Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Deroghe ai sensi del 303

Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI/Segnaletica.
Questo archivio raccoglie tutte le discussioni relative all'igiene del lavoro, microclima negli ambienti di lavoro e DPI - Dispositivi di Protezione Individuale (Riservato agli abbonati)
Avatar utente
manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

ciao amici
vi riporto un caso con cui mi sono trovato a "scommattere" stamattina.

Anno 1986 Comune dà agibilità per laboratorio di confezioni di un locale seminterrato (un solo lato controterra) e alto 2,68 mt.
Anno 2005 ASL chiede esibizione richiesta di deroga artt.6 e 8 DPR 303/56

mi chiedo: ma se il comune ha lasciato l'agibilità per attività produttiva di laboratorio, alla ASL non avrebbe dovuto chiedere deroga direttamente il comune?

Se avete risposte ne sarei grato specie se con riferimenti normativi!
saluti
Manfro :smt017
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
ronda2

Ciao manfro

premesso che non si capisce come possano aver rilasciato un'agibilità con destinazione uso "laboratorio" in un locale con altezza netta inferiore a mt 2.70 (condono edilizio???), và distinta l'agibilità dalle autorizzazioni (in deroga e non) per l'attività specifica. Mi spiego meglio (almeno ci provo...).
L'agibilità riguarda essenzialmente i requisiti strutturali dell'immobile (o unità immobiliare) e quindi altezza netta, rapporto illuminotecnico e di ventilazione naturale rispetto alla superficie del locale, certificazione dell'impianto elettrico, ecc + altri aspetti di tipo tecnico-amministrativo, come ad es. dichiarazione Direttore Lavori sulla salubrità dell'ambiente, il regolare accatastamento dell'immobile, approvvigionamento idrico e scarichi delle acque, ecc.
Un locale "agibile", ovvero dotato di regolare certificato di agibilità ( o del silenzio assenso - vedi DPR 425/94) è sicuramente "regolare" dal punto di vista tecnico - amministrativo, passami questo termine. Cosa diversa è quando intendo avviare un'attività, si perchè l'art. 6 e 8 sono autorizzazioni necessarie per lo "svolgimento dell'attività" del datore di lavoro , e quindi si applicano solo in presenza di lavoratori subordinati, quindi se il signore lavora da solo (es. classico artigiano), la ASL non gli può proprio richiedere un bel nulla!
Come il comune NON poteva richiedere l'adempimento per un'attività e un datore di lavoro che ancora non esistevano, oppure, ammesso che l'attività era già avviata, era comunque lo stesso DL che doveva presentare apposita richiesat di deroga, essendo articoli di legge che riguardano ESCLUSIVAMENTE i datori di lavoro. E' la stessa differenza che c'è tra la certificazione di conformità dell'impianto elettrico che presento al comune per il rilascio dell'agibilità (di qualsiasi locale/unità immobiliare - abitazione - commerciale - industriale, ecc) e la "trasmissione dichiarazione di conformità" che il DL è obbligato a trasmettere entro 30 gg dalla data di inizio di attività SOLO se presenti lavoratori subordinati.

Saluti
ronda2

ho visto ora la scritta "ospite", ma ci tengo a dire che anche il sottoscritto è abbonato....dal 2004....e "messaggia" da provincia di Roma

By

Per poter essere 'abilitato' come abbonato deve registrarsi nel forum e poi, gentilmente, dovrebbe comunicarmi chi e' via mp o mail perche' altrimenti non posso attivarla (chiunque potrebbe dire di essere un nostro abbonato; ho necessariamente bisogno di un riscontro).
Colgo l'occasione per salutarla cordialmente.

Mod  :smt039
Avatar utente
weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Faccio notare a ronda2 che il Decreto Presidente Repubblica n° 425 del 22/04/1994 è stato abrogato dall'articolo n.136 del D.P.R. 6 giugno 2001, n.380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A)" , ai sensi dell'articolo 7 della legge 8 marzo 1999, n. 50, dalla data di entrata in vigore del suddetto Testo unico.

Oggi abbiamo, con riferimenrto al suddetto decreto:
1. Entro quindici giorni dall'ultimazione dei lavori di finitura dell'intervento, il soggetto e' tenuto a presentare allo sportello unico la domanda di rilascio del certificato di agibilita'
3. Entro trenta giorni dalla ricezione della domanda di cui al comma 1, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, previa eventuale ispezione dell'edificio, rilascia il certificato di agibilita' verificata la documentazione.
4. Trascorso inutilmente il termine di cui al comma 3, l'agibilita' si intende attestata nel caso sia stato rilasciato il parere dell'A.S.L. di cui all'articolo 5, comma 3, lettera a). In caso di autodichiarazione, il termine per la formazione del silenzio assenso e' di sessanta giorni.
We are blind to the worlds within us waiting to be born
Avatar utente
manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

rigrazio per le risposte anche se, a dire la verità, la procedura la conosco ma quella di adesso, il certificato di agibilità /abitabilità è di 30 anni fa non so come si muovevano allora.
comunque è vero ronda, il locale è stato condonato.

Poi mi è però saltato alla mente che comunque le domande di deroga devono essere presentate dal DdL e siccome quello che c'è adesso è in affitto solo da pochi anni, lo avrebbe dovuto fare lui nel 2002 quando ha preso in localzione il locale.
Ho tel. alla ASL che ovviamente mi ha confermato questa cosa... ergo sono circa 2100 eurini (come dice Nofer) di multa se riesco a presentare la deroga entro mercoledì altrimenti se ne becca 8000 e rotti.
Senza contare che è stato accertato anche che non c'era art. 48, RSPP, MC, 277, DVR, ecc.. ecc...
Pochi commenti... il classico laboratorio di manifatture tessili "made in china" con decine di immigrati clandestini "a perdere" (Catanga mi concedi la citazione?"

