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Decreto Spazi Confinati

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catanga
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E poi si dice che i nostri politici non lavorano ......
Ieri il CdM ha approvato il decreto sugli Spazi Confinati.
In allegato la news del MinLavoro.
Aspettiamo adesso la pubblicazione sulla G. U.

Eccessiva è la durata di un "giorno" per l'induction training degli appaltatori.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Ufficio stampa

Approvazione definitiva del decreto per la tutela della salute e sicurezza negli 'ambienti confinati':


Nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali


Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, introduce innovative misure di innalzamento della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori delle imprese operanti in ambienti sospetti di inquinamento o con possibile presenza di gas (c.d.. “ambienti confinati”), quali silos, cisterne, pozzi, cunicoli e simili. Il provvedimento, fortemente voluto dal Ministro Sacconi, è il risultato di un lavoro che ha coinvolto Stato, Regioni e parti sociali nell’intento, da tutti condiviso, di predisporre strumenti maggiormente efficaci di contrasto degli infortuni in tali contesti lavorativi.

Ciò in quanto le dinamiche e le conseguenze degli infortuni che si sono drammaticamente succeduti negli ultimi anni in occasione di simili lavorazioni – tra i quali, solo a volere ricordare alcuni tra gli episodi più recenti, le stragi di Molfetta (3 maggio 2008, 5 morti), Mineo (11 luglio 2008, 6 morti),  Sarroch (26 maggio 2009, 3 morti) e Capua (11 settembre 2010, 3 morti) – richiedono l’innalzamento delle tutele a garanzia della salute e sicurezza degli operatori impegnati negli “ambienti confinati”. Pertanto, il provvedimento impedisce che in simili contesti possano operare soggetti non adeguatamente formati, addestrati o, comunque, perfettamente a conoscenza dei rischi delle lavorazioni e di quelli propri degli ambienti nei quali si svolga l’attività lavorativa.

Più nel dettaglio, in via di estrema sintesi, le misure previste dal provvedimento sono le seguenti:

- imposizione alle imprese e ai lavoratori autonomi, in aggiunta agli obblighi già su di essi gravanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, dell’obbligo di procedere a specifica informazione, formazione e addestramento – oggetto di verifica di apprendimento e aggiornamento – relativamente ai rischi che sono propri degli “ambienti confinati” e alle peculiari procedure di sicurezza ed emergenza che in tali contesti debbono applicarsi; ciò con riferimento a tutto il personale impiegato, compreso il datore di lavoro;

- imposizione ai datori di lavoro delle imprese e ai lavoratori autonomi dell’obbligo di possedere dispositivi di protezione individuale (es.: maschere protettive, imbracature di sicurezza, etc.), strumentazione e attrezzature di lavoro (es.: rilevatori di gasi, respiratori, etc.) idonei a prevenire i rischi propri delle attività lavorative in parola e di aver effettuato, sempre in relazione a tutto il personale impiegato, attività di addestramento all’uso corretto di tali dispositivi;

- obbligo di presenza di personale esperto, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza almeno triennale in attività in “ambienti confinati”, assunta con contratto di lavoro subordinato o con altri contratti (in questo secondo caso, necessariamente certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del D.Lgs. n. 276/2003) con la necessità che il preposto, che sovrintende sul gruppo di lavoro, abbia in ogni caso tale esperienza (in modo che alla formazione e addestramento il “capo-gruppo” affianchi l’esperienza maturata in concreto);

- integrale rispetto degli obblighi in materia di Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e relativi alla parte economica  e normativa della contrattazione di settore, compreso il versamento dell’eventuale contributo all’ente bilaterale di riferimento;

- applicazione delle regole della qualificazione non solo nei riguardi dell’impresa appaltatrice ma nei confronti di qualunque soggetto della “filiera”, incluse le eventuali imprese subappaltatici. Peraltro, il subappalto è consentito solo a condizione che sia espressamente autorizzato dal datore di lavoro committente (il quale dovrà, quindi, verificare il possesso da parte dell’impresa subappaltatrice dei requisiti di qualificazione) e che venga certificato, ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del D.Lgs. n. 276/2003.

Fermi restando i requisiti appena riassunti, il provvedimento impone che quando i lavori siano svolti attraverso lo strumento dell’appalto, debba essere garantito che:

- prima dell’accesso nei luoghi di lavoro, tutti i lavoratori che verranno impiegati nelle attività (compreso, eventualmente, il datore di lavoro) siano puntualmente e dettagliatamente informati dal datore di lavoro committente di tutti i rischi che possano essere presenti nell’area di lavoro (compresi quelli legati ai precedenti utilizzi). E’ previsto che tale attività debba essere svolta per un periodo sufficiente e adeguato allo scopo della medesima e, comunque, non inferiore ad un giorno;

- il datore di lavoro committente individui un proprio rappresentante, adeguatamente formato, addestrato ed edotto di tutti i rischi dell’ambiente in cui debba svolgersi l’attività dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi, che vigili sulle attività che in tali contesti si realizzino;

- durante tutte le fasi delle lavorazioni in ambienti sospetti di inquinamento o “confinati” sia adottata ed efficacemente attuata una procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o ridurre al minimo i rischi propri di tali attività. Tali procedure potranno anche essere le buone prassi, in corso di approvazione da parte della Commissione consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro.


Roma, 3 agosto 2011
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QUADRATO
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Ma che bravo catanga che corregge anche gli Orrori di ortografia del ministero  :smt023 il Ministero delle POLTICHE!
so di non sapere (Socrate)
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

A me sembra "pericolosa" l'introduzione del vigilante del committente-DdL. Mi sembra che in un certo senso indebolisca la responsabilità del DdL appaltatore, sia nei confronti dei propri dipendenti che del controllo dei subappaltatori.
Vedremo cosa uscirà in G.U.
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

mentono sapendo di mentire, e... dicono che piove.
cito:
Ciò in quanto le dinamiche e le conseguenze degli infortuni che si sono drammaticamente succeduti negli ultimi anni in occasione di simili lavorazioni – tra i quali, solo a volere ricordare alcuni tra gli episodi più recenti, le stragi di Molfetta (3 maggio 2008, 5 morti), Mineo (11 luglio 2008, 6 morti),  Sarroch (26 maggio 2009, 3 morti) e Capua (11 settembre 2010, 3 morti) – richiedono l’innalzamento delle tutele a garanzia della salute e sicurezza degli operatori impegnati negli “ambienti confinati”
heh bèlllooooo, come si dice qui, ma ci sei o ci fai?
di certo tutte quelle persone avevano un attestato di formazione: il che non gli ha impedito di morire. Quindi, delle due l'una: o la formazione era stata fatta uno schifo da gente incompetente, o non era stata fatta. Invece di fare leggi nuove, ma una trasmissioncella di giusto 5 minuti a sera, come il fatto della buonanima di enzo biagi, in prima serata prima del film (o del posto al sole, anche) con tutta la famiglia a tavola così imparano anche i bambini che se lo trovano, 1 articolo al giorno? di continuo, repliche alle 13:30, alle 18 ed alle 23, e quando sei arrivato ad art. 306 vai con il rewind. Un giornalista, ci basta un giornalista serio che per ogni puntata /articolo sappia documentarsi, testo unico per le 3 reti nazionali pubbliche e imposto a suon di mazzate se occorre alle 3 +1 nazionali private, utilizzo gratuito per le reti a diffusione locale a patto che anche loro li passino nelle stesse ore. Accerchiamoli, si dovranno pure arrendere e leggersela! gli dovrà entrare in testa a lavaggio di cervello come il grande fratello o l'isola dei famosi!

