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Istruzioni di uso e manutenzione

Inviato: 14 nov 2011 08:42
da gibbo39
Mi sto (aimè) con molta fatica cimentando nella redazione del libretto di uso e manutenzione di un impianto realizzato da una società di cui faccio parte.
L'impianto dire che è ridicolo è dire poco (appunto ho deciso di mettermici da solo) e tale decisione è emersa anche dalla visione dei libretti di uso e manutenzione che vedo in giro ( anche per loro dire che siano ridicoli è poco).

Nello studiare il d.lgs.17/2010 noto tra le definizioni in allegato I:

i) "uso scorretto ragionevolmente prevedibile", l'uso della macchina in un modo diverso da quello
indicato nelle istruzioni per l'uso, ma che può derivare dal comportamento umano facilmente
prevedibile.


E quindi ancora:

c) In sede di progettazione e di costruzione della macchina, nonché all'atto della redazione delle
istruzioni il fabbricante
, o il suo mandatario, deve prendere in considerazione non solo l'uso previsto
della macchina, ma anche l'uso scorretto ragionevolmente prevedibile.


La mia domanda riguarda la parte sottolineata del secondo periodo... visto che la progettazione/realizzazione sono state fatte e avendole esternalizzate entrambe ritengo che sicuramente la lettera c) del decreto non sia stata presa in considerazione... non per negligenza, quanto perchè l'impianto essendo concreti è pericoloso davvero ZERO.

Comunque è un insieme di pompe e agitatori quindi lo devo marcare e scrivere queste benedette istruzioni, al fine di rispondere al RES (per tutti applicabile) 1.7.4

Il mio problema, come si evince dal titolo, quando vedo l'applicabilità dei RES in allegato I è legato proprio al cosa dire su questo benedetto "uso scorretto ragionevolmente prevedibile".

Potete in qualche modo indirizzarmi ?
Posseggo la 12100, ma non mi sembra di molto aiuto in merito, mi dice che nella individuazione dei LIMITI d'uso della macchina, vanno anche considerati quelli da uso scorretto ragionevolmente prevediibile... ma io francamente stento a vederli.

Insomma... interessante la direttiva... interessante cimentarsi con una cosa simile...ma abbastanza difficoltoso per chi non ne mastica.

ciao a tutti e grazie

gibbosky

Inviato: 14 nov 2011 09:39
da fbianchi
è molto difficile parlare di uso scorretto ragionevolmente prevedibile non conoscendo nel dettaglio la macchina, ma immaginandomi il tuo agitatore come i robot di cucina, posso pensare che uno ci infila un bastone per staccare le cose che restano attaccate alle pareti: a questo punto può succedere di tutto.
Prova a ragionare in termini di quello che vieti nel manuale (che nessuno legge mai), ma che potresti comunque fare.
Ciao

Inviato: 14 nov 2011 10:56
da gibbo39
Ciao Fabio,
ti ringrazio anzitutto per il tuo intervento.
Tra l'altro hai colto perfettamente nel segno, infatti devi immaginarti l'impianto come un insieme di contenitori, di agitatori e di pompe.

Il tuo uso scorretto è lo stesso che ho previsto io.
In ogni contenitore dove sono presenti agitatori abbiamo in sede di progettazione previsto dei RIPARI FISSI.

Prevedere però che i contenitori siano puliti con l'agitatore in funzione togliendo i ripari fissi (quindi senza interblocco sugli agitatori) è un po' quello che ho pensato io.

grazie

gibbosky

per esclusione

Inviato: 14 nov 2011 13:43
da Sound of ...
Ciao Gibbo,
anche io ho trovato la stessa difficoltà di compilazione per impianti costruiti dalla mia società, dopo varie letture di  manuali di macchine + o - buone ho trovato la quadra nel concetto dell'esclusione.
Cioè al capitolo su utilizzo ho descritto per bene quali sono gli usi possibili, corretti e coperti da analisi del rischio effettuata. Poi nei paragrafi generali ho esplicitato che QUALSIASI uso differente da quelli descritti è vietato ed esula il costruttore bla bla bla...

