spunto anche), sperando che da domani al governo della città ci arrivi qualcuno che sappia distinguere un dettato normativo da un arbitrio finalizzato a "mazzette indirette".
Infatti, quegli imbroglioncelli da strapazzo tengono le pratiche "ferme" e basta, poi mandano i loro compari a dire che non si può rinnovare la licenza sanitaria, ed alla fine tu sai meglio di me che qua da noi si va "a parlare" con l'Ufficio.
Tu stesso noti che nella documentazione richiesta, come modulo ufficiale, non esiste questo Nulla Osta di Impatto Acustico: proprio perchè non esiste e non la possono fare ufficialmente...
Bene, ti dico come sto facendo io, o meglio facendo fare ai miei clienti che si trovano in queste condizioni: pretendo che si metta a verbale che manca questo "nulla osta di impatto acustico", dopo di che si risponde al verbale in regime di autotutela formalizzando la propria autodichiarazione sul rispetto della normativa in materia di inquinamento acustico così come previsto dalla L. 447/95, e se proprio non si convincono mi esibisco in una relazione come quella che trovi qui http://www.forumsicurezza.com/forum/fil ... er_sol.pdf , facendola trasmettere a mezzo raccomandata con AR con invito a fornire tempestivo riscontro, dopo di che al 32 giorno se ancora non hanno risposto parte la solita letterina per 241/90 con minaccia di denuncia per omissione di atti d'ufficio.
L'alternativa, nel caso di nuova attività, perchè come potrai leggere io mi sono interessata di vecchie attività, anche storiche e già debitamente autorizzate ad esistere, è che una descrizione di dettaglio -la cui traccia puoi desumere dal pdf- del ciclo produttivo e quindi della impossibilità fisica di andare oltre i livelli previsti dalla zonizzazione acustica venga redatta come ampliamento della "Relazione sulle attività e breve descrizione del ciclo produttivo a firma del titolare" che è invece obbligatorio allegare alla domanda di Nulla Osta Attività Produttiva. Anche questa, ovviamente, Raccomandata A.R.
Giusto per dirlo, c'è l'ulteriore alternativa di fare un bell'esposto alla più vicina stazione dei NOE dei carabinieri (Nucleo Operativo Ecologico) accompagnati da un amministrativista e da un penalista (se no, non ti si fila un cane nemmeno lì), tuttavia questa è una via assai più costosa. Non capirò mai perchè bisogna spendere soldi di avvocati per vedere rispettato l'elementare diritto costituzionale a che la legge sia uguale per tutti, ma anche per questo sconcio civico mi auguro venga presto la soluzione definitiva.
Ciò per non parlare del sin troppo dimenticato art. 23 della costituzione :
Art. 23
Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. per cui se non c'è nessuna Legge che impone questo napoletanissimo nulla osta di impatto acustico (e non c'è, credimi) già la sola richiesta rappresenta una violazione costituzionale.
Qui, nel regno del facciamoquelchecacchiocipare, gira voce che del compenso al "tecnico abilitato" un buon 30 % vada agli "uffici giusti", e peraltro occorre anche avere la fortuna di imbroccare uno dei tecnici giusti graditi all'ufficio giusto, altrimenti la pratica non si sblocca. Da kalashnikov, a mio avviso, ma mi è stato assicurato che in un paese civile le questioni non si risolvono con i kalashnikov; ma nemmeno piegandosi a pigrecomezzi, dico io.
Se voti a Napoli, domani, pensaci bene. Mi rifiuto di pensare che un PM -sia pur cessato dal servizio- non conosca la differenza tra un reato e una pratica amministrativa lecita.
E ci pensassero anche quelli che non votano a napoli o non votano per nulla, perchè come diceva Edmund Burke "Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" sostenendo anche che "Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco."
Poco è sempre meglio di niente, come two gusts is meglio che one.![:smt045](./images/smilies/045.gif)
Ti parlo da napoletana, e se cerchi nel forum ci sono diversi miei interventi su questa assurdità.
Cominciamo dall'inizio, dicendo subito che questo presunto "nulla osta di impatto acustico" non esiste da nessunissima parte: non c'è uno straccio di delibera di nessuno che ne parli o che lo prescriva/richieda, è una assoluta autoinvenzione del comune di napoli (e per essere più precisi di un solo settore di uno dei servizi del comune di napoli) e se tenti di far mettere scritto nero su bianco un verbale in cui richiedono tale perizia a firma di tecnico abilitato la prova, per quanto indiretta, è che non c'è verso di farglielo scrivere.
