Salve a tutti.
Possiedo un fonometro che registra anche lo spettro di una sorgente da 16 Hz a 16 KHz.
Il software in dotazione applica il metodo per bande utilizzando anche i campioni agli estremi della banda ( 16Hz, 32 Hz, 16KHz) utilizzando come valore di attenuazione per l'otoprotettore a queste frequenze un valore nullo. E' corretto questo modo di procedere o si rischia di sovrastimare il LAeq corretto? Esiste un preciso riferimento normativo? Al momento io ho solo trovato il metodo applicato al massimo da 63Hz a 8KHz. Che mi dite al riguardo?
Grazie per le risposte
Ignazio
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Metodo per banda d'ottava da 16 a 16KHz
L'appendice A2 della norma UNI EN 458 (ho sottomano la versione del '95 ma non so se è quella più aggiornata) riporta un esempio dell'applicazione del metodo per banda d'ottava, tratto a sua volta dalla ISO/DIS 4869-2.
La formuletta riporta le frequenze da 125 Hz a 8000 Hz e in una nota riporta che, volendo e avendo i valori di attenuazione, si può tener conto della banda di freq. a 65Hz.
Ora non ho mai letto la norma da cui deriva la metodica (4869-2 che?!?!:smt017 ), ma mi sembra chiaro che se non si è in possesso dei dati di attenuazione per quelle frequenze non se ne debba tenere conto a meno di commettere un errore.
Io ti consiglio di metterti la formuletta in excel con le bande di freq. in tuo possesso e risolvi.
...potrebbe anche essere che nella ponderazione C si rendano quelle frequenze estreme irrilevanti... ma qui sto proprio sparando a caso :smt030
La formuletta riporta le frequenze da 125 Hz a 8000 Hz e in una nota riporta che, volendo e avendo i valori di attenuazione, si può tener conto della banda di freq. a 65Hz.
Ora non ho mai letto la norma da cui deriva la metodica (4869-2 che?!?!:smt017 ), ma mi sembra chiaro che se non si è in possesso dei dati di attenuazione per quelle frequenze non se ne debba tenere conto a meno di commettere un errore.
Io ti consiglio di metterti la formuletta in excel con le bande di freq. in tuo possesso e risolvi.
...potrebbe anche essere che nella ponderazione C si rendano quelle frequenze estreme irrilevanti... ma qui sto proprio sparando a caso :smt030
Non è una questione di "attenuazione", che al più riguarda solo la valutazione di efficienza dell'otoprotettore: in scala A, che è quella che simula l'udito umano, le frequenze sino a 400 Hz sono meno percepite e quelle al di sopra di 8000 non sono del tutto percepite. Pertanto, inefficaci sul nervo acustico.gnazino ha scritto:Salve a tutti.
Possiedo un fonometro che registra anche lo spettro di una sorgente da 16 Hz a 16 KHz.
Il software in dotazione applica il metodo per bande utilizzando anche i campioni agli estremi della banda ( 16Hz, 32 Hz, 16KHz) utilizzando come valore di attenuazione per l'otoprotettore a queste frequenze un valore nullo. E' corretto questo modo di procedere o si rischia di sovrastimare il LAeq corretto? Esiste un preciso riferimento normativo? Al momento io ho solo trovato il metodo applicato al massimo da 63Hz a 8KHz. Che mi dite al riguardo?
Grazie per le risposte
Ignazio
Il metodo per bande, quindi, questo SW del tuo fonometro lo applica a che?
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.