Cià

Inviato: 14 nov 2011 13:46
da gibbo39
Ciao Sound,
fermo restando il mi recentissimo approccio alla nuova direttiva macchine e decreto che la recepisce, mi è parso di capire che uno dei cambiamenti rispetto alla precedente è proprio l'obbligo di prevedere l'uso scorretto.

Sei certo che il tuo modo di operare sia corretto secondo la nuova direttiva?

ciao e intanto grazie.

gibbosky

Inviato: 14 nov 2011 13:58
da Miguelito
Mi viene in mente un concetto che ho sentito tempo fa, secondo il quale è consentito tutto quanto non è espressamente vietato!

Eccessivo forse, ma meglio mettere le mani avanti.

Re: per esclusione

Inviato: 14 nov 2011 15:14
da fbianchi
Sound of ... ha scritto:Ciao Gibbo,
anche io ho trovato la stessa difficoltà di compilazione per impianti costruiti dalla mia società, dopo varie letture di  manuali di macchine + o - buone ho trovato la quadra nel concetto dell'esclusione.
Cioè al capitolo su utilizzo ho descritto per bene quali sono gli usi possibili, corretti e coperti da analisi del rischio effettuata. Poi nei paragrafi generali ho esplicitato che QUALSIASI uso differente da quelli descritti è vietato ed esula il costruttore bla bla bla...

Cià
se scorretto, è scorretto e basta, ma il costruttore deve comunque prevederlo (uso scorretto ragionevolmente prevedibile) e costruire la macchina anche in previsione di questo.
Forse devono essere rilette le linee guida.

prevedibili

Inviato: 15 nov 2011 13:43
da Sound of ...
... x fbianchi

sono convintissimo che nell'AdR il costruttore deve prevedere gli usi scorretti e in tal modo modificare la macchina, ma questo per me resta nel fascicolo tecnico.

Andare a scrivere nel manuale d'uso tutti gli usi scorretti prevedibili mi pare un elenco al limite del ridicolo e comunque incompleto (la mente umana è diabolica nel trovare usi scorretti ... hai sicuramente visto in giro come la mente umana può immaginare l'utilizzo delle forche di un muletto!!!)

Magari si possono mettere uno-due usi scorretti a titolo esemplificativo come quelli proposti delle linee guida, ma è comunque un elenco incompleto.

Inviato: 15 nov 2011 14:23
da Bohr
Sto lavorando in questi giorni anche io alla redazione del fascicolo tecnico di una macchina ahimè veramente complessa e devo dire che di "usi scorrettio ragionevolmente prevedibili" ne trovo a decine basta liberare la mente dal normale pragmatismo e dalla richiesta professionalità nel fare le cose che di "idiozie" ne affiorano a decine.

Consiglio? Disegnetti elementari sbarrati per indicare NO NO, non si fa così.

Madò...che tristezza  :smt009

Inviato: 15 nov 2011 14:36
da serafino
Ocjo che la definizione non è usi scorretti ma bensi usi scorretti ragionevolmente prevedibili il che significa, fra le altre cose, che sono da prendersi in considerazione quegli usi che l'utilizzatore previsto potrà mettere in atto.
Per estremi: se una macchina la può impiegare solo un fisico nucleare, il comportamente ragionevolmente prevedibile e quindi gli usi scorretti ragionevolmente prevedibili devono essere commisurati alle sue capacità e conoscenze.
Se non si potesse fare questo filtro, ci si baserà sulla capacità media di una persona di comprendere il funzionamento sicuro della macchina ed evitare situazioni pericolose.

Ad esempio per gli agitatori la prima cosa che mi preoccuperei di andare a verificare è che qualcuno non decida di mescolare sostanza potenzialmente esplosive, se l'uso che è stato previste in progettazione non lo prevede.
Od anche la possibilità di variare "fuori range" le velocità degli agitatori per fare prima (se la cosa fosse pericolosa).
Sulla scorta dell'analisi dei rischi, si riescono a desumere i comportamenti e le azioni che portano ad una condizione di pericolo.