Nofer
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catanga
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Nofer
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condivisa su FB.
Iscritta.
Ora li passo tutti: l'importante è che girino.
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SIC1945
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Continuo qui, anche se c'è un suggerimento di Mod a continuare su "Novità in tempo reale".
In effetti, come hanno detto Nofer e Geppus, nell'81 c'è già tutto; e questo DPR rischia invece di creare solo confusione.
Ma perchè mai se io chiamo gli esperti in bonifiche di serbatoi, debbo IO spiegargli PER UN GIORNO (a proposito: quante ore ci sono in un giorno: 8, 24, ...?) quali sono i pericoli? E se io ho un'impresa che ogni giorno bonifica serbatoi di aziende diverse, passo (coi miei dipendenti!) il 50% dei giorni a "subire" (sempre la stessa) formazione dai miei clienti? E se sono amministratore di un condominio con una fossa da controllare, debbo nominare un Tecnico Esperto che controlli per mio conto? Ovvero: raddoppio i costi? E cosa debbo fare se, azienda chimica, mi faccio i lavori con miei dipendenti?

La discussione puo' tranquillamente continuare qui.
L'altro thread deve essere utilizzato come repository di documenti, video, ecc... istituzionali sugli spazi confinati.
Un cordiale saluto e buon inizio di settimana pre-ferragostana a tutti.

Mod :smt039
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Nofer
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SIC1945 ha scritto:Continuo qui, anche se c'è un suggerimento di Mod a continuare su "Novità in tempo reale".
In effetti, come hanno detto Nofer e Geppus, nell'81 c'è già tutto; e questo DPR rischia invece di creare solo confusione.
Peggio, sic, peggio: sugli spazi confinati c'era giù tutto nel 547/55, ovvero da 56 anni fa.
Allora, dico io benedetta repubblica delle banane e un po' anche dei cachi, invece di cambiare la legge, riscriverla, aggiungerci fornmalità etc. ma istituisci un ca##o di esame con i controfiocchi a chi si vuole metter queste cose nella ragione sociale e obbligali a mandarti per non meno di una settimana a 8 ore al giorno quelli che vuoi assumere! E rifaglieli ogni 2-3 anni, sti benedetti corsi, così se qualcosa non l'hanno fatta si rinfrescano la memoria.
perchè a parte che il tempo è denaro, come diceva zio paperone, ma chi deve assicurare la propria professionalità è il prestatore d'opera, non il committente! Se è il committente a doverla "formare", perchè accidenti lo si obbliga ad accertarsi prima di affidare l'appalto dellla Idoneità Tecnico Professionale? Mi stai forse dicendo che se paga l'inps e mi porta il DURC allora è un padreterno di tutto? E se lo è, perchè accidenti lo dovrei formare io ??? Io al più devo formare i miei, non i loro e i loro dei loro!!! Anzi, sai che c'è di nuovo? non voglio formare nemmeno i miei, io faccio impresa e non scuola professionale, per cui se vuoi che io assuma qualcuno mandameli tu già capaci come fanno degli altri paesi europei, cara la mia repubblichetta del bunga bunga!
Quando uno va dal medico o dall'avvocato se ne sceglie uno che sia già medico o avvocato, mica comincia con il pagargli l'università! E allora?
MA CHE CA##AROLA SI SONO MESSI IN TESTA ? E' COSI' CHE PENSANO DI FAVORIRE L' IMPRENDITORIA ?  
Non li sopporto più, giuro che proprio non li sopporto più, ignoranti, improvvisati, presuntuosi ed arroganti che non sono altro ! e si permettono pure di dire che governano!
Nofer
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catanga
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Questa è una check list che può aiutare.
E' stato pubblicata mesi fa su una nota rivista specializzata.
Allegati
sicurezza_negli_spazi_confinati_2011_08_08.pdf
(192.2 KiB) Scaricato 95 volte
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SIC1945
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Località: Milano

Nofer, hai perfettamente ragione! Anch'io, fin dai tempi della 626, vado sostenendo che il 547 ed il 303 erano (e sono) più che sufficienti.
Se poi proprio vogliamo, ci bastano l'art. 66 ed il punto 3 dell'allegato 4 all'81. Ed invece ci toccherà digerire anche il nuovo DPR! Che complicherà (inutilmente) la vita a chi già lavora bene; e non cambierà nulla nei disonesti. Ma Sacconi potrà fare il bello davanti alla Commissione del Senato.
Aspettiamo il DPR, e poi cerchiamo di darne un'interpretazione che ci permetta di sopravvivere.
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