E' un'indecenza alla quale mi sono già opposta e mi sto opponendo con ogni forza (e a volte la spunto anche), sperando che da domani al governo della città ci arrivi qualcuno che sappia distinguere un dettato normativo da un arbitrio finalizzato a "mazzette indirette".
Infatti, quegli imbroglioncelli da strapazzo tengono le pratiche "ferme" e basta, poi mandano i loro compari a dire che non si può rinnovare la licenza sanitaria, ed alla fine tu sai meglio di me che qua da noi si va "a parlare" con l'Ufficio.
Tu stesso noti che nella documentazione richiesta, come modulo ufficiale, non esiste questo Nulla Osta di Impatto Acustico: proprio perchè non esiste e non la possono fare ufficialmente...
Bene, ti dico come sto facendo io, o meglio facendo fare ai miei clienti che si trovano in queste condizioni: pretendo che si metta a verbale che manca questo "nulla osta di impatto acustico", dopo di che si risponde al verbale in regime di autotutela formalizzando la propria autodichiarazione sul rispetto della normativa in materia di inquinamento acustico così come previsto dalla L. 447/95, e se proprio non si convincono mi esibisco in una relazione come quella che trovi qui http://www.forumsicurezza.com/forum/fil ... er_sol.pdf , facendola trasmettere a mezzo raccomandata con AR con invito a fornire tempestivo riscontro, dopo di che al 32 giorno se ancora non hanno risposto parte la solita letterina per 241/90 con minaccia di denuncia per omissione di atti d'ufficio.
L'alternativa, nel caso di nuova attività, perchè come potrai leggere io mi sono interessata di vecchie attività, anche storiche e già debitamente autorizzate ad esistere, è che una descrizione di dettaglio -la cui traccia puoi desumere dal pdf- del ciclo produttivo e quindi della impossibilità fisica di andare oltre i livelli previsti dalla zonizzazione acustica venga redatta come ampliamento della "Relazione sulle attività e breve descrizione del ciclo produttivo a firma del titolare" che è invece obbligatorio allegare alla domanda di Nulla Osta Attività Produttiva. Anche questa, ovviamente, Raccomandata A.R.
Giusto per dirlo, c'è l'ulteriore alternativa di fare un bell'esposto alla più vicina stazione dei NOE dei carabinieri (Nucleo Operativo Ecologico) accompagnati da un amministrativista e da un penalista (se no, non ti si fila un cane nemmeno lì), tuttavia questa è una via assai più costosa. Non capirò mai perchè bisogna spendere soldi di avvocati per vedere rispettato l'elementare diritto costituzionale a che la legge sia uguale per tutti, ma anche per questo sconcio civico mi auguro venga presto la soluzione definitiva.
Ciò per non parlare del sin troppo dimenticato art. 23 della costituzione :
Art. 23
Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. per cui se non c'è nessuna Legge che impone questo napoletanissimo nulla osta di impatto acustico (e non c'è, credimi) già la sola richiesta rappresenta una violazione costituzionale.
Qui, nel regno del facciamoquelchecacchiocipare, gira voce che del compenso al "tecnico abilitato" un buon 30 % vada agli "uffici giusti", e peraltro occorre anche avere la fortuna di imbroccare uno dei tecnici giusti graditi all'ufficio giusto, altrimenti la pratica non si sblocca. Da kalashnikov, a mio avviso, ma mi è stato assicurato che in un paese civile le questioni non si risolvono con i kalashnikov; ma nemmeno piegandosi a pigrecomezzi, dico io.
Se voti a Napoli, domani, pensaci bene. Mi rifiuto di pensare che un PM -sia pur cessato dal servizio- non conosca la differenza tra un reato e una pratica amministrativa lecita.
E ci pensassero anche quelli che non votano a napoli o non votano per nulla, perchè come diceva Edmund Burke "Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" sostenendo anche che "Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco."
Poco è sempre meglio di niente, come two gusts is meglio che one.
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Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Allora io non ho voluto dire il comune di Napoli...ma siamo proprio in tale comune...cara dottoressa ti ringrazio tantissimo...da napoletano ho cercato di far capire alcune "dinamiche"(IL SISTEMA) a questo sarto napoletano ovvero il mio cliente, ovvero il DDL che mi ha dato una chiara e secca risposta:"RESTO A LAVORARE IN NERO".