Come recita un famoso detto... sono davvero...
"volatili per diabetici"!
ma stavolta non so se essere dispiaciuto per il DdL, anzi...
sapete una cosa? quando vedo questi laboratori, mi sento tanto fortunato che posso dormire in un letto e non su un materasso buttato a fianco della macchina da cucire dove passo atesta china 14 ore al giorno.
Pensavo davvero che la schiavitù fosse bandita almeno nel mondo civile!
:smt013
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
ronda2.

x wearblind - giusta precisazione, ma il senso della risposta credo rimanga inalterato, comunque grazie
x mod - provvederò in giornata
x manfro - fossi in te farei una parcella "adeguata" da fargli tirare fuori i soldi che risparmia sulla "pelle" della povera gente, il problema è che ci sarà subito qualche "professionista" pronto a sostituirti a ....prezzi modici

Ciao a tutti

Ho provveduto ad abilitarla.
Dai prossimi posts entrando con la user e pwd che ha scelto per il Forum le comparira' sotto il nick 'Abbonato'.
Colgo l'occasione per salutarla cordialmente.

Mod  :smt039
Avatar utente
weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Assolutamente il senso è inalterato e lo sottoscrivo in pieno.

E si, son proprio volatili per diabetici...
We are blind to the worlds within us waiting to be born
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

... oh, be', io la piazzo qua, che sotto sotto ci sta bene.
Fui contattata tempo fa da piccolo comune, che ha intenzione di "risistemarsi" per quanto riguarda le problematiche ambientali. Nel 94, per lo stesso comune avevo fatto un'indagine-campione sulle condizioni di suolo e falde superficiali nonchè traccianti aerodispersi (da traffico, da tipologia di fabbriche presenti etc.). Ne uscì un situazione secondo me almeno da attenzione, ma i rivali politici dell'allora assessore all'ambiente dissero che ero catastrofista e che volevo togliere i posti di lavoro e le fabbriche (figuriamoci, io ci lavoro!).
POI, e cioè circa 2-3 anni fa, quando scoppiò la bufala della diossina nella mozzarella, l'ARPA competente fece le stesse analisi, e diede gli stessi risultati di anni primi, però peggiorati (ovviamente...), tanto da proibire il pascolo e/ o l'irrigazione in alcune aree (e i contadini si sono anche molto, ma molto inc...).
questa, era la premessa. Ora, vi dò un pezzo di conclusione: su circa 30 attività tra artigianali e industriali presenti, non ho trovato nemmeno 1 e dico NEMMENO UNA domanda ex art. 48. Dunque, teoricamente tutti abusivi. Pure quelli che fanno salumi nella stessa fabbrica da circa 40 anni e quelli che producono (poi magari vi dico come..) tappetini di gomma e moquette da 30 e più.
Si è diffuso il panico tra il sindaco e gli assessori (che ignoravano del tutto l'esistenza persino del mitico art. 216 L 1265/34), ai quali ho suggerito di chiedere alla locale ASL di poter acquisire in copia le domande, e relative autorizzazioni, di licenza sanitaria: giusto per tamponare, si intenda.
Orbene, Manfro vive e lavora in un luogo che non è Sud, ma dove tradizionalmente al pari che al Sud ci si "arrangia". Dove non ti insegna nessuno che che ci sono delle regole, men che mai ti raccontano/spiegano le regole, ma soprattutto si tende a vivere le "regole" come soverchierie del potere. Noi, con i Borboni, loro con lo Stato pontificio, nel N-E con gli austriaci, insomma veniamo da una tradizione storica dove chi comanda è un ladrone...

Ok, ricominciamo tutto dall'inizio: l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

Mica me lo sono sognato, e non fumo nulla che non sia normale tabacco, giuro: è il primo comma del primo articolo della nostra costituzione, controllate:
http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm
Trovandovi, leggete anche il resto: così capirete che la Costituzione, al pari di molte leggi successivamente emanate, dev'essere APPLICATA, non CAMBIATA.

Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

come direbbe Altafini:
"Incredibile amici!"
stamane sono stato a fare il sopralluogo in questo laboratorio.
In sostanza trattasi di garage con n. 19 fra macchine da cucire, taglia e cuci e attaccabottoni.
Entrata oscurata da plastica su vetrina (e la luce naturale?) smpre chiusa ( e l'aria?), uscita sul retro con gimkana da svilupparsi dalla porta di "emergenza" e un campo di ulivi in discesa e sconnesso.
La via di fuga passa sotto copertura in etrenit attigua al laboratorio in stato di conservazione da allarme, e un corridoio col classico effetto "imbuto" in caso di emergenza.
Polvere, immondizia dapperutto e un odore di chiuso e zozzo che ho ancora nelle narici.
Dovrei fare una pratica di richiesta di deroga e art. 48 per questa cosa qua?
"e mò che gghie cante, na messa!"
(trd.dall'ascolano : e adesso che faccio? gli posso solo far dire una S.Messa cantata!)
 :smt034
io ci provo, ma credo proprio che la cosa, giustamente, non finisca qua.
ciao gente, comincia bene sta settimana!
:smt010
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Avatar utente
manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

ultime scoperte...
ho capito perchè aveva la plastica nera sulle vetrine...

volete indovinare... dai provateci... :smt017

ESATTO:
per lavorare a ciclo continuo, notte compresa ,e per non far vedere all'esterno (Isp. lavoro, ASL, concorrenza cinese ovviamente ) che c'è luce accesa e gente al lavoro...

vai Vasco... :smt035
"... e va bene così... SENZA PAROLE..."
manfro.
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Rispondi

Torna a “Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI”