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Magazzino: riscaldato o no?

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littlecharlie
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Iscritto il: 12 ago 2008 10:00

un saluto a tutti.
dopo un sopralluogo presso un cliente, mi è venuto questo dubbio...un magazzino, con presenza di personale, va riscaldato ?
il cliente mi ha detto che non ha intenzione di riscaldarlo perchè spesso il portone resta aperto per l'entrata e l'uscita di camion che scaricano materiale.

leggendo però le linee guida ispesl ho scoperto che non funziona così...solo gli ambienti dove è necessario il freddo (tipo celle frigo e simili) possono restare non riscaldati. gli altri vanno riscaldati con temperature che variano in base al tipo di attività. c'è un rimando alla norma uni 8852:1987 che elenca una decina di attività dividendole in leggere, medie, pesanti etc...

mi sto sbagliando oppure sono nella giusta direzione? non vorrei dare al cliente un'errata indicazione...
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

se alla voce località del tuo nick fosse comparso "sicilia", avrei detto ma non esageriamo. Visto che c'è scritto invece lombardia, e per me a nord di firenze è circolo polare artico, pur rendendomi conto che riscaldare un magazzino è di certo un grosso problema, io penso che dobbiamo ragionare con un briciolo di logica e di buon senso. Perchè comunque una struttura edile un po' "ripara", ma appunto "un po'"; se avessimo iniziato a costruire con il criterio del risparmio energetico un po' di tempo fa adesso magari la cosa sarebbe stata più facilmente risolvibile.
Resta comunque il fatto che se e quando si scende sotto i +10 gradi occorre iniziare a valutare i requisiti di isolamento del vestiario: e lassù sotto i 10 si scende non di rado, se poi sono appena appena ai primi contrafforti alpini... brrrrr.
Certo, svolgere un lavoro pesante "riscalda": ma è tutta energia termica che si brucia a scapito del fisico e della sua stessa resistenza al freddo.
Comunque, anche se so che spesso in germania lavorano sotto tettoie "aperte" ma hanno il fior fiore dell'abbigliamento isolante, non mi pare sia la maniera più corretta di gestire la salubrità dei luoghi di lavoro.
Non è una cosa inevitabile come stare su un piazzale di cantiere ad agosto, intendo, dove comunque occorre incrementare le pause fruibili presso luoghi climatizzati o comunque meno caldi, e prevedere l'assunzione di liquidi e sali per compensare le perdite idrosaline della sudorazione: qua stiamo parlando di 8 ore che possono anche diventare 8 ore sotto zero, anche se non tutti i giorni per tutte le settimane. E anche se non è un magazzino frigorifero in quei giorni in cui si scende sotto i canonici 8 °C delle più calde celle frigorifere i ritmi di lavoro dovrebbero essere orgnizzati esattamente come se fosse una cella firgorifera.

Almeno, ciò a modo di vedere di una che del suo non arriva a 36°C se non quando ha la febbre, e che dopo 30 minuti di camminata anche veloce ma al freddo le si ghiacciano i piedi che non riprendono più calore sino a che non si ricovera in un luogo con non meno di 18 gradi, e dell'acqua calda per immergerci le estremità in genere bianco-violacee.
Nofer
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littlecharlie
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Iscritto il: 12 ago 2008 10:00

nella nostra zona in questi giorni c'è 1 grado al mattino e al massimo arriva a 10-12 gradi.
il magazzino è bello grande, circa 1600 mq e il problema è che c'è un carroponte che va da una parte all'altra del magazzino quindi è impossibile creare compartimentazioni...
il discorso dei dpi è stato già affrontato ma credo che i dpi siano proprio l'ultima spiaggia...
considerando la legge uni che ho citato, io farei riferimento ad "attività media con continui spostamenti"  e la legge prevede una temperatura di 12°
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

m'aiuti a dì: 4 so' proprio pochi!

marò, che freddo solo a dirlo/scriverlo!
Nofer
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Prima delle UNI, si deve guardare l'81. In particolare il punto 1.9.2.5 dell'allegato IV.
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littlecharlie
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Iscritto il: 12 ago 2008 10:00

il punto citato recita "si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o
mezzi personali di protezione".

con misure tecniche localizzate che intende? quello che dicevo io, la compartimentazione dei locali? ci può stare...ma nel mio caso non è possibile applicarla...quindi si passa ai DPI ?
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SIC1945
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Io la intendo come un locale (box) riscaldato nel quale svolgere quella parte di mansione non direttamente collegata alla movimentazione merci: preparazione bolle, ad esempio. All'esterno di questo locale (pur restando all'interno del magazzino) si usano i dpi.
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littlecharlie
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Iscritto il: 12 ago 2008 10:00

infatti all'ingresso del magazzino c'è un piccolo ufficio che fa da accettazione.
ma il riscaldamento in quel punto come lo fai ? basta anche una semplice stufetta elettrica ? io credo di si viste le ridotte dimensioni (massimo 16 mq).

altro discorso per i bagni e gli spogliatoi...la normativa impone che essi siano riscaldati (sempre allegato IV).
anche in casi come questo ? dove tutto il resto non è riscaldato ? nello spogliatoio il lavoratore ci resterà per 5 minuti al giorno e in bagno pure...
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SIC1945
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Iscritto il: 21 giu 2009 10:21
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Penso vada bene anche il riscaldamento elettrico; dipende da cosa manipolano in magazzino.
Mi va meno bene la "classica" stufetta da quattro soldi.
Stesso discorso per lo spogliatoio ed il bagno, dove è vero che stanno cinque minuti, ma in mutande, ed anche senza!
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littlecharlie
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Iscritto il: 12 ago 2008 10:00

movimentano tondini di ferro, solo quello. ecco perchè c'è il carroponte...
magari nell'ufficio si potrebbe pensare a una stufa a pellet...oppure 2 ventilconvettori elettrici per ufficio e spogliatoio...così hanno il loro termostato per una facile regolazione della temperatura...
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