Siamo in un paese dove bisogna capire come imbrogliare...questo è il punto che ci porterà alla rivoluzione perchè non se ne può più. Non ti dico cosa hanno contestato nella relazione tecnica descrittiva del ciclo di lavoro...ti "intossicherei"...comunque ora cerco di preparare una bozza che va ad integrare il ciclo produttivo e successivamente capire il nome di questo omino...perchè comunque il cliente è bloccato e non puo' lavorare...
Io voto domani e faccio votare per GIGGINO De Magistris. Ancora grazie...sono da due anni in questo settore e molte volte mi sento sottozero....grazie ancora Nofer
Agostino
Siamo in un paese dove bisogna capire come imbrogliare...questo è il punto che ci porterà alla rivoluzione perchè non se ne può più. Non ti dico cosa hanno contestato nella relazione tecnica descrittiva del ciclo di lavoro...ti "intossicherei"...comunque ora cerco di preparare una bozza che va ad integrare il ciclo produttivo e successivamente capire il nome di questo omino...perchè comunque il cliente è bloccato e non puo' lavorare...
Io voto domani e faccio votare per GIGGINO De Magistris. Ancora grazie...sono da due anni in questo settore e molte volte mi sento sottozero....grazie ancora Nofer
Agostino
Nofer ha scritto:
"mazzette indirette".
noi si va "a parlare" con l'Ufficio.
ampliamento della "Relazione sulle attività e breve descrizione del ciclo produttivo a firma del titolare" che è invece obbligatorio allegare alla domanda di Nulla Osta Attività Produttiva. Anche questa, ovviamente, Raccomandata A.R.
art. 23 della costituzione :
Se voti a Napoli, domani, pensaci bene.
Casco ben allacciato, luci accese anche di giorno e prudenza, sempre!!!
anche se non hai detto tu "Napoli", poichè è l'unico comune d'Italia dove ci sono richieste del genere era proprio semplice capire. Nessun comune oltre Napoli ha il nulla osta di impatto acustico, anche se tutti sono tenuti a far rispettare le disposizioni nazionali e regionali sull'inqinamento acustico; al più, in fase di autorizzazione in alcuni casi è obbligatorio presentare una valutazione di impatto acustico (e qui mi sta bene sia redatta a cura di tecnico competente sempre con le remore che ho già manifestato sulle abilitazioni professionali che consentono la redazione di queste perizie che, secondo me, vengono assai prima dell'iscrizione agli elenchi regionali la uale a mio avviso è e resterà una sanatoria) ed in altri potrebbe essere il comune a chiedertela se il tipo di attività fa ragionevolemnte sospettare che il rumore ci possa essere. Ma parliamo di un officina con un battilamiera, di un falegname con la sega circolare, di un elettrauto o di un carburatorista, in una zona di massimo rispetto, non certo di un sarto o di un panettiere!
Mi raccomando, nello spiegare che non s'è mai vista una sartoria che facesse rumore, o gliela copiaincolli o gliela rifai ma menziona la tabella delle LG Ispesl sulla valutazione rumore, Allegato R1, che ad ogni buon conto ti allego, dove si legge chiaramente che il Lep (Lex 8h) dei sarti è < 80. E per la zonizzazione, vai a http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pag ... agina/1052 e scaricatela. Potrai lì anche leggere che si sono suonati e cantati in sedicente "disciplinare" dove sono previste le presunte sanzioni. Ed è lì, al loro art. 7, che loro sembrano chiedere sempre e comunque un "tecnico competente". Peccato però che lì si parli di "nell'ambito dell'art. 4 della L 447", ossia sulla base della Legge Regionale sull'inquinamento acustico da emanarsi con legge regionale. E peccato però che la Regione Campania non si sia mai sognata di scrivere/autorizzare alcun comune a inventarsi le cose ad uso e consumo dei propri funzionari corrotti, tanto che sul sito ufficiale della Regione Campania sulle attività produttive si legge:
E si dà il caso che non ci sia neppure uno straccio di delibera comunale che dica che "tuttissimi " devono produrre questa relazione di tecnico abilitato, infatti nell'unico atto che forse (e dico forse, non sono mai stata cacchia di trovare l'originale della delibera n. 204/2001 da nessuna parte e per ciò stesso sospetto seriamente che deliberasse solo il PZA) potrebbe fungere da falso sostegno per tali richieste è l'art. 7, dove però , dopo l'ambaradan sul tecnico competente, io leggo:
che mi pare proprio la condizione del tuo cliente: se sta ad un primo piano, verosimile prima fosse un'abitazione, e di certo una macchina da cucire fa assai meno rumore di un aspirapolvere o di uno stereo a palla.
Dài, che ti ho appena dato una grande mano...
Ci vediamo in piazza lunedì sera con lo spumante, che dici? magari non ci riconosciamo perchè non ci conosciamo, però è bello sapere di non essere soli e di poter ricondurre questa città da sogno in un ambito di vivibilità civile, non pensi?
Mi raccomando, nello spiegare che non s'è mai vista una sartoria che facesse rumore, o gliela copiaincolli o gliela rifai ma menziona la tabella delle LG Ispesl sulla valutazione rumore, Allegato R1, che ad ogni buon conto ti allego, dove si legge chiaramente che il Lep (Lex 8h) dei sarti è < 80. E per la zonizzazione, vai a http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pag ... agina/1052 e scaricatela. Potrai lì anche leggere che si sono suonati e cantati in sedicente "disciplinare" dove sono previste le presunte sanzioni. Ed è lì, al loro art. 7, che loro sembrano chiedere sempre e comunque un "tecnico competente". Peccato però che lì si parli di "nell'ambito dell'art. 4 della L 447", ossia sulla base della Legge Regionale sull'inquinamento acustico da emanarsi con legge regionale. E peccato però che la Regione Campania non si sia mai sognata di scrivere/autorizzare alcun comune a inventarsi le cose ad uso e consumo dei propri funzionari corrotti, tanto che sul sito ufficiale della Regione Campania sulle attività produttive si legge:
il che significa: caro Comune, io ti dico che rientro, se tu non ci credi mi mandi l'arpac, ma a spese tue e non mie e per un ente pubblcio en on per i tuoi compagnucci di merende, ok?". Infatti, sulla medesima pagina, come potrete vedere tutti, c'è scritto ancheITER PROCEDURALE:
Ad eccezione delle attività temporanee, delle manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e degli spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile, che devono essere specificamente autorizzate, per tutte le altre attività non esiste uno specifico procedimento autorizzatorio per la tutela dell’inquinamento acustico. Pertanto il procedimento di rilascio dell’autorizzazione all’inquinamento acustico si inserisce nei procedimenti di: • rilascio del Permesso di costruire relativo a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative, nonché a postazioni di servizi commerciali polifunzionali. Alla domanda per il rilascio del titolo abilitativo va allegata la documentazione previsionale di Impatto Acustico (ai sensi dell’art. 8, c. 4, L. 447/95); • rilascio di provvedimenti di abilitazione all’utilizzazione dei medesimi impianti ed infrastrutture; • rilascio di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive. La valutazione della documentazione e il rilascio della relativa autorizzazione o nullaosta è di competenza del Comune. Quest’ultimo, tuttavia, può avvalersi dell’ARPAC per lo svolgimento dell’istruttoria tecnica della documentazione di previsione di impatto acustico prodotta ai sensi dell’art. 5 della L.R. 10/98.
il che rende evidente che la normativa regionale non è diversa da quella nazionale. Infine, per i più basilari principi di diritto amministrativo, un Ente Locale ha potere sanzionatorio solo sulla regolamentazione locale di una legge Nazionale ovvero sui propri atti giuridici vincolanti sul solo territorio di competenza, insomma un Comune non può sparare a ca##o di cane una sanzione non prevista dalla Legge Nazionale. Sarebbe come se un bel mattino un sindaco si svegliasse e decidesse di mettere una sanzione amministrativa a beneficio del comune a tutti i propri cittadini che hanno avuto una sanzione amministrativa da qualche altro Ente, del tipo "la ASL ti ha sanzionato perchè non hai fatto le visite? bene, adesso dai 5000 euro anche a me!".SOGGETTI OBBLIGATI:
Il procedimento si applica per tutte le attività che generano inquinamento acustico nell’ambiente esterno, e in particolare per gli impianti e infrastrutture adibite ad attività produttive, sportive o ricreative o ospitanti attività commerciali polifunzionali. Se il progetto dell’insediamento di un’attività produttiva non prevede installazione di nuove sorgenti sonore né la modifica o spostamento di sorgenti esistenti, l’impianto non rientra nei casi disciplinati dall’art. 8 c. 4 della L. 447/95. I progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell’art. 6 della L. 349/86, ferme restando le prescrizioni di cui ai D.P.C.M. 337/88, e s.m.i., e D.P.C.M. del 27 dicembre 1988, devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dall’inquinamento acustico delle popolazioni interessate.
E si dà il caso che non ci sia neppure uno straccio di delibera comunale che dica che "tuttissimi " devono produrre questa relazione di tecnico abilitato, infatti nell'unico atto che forse (e dico forse, non sono mai stata cacchia di trovare l'originale della delibera n. 204/2001 da nessuna parte e per ciò stesso sospetto seriamente che deliberasse solo il PZA) potrebbe fungere da falso sostegno per tali richieste è l'art. 7, dove però , dopo l'ambaradan sul tecnico competente, io leggo:
Nel caso di mutamento della destinazione d’uso di una unità immobiliare, anche in assenza di trasformazione edilizia, dovrà essere presentata da parte del richiedente una dichiarazione in cui certifica che la nuova attività non comporta una situazione peggiorativa sotto il profilo delle emissioni rumorose.
che mi pare proprio la condizione del tuo cliente: se sta ad un primo piano, verosimile prima fosse un'abitazione, e di certo una macchina da cucire fa assai meno rumore di un aspirapolvere o di uno stereo a palla.
Dài, che ti ho appena dato una grande mano...
Ci vediamo in piazza lunedì sera con lo spumante, che dici? magari non ci riconosciamo perchè non ci conosciamo, però è bello sapere di non essere soli e di poter ricondurre questa città da sogno in un ambito di vivibilità civile, non pensi?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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ehm :smt002
- Allegati
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- estratto LG Rumore.doc
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Nofer
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Nofer non so come ringraziarti...partirei dal " tien o'cafe pavat"
Purtroppo sto seguendo due strade parallele: una del sondare il campo chiedendo ad un tecn abilitato che "aria tira" e l'altra di preparare una relazione tecnica, grazie ai tuoi preziosi consigli, che li metta ko. Il problema sta nel TEMPO...il cliente deve aprire perchè non puo' "campare" d'aria ed io temo che questi dell' ASL vogliano prendersi del tempo per farti arrivare alla resa...mi hanno raccontato di frasi come"CI PENSO COSA NON VA"...semplicemente persone assurde.
In ogni caso non temo sanzioni ma solo il mancato rilascio dell' autorizzazione...mi sono letto la delibera è perfetta, ma se mi contestano il tecnico abilitato mi respingono la pratica...ho questa vaga sensazione...ti aggiornerò cosi magari ti metto a conoscenza di come ragionano in tale ASL.
In ogni modo ho appena votato e spero di avere il piacere di conoscerti per festeggiare...vedi persone come te dovrebbero far parte delle istituzioni....perchè la massa di "controllori" ignoranti che ci ritroviamo difronte fa solo capire come in questo paese non esista la meritocrazia, ma solo il clientelismo.
Buon lavoro e buona domenica
Agostino
delibera n. 204/2001
l'art. 7, dove però , dopo l'ambaradan sul tecnico competente, io leggo:
che mi pare proprio la condizione del tuo cliente: se sta ad un primo piano, verosimile prima fosse un'abitazione, e di certo una macchina da cucire fa assai meno rumore di un aspirapolvere o di uno stereo a palla.
Ci vediamo in piazza lunedì sera con lo spumante, che dici? magari non ci riconosciamo perchè non ci conosciamo, però è bello sapere di non essere soli e di poter ricondurre questa città da sogno in un ambito di vivibilità civile, non pensi? [/quote]
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In ogni caso non temo sanzioni ma solo il mancato rilascio dell' autorizzazione...mi sono letto la delibera è perfetta, ma se mi contestano il tecnico abilitato mi respingono la pratica...ho questa vaga sensazione...ti aggiornerò cosi magari ti metto a conoscenza di come ragionano in tale ASL.
In ogni modo ho appena votato e spero di avere il piacere di conoscerti per festeggiare...vedi persone come te dovrebbero far parte delle istituzioni....perchè la massa di "controllori" ignoranti che ci ritroviamo difronte fa solo capire come in questo paese non esista la meritocrazia, ma solo il clientelismo.
Buon lavoro e buona domenica
Agostino
il che significa: caro Comune, io ti dico che rientro, se tu non ci credi mi mandi l'arpac, ma a spese tue e non mie e per un ente pubblcio en on per i tuoi compagnucci di merende, ok?".Nofer ha scritto:
Mi raccomando, nello spiegare che non s'è mai vista una sartoria che facesse rumore, o gliela copiaincolli o gliela rifai ma menziona la tabella delle LG Ispesl sulla valutazione rumore, Allegato R1, che ad ogni buon conto ti allego, dove si legge chiaramente che il Lep (Lex 8h) dei sarti è < 80.
La valutazione della documentazione e il rilascio della relativa autorizzazione o nullaosta è di competenza del Comune. Quest’ultimo, tuttavia, può avvalersi dell’ARPAC per lo svolgimento dell’istruttoria tecnica della documentazione di previsione di impatto acustico prodotta ai sensi dell’art. 5 della L.R. 10/98.
delibera n. 204/2001
l'art. 7, dove però , dopo l'ambaradan sul tecnico competente, io leggo:
che mi pare proprio la condizione del tuo cliente: se sta ad un primo piano, verosimile prima fosse un'abitazione, e di certo una macchina da cucire fa assai meno rumore di un aspirapolvere o di uno stereo a palla.
Ci vediamo in piazza lunedì sera con lo spumante, che dici? magari non ci riconosciamo perchè non ci conosciamo, però è bello sapere di non essere soli e di poter ricondurre questa città da sogno in un ambito di vivibilità civile, non pensi? [/quote]
Casco ben allacciato, luci accese anche di giorno e prudenza, sempre!!!
ma per l'amor del cielo, mai sia! la mia cistifellea soffre abbastanza già così.derosa ha scritto:...vedi persone come te dovrebbero far parte delle istituzioni....
Le persone come me servono a fare il loro lavoro al meglio che siamo capaci, perchè qualcuno che lavori, preferibilmente bene, serve eccome, in questo paese.
E - in aggiunta - possono servire a far presente a chi come lavoro sceglie la politica (ho detto lavoro, non fonte di prebende: è diverso) quali sono gli aspetti tecnici imprescindibili da rispettare per la salvaguardia di persone e cose.
La difficoltà sta nel trovare chi ti sta a sentire e, tra coloro che bontà loro si sono degnati di stare a sentirti, chi ti capisce ed infine, tra coloro che bontà del cielo sono in grado di capirti, chi ti ascolta e da ultimo trovare, tra coloro che sono disposti ad ascoltarti, chi ha la capacità di tradurre in pratica il tutto.
Sai, è come quando hai dei contatti commerciali: scrivi a 100, 10 ti rispondono e ti chiedono chiarimenti, e alla fine forse 1 diventa tuo cliente. Beh, per fortuna sul lavoro a volte va meglio. Ora che ci penso... io non scrivo a nessuno da 22 anni :smt003 ; se mi vogliono, ci cercano e mi trovano: il problema è loro, mica mio; per contro, lavorare in contesti così degradati è un problema anche mio. Tieni presente che la Campania è tra le 6 regioni che non ha MAI elaborato nè emanato la Legge Regionale di tutela dall'inquinamento acustico, (e non solo quella: stiamo ancora aspettando anche le attività in deroga per le emissioni....) quindi la chiamata all'art. 11 della 447 (parlo del presunto regolamento) nel caso del comune di napoli è priva di senso.
Tienimi informata.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
il comune di Napoli è lo stesso comune che chiede la valutazione di impatto acustico per attività come una sala giochi, un bar di 16mq, presso la sede di una ditta impiantistica che ha esclusivamente uffici amministrativi e un deposito (no uso strumenti o macchine, solo deposito!), una software house.
Mi perdo io qualcosa, o anche tali attività sono da escludere da qualsiasi possibile misura visto che, a parte qualsiasi tabella e norma, sono da ritenersi usando il buon senso assolutamente attività che non producono rumore???
Queste sono quelle che mi ricordo da ultime telefonate di clienti.
Sempre a Napoli, poi, per queste stesse attività, trovi il "tecnico" di turno che ti copiaincolla la relazioncina di 4 pagine inclusa copertina e conclusioni e ti chiede dai 250 ai 300 euro.
Ai clienti che telefonano e fanno tali richieste (spesso parafrasando "ho trovato uno che me la fa a 300 euro, voi potete a meno?") diciamo che non effettuiamo tale servizio.
In linea generale, però, non dimentichiamo che davanti ad un giudice esiste sempre la opinabilissima e caz#immissima "normale tollerabilità", che va contro tutti i possibili principi normativi di chi realizza una regolare valutazione di impatto acustico. Cioè come a dire, la valutazione fatta così mi dice che rientri nei limiti e sei ok, ma se trovi lo scurnacchiato di fronte che ha qualche soldino da spendere e ti fa causa, può essere che la perdi e non devi prendertela con me. Ma questo è altro argomento.
Giosmile
Mi perdo io qualcosa, o anche tali attività sono da escludere da qualsiasi possibile misura visto che, a parte qualsiasi tabella e norma, sono da ritenersi usando il buon senso assolutamente attività che non producono rumore???
Queste sono quelle che mi ricordo da ultime telefonate di clienti.
Sempre a Napoli, poi, per queste stesse attività, trovi il "tecnico" di turno che ti copiaincolla la relazioncina di 4 pagine inclusa copertina e conclusioni e ti chiede dai 250 ai 300 euro.
Ai clienti che telefonano e fanno tali richieste (spesso parafrasando "ho trovato uno che me la fa a 300 euro, voi potete a meno?") diciamo che non effettuiamo tale servizio.
In linea generale, però, non dimentichiamo che davanti ad un giudice esiste sempre la opinabilissima e caz#immissima "normale tollerabilità", che va contro tutti i possibili principi normativi di chi realizza una regolare valutazione di impatto acustico. Cioè come a dire, la valutazione fatta così mi dice che rientri nei limiti e sei ok, ma se trovi lo scurnacchiato di fronte che ha qualche soldino da spendere e ti fa causa, può essere che la perdi e non devi prendertela con me. Ma questo è altro argomento.
Giosmile
per sala giochi e bar sono richieste anche ad altre latitudini, effettivamente al 447 parla di "circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi" quindi anche un baretto di 6 mq se hanno condizionatore, motori di celle o impianti di filodiffusione sarebbero soggetti.
spesso poi c'è buon senso. talvolta no, e si richiede la documentazione anche a piccole sala giochi (che di per loro sono estremamente isolate in se stesse per non far venire voglia ai giocatori di andarsene, come dicono i titolari) poste all'incrocio di grosse arterie provinciali con gran traffico di camion.
ma ritengo sia colpa di una norma che non poteva che essere generica.
se ho il motore della cella frigorifera all'esterno in città non lo sento, in paesini di campagna si eccome e probabilmente supera i limiti di zona. quindi anche il mio bar di 6mq mi inquina.
la confusione spesso è previsione/impatto.
forse era più opportuno che la norma imponesse che entro 30-60 giorni dall'avvio dell'attività, il titolare presentasse una valutazione di impatto acustico. parlare di previsione poi comporta anche il verificare la propria previsione, e per chi ha solo un piccolo impianto di filodiffusione per il sottofondo, effettivamente è esagerato fare previsioni e valutazioni di impatto.
c'è comunque da dire che i titolari non immagino che il proprio compressore funziona anche quando il bar è chiuso e quindi possono inquinare anche con la saracinesca abbassata e loro sotto le coperte, quindi ritengo che qualsiasi certificazione o valutazione debba essere fatta da tecnico competente
spesso poi c'è buon senso. talvolta no, e si richiede la documentazione anche a piccole sala giochi (che di per loro sono estremamente isolate in se stesse per non far venire voglia ai giocatori di andarsene, come dicono i titolari) poste all'incrocio di grosse arterie provinciali con gran traffico di camion.
ma ritengo sia colpa di una norma che non poteva che essere generica.
se ho il motore della cella frigorifera all'esterno in città non lo sento, in paesini di campagna si eccome e probabilmente supera i limiti di zona. quindi anche il mio bar di 6mq mi inquina.
la confusione spesso è previsione/impatto.
forse era più opportuno che la norma imponesse che entro 30-60 giorni dall'avvio dell'attività, il titolare presentasse una valutazione di impatto acustico. parlare di previsione poi comporta anche il verificare la propria previsione, e per chi ha solo un piccolo impianto di filodiffusione per il sottofondo, effettivamente è esagerato fare previsioni e valutazioni di impatto.
c'è comunque da dire che i titolari non immagino che il proprio compressore funziona anche quando il bar è chiuso e quindi possono inquinare anche con la saracinesca abbassata e loro sotto le coperte, quindi ritengo che qualsiasi certificazione o valutazione debba essere fatta da tecnico competente
emipi, la valutazione deve essere fatta da un tecnico competente: qua discutiamo sull'obbligatorietà di tale valutazione, anche "preventiva", per attività che non hanno emissioni sonore sensibili, che la Legge nazionale non richiede e che quindi, a mio avviso e non solo avviso, non può essere imposta extra legem (io direi addiittura contra legem) con un atto amministrativo non normativo.
Punto.
Poi, per farti capire di che ma soprattutto di chi stiamo parlando, e giosmile quanto derosa possono essermi buoni testimoni, qua stiamo parlando dello stesso settore comunale che a fronte dei dati sulla rumorosità stradale media DI NOTTE superiori a 70 dB(A) -come rilevati da legambiente che ti allego - pretende che di giorno in alcune di quelle stesse zone la qualunque attività stia al di sotto di 60 o al più 65, e il richiedente principe è un individuo che ha "redatto" il PZA senza mai essere uscito dal proprio ufficio ma solo sulla base del PRG. Quello vecchio, mooolto veeeecchio, perchè si è addirittura dimenticato di segnare come almeno V^ classe un'intero pezzo di un quartiere dove il Comune di Napoli ha insediato un'Area di Sviluppo artigianale e industriale dove ha trasferito le aziende he ne avevano fatto richiesta per... non ci crederai, per il DPCM 1.3.91. Insomma, il Comune fa tanti capannoni per metterci le aziende che erano in zone dove con il vecchio PRG potevano superare i limiti sonori del DPCM del 1991, li costrusice, li assegna (in fitto pagato nemmeno poco) e però poi il suo funzionario del pisello quella zona la classifica di Classe 3^ !
O vogliamo parlare del fatto che la principale arteria di uscita dalle autostrade e che conduce al porto, quindi con traffico anche pesantissimo, passa esattamente sotto uno dei maggiori ospedali della città e incredibilmente nella zonizzazione a metà del marciapiedi si passa da 1^ classe a 4^classe come se il rumore si potesse fermare in aria da solo per volontà di funzionario ?
Statti, emipi: qua nessuno vuole andare contro le norme, tutto quello che chiediamo è che siamo eguali da entrambi i lati della barricata.
Punto.
Poi, per farti capire di che ma soprattutto di chi stiamo parlando, e giosmile quanto derosa possono essermi buoni testimoni, qua stiamo parlando dello stesso settore comunale che a fronte dei dati sulla rumorosità stradale media DI NOTTE superiori a 70 dB(A) -come rilevati da legambiente che ti allego - pretende che di giorno in alcune di quelle stesse zone la qualunque attività stia al di sotto di 60 o al più 65, e il richiedente principe è un individuo che ha "redatto" il PZA senza mai essere uscito dal proprio ufficio ma solo sulla base del PRG. Quello vecchio, mooolto veeeecchio, perchè si è addirittura dimenticato di segnare come almeno V^ classe un'intero pezzo di un quartiere dove il Comune di Napoli ha insediato un'Area di Sviluppo artigianale e industriale dove ha trasferito le aziende he ne avevano fatto richiesta per... non ci crederai, per il DPCM 1.3.91. Insomma, il Comune fa tanti capannoni per metterci le aziende che erano in zone dove con il vecchio PRG potevano superare i limiti sonori del DPCM del 1991, li costrusice, li assegna (in fitto pagato nemmeno poco) e però poi il suo funzionario del pisello quella zona la classifica di Classe 3^ !
O vogliamo parlare del fatto che la principale arteria di uscita dalle autostrade e che conduce al porto, quindi con traffico anche pesantissimo, passa esattamente sotto uno dei maggiori ospedali della città e incredibilmente nella zonizzazione a metà del marciapiedi si passa da 1^ classe a 4^classe come se il rumore si potesse fermare in aria da solo per volontà di funzionario ?
Statti, emipi: qua nessuno vuole andare contro le norme, tutto quello che chiediamo è che siamo eguali da entrambi i lati della barricata.
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Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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