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Incidente Costa Concordia

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

Benvenuti nella nostra nuova community e buone discussioni a tutti!
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prosic
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Iscritto il: 17 nov 2004 17:03
Località: Bergamo

Che paese bislacco l'Italia...
Il comandante della Concordia scarcerato dopo decine di morti... il capo di imputazione è strage!

Se il capo di imputazione fosse stato riferito al danno ambientale probabilmente sarebbe ancora in carcere!!

:smt022

Oggi è meno grave uccidere un essere umano che una Trota! e non c'è nulla di politico nella trota..... :smt017  :smt017
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

La carcerazione preventiva è ua misura grave, e si prende per 3 serie ragioni. Qui, a mio modesto MA ingegneristico parere, c'è il rischio di fuga. Il soggetto ha i soldi, ha agganci in mezzo mondo per il suo lavoro, sa di averla fatta non grossa, non enorme, ma INCALCOLABILE. E' matematico che il pensierino alla fuga lo fai.
We are blind to the worlds within us waiting to be born
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Colleghi,
non facciamo l'errore di considerare il comandante come il classico "caprio espiatorio" buono per salvare la struttura di potere che gli sta sopra.

Prima ci dobbiamo domandare, per quanto riguarda il soggetto inquisito:
- quale sistema di selezione del personale in comando è stato adottato dall'armatore per i propri comandanti?
- quale il sistema di valutazione dell'idoneità psicofisica è stata adottata dall'armatore per i propri comandanti?
- questo sistema è stato realmente adottato nei confronti della persona?
- il sistema di valutazione è riconosciuto valido anche a livello internazionale?
- quali sono stati i risultati della valutazione dal 2002 (quando è stato assunto) ad oggi?
- quale sistema di controllo sull'operato dei comandanti era adottato dall'armatore?
- esisteva un sistema di valutazione delle prestazioni dei comandanti?
- esisteva un sistema disciplinare atto a prevenire comportamenti a rischio?


Fatto questo, bisogna capire il livello di organizzazione reale esistente nell'ambito della flotta.
Tenete presente che l'azienda ha tutte le certificazioni possibili ed immaginabili (OHSAS 18001, SA 8000, ISO 14001, ecc.).
Qualcuno s'è domandato se avere 1000 persone d'equipaggio che non sono in grado di esprimersi almeno in un'altra lingua che non sia lo spagnolo (sudamericani e filippini), il francese (tunisini, marocchini, ecc.), ecc., in una situazione d'emergenza avrebbe avuto un impatto sulla gestione della stessa?

Il livello di addestramento del personale per gestire le emergenze è stato attentamente e preventivamente valutato?

Quale prove/simulazioni faceva il personale e con che periodicità (e non parlo delle pseudo esercitazioni che si fanno subito dopo la partenza)?
Quali erano gli scenari che venivano prefigurati.

Quale era il livello motivazionale reale del personale? Qualcuno s'era posto il problema se un livello di bassa motivazione potesse influenzare sia il livello di servizio che, e soprattutto, i comportamenti in situazioni anomale/d'emergenza?

Chi auditava l'azienda, s'è posto questo problema?

E potrei continuare ancora.

Quindi, concentriamoci sempre sull'organizzazione e non sui singoli.
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Bond
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Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

:smt038 Bravo Catanga
Volevo scriverlo io ma mi hai preceduto... ma forse è meglio perchè sei stato più chiaro di quello sarei stato io.

L'unica cosa che veramente mi fa schifo di quel comandante è stato l'abbandono della nave quando ancora tutto l'equipaggio ed i passeggeri erano in condizioni di estremo pericolo.
Nel '700 o '800 un comportamento così da un capitano avrebbe significato, per lui, la condanna a morte per impiccagione.

Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Per estrazione cronologica quoto:
catanga ha scritto: Qualcuno s'è domandato se avere 1000 persone d'equipaggio che non sono in grado di esprimersi almeno in un'altra lingua che non sia lo spagnolo (sudamericani e filippini), il francese (tunisini, marocchini, ecc.), ecc., in una situazione d'emergenza avrebbe avuto un impatto sulla gestione della stessa?

Il livello di addestramento del personale per gestire le emergenze è stato attentamente e preventivamente valutato?

Quale prove/simulazioni faceva il personale e con che periodicità (e non parlo delle pseudo esercitazioni che si fanno subito dopo la partenza)?

Quale era il livello motivazionale reale del personale? Qualcuno s'era posto il problema se un livello di bassa motivazione potesse influenzare sia il livello di servizio che, e soprattutto, i comportamenti in situazioni anomale/d'emergenza?
...

Quindi, concentriamoci sempre sull'organizzazione e non sui singoli.


E noi di terra per la formazione del personale pretendiamo che il DdL di un'officinetta si assicuri che lo svitabulloni parli e capisca l'italiano... su!

Infine, ci aggiungo un che del mio: le navi immatricolate in italia non c'è verso che il RINA dia l'OK alla navigazione se non fanno, con ispettore a bordo, una prova di evacuazione completa almeno una volta all'anno.
Dov'è/era immatricolata la concordia?

Conosco armatori di navi portacontainers che pretendono comandanti italiani, o inglesi, ed affidano a loro le prove di esercitazione perchè in alcune bandiere comode la conformità del ruolo emergenza si compera in porto assieme alle sigarette, ma ci tengono a non vedersi la nave (e il carico, che sono solo soldini) a fondo o a fuoco...

Nofer
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prosic
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Iscritto il: 17 nov 2004 17:03
Località: Bergamo

Ma avete visto vespa che massacra il medico di bordo...non avrei cambiato una parola...non mi piacciono i massacri mediatici ma le risposte ed i comportamenti degli ufficiali di bordo secondo quello che raccontano loro stessi sono allucinanti!!

Catanga...la irresponsabilita del comandante non esclude la responsabilita di altri... Speriamo che del caso se ne occupi il guariniello di turno..
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prosic
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Iscritto il: 17 nov 2004 17:03
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....mmmmmmmm. Il medico di bordo lo prenderei a schiaffi!!!
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

non vedo raiuno da mai, anche se pago il canone per tutti i canali.

Profitto comunque per informare chi di voi poco bazzica per navi e marinerie che si è detto e ripetuto che schettino non ha mai dichiarato l'abbandono nave. Si è detto anche che si è consultato con l'armatore. Ciò che non si è detto è che se si salva uno "tuffato volontariamente in mare" o se si aiuta una nave che non ha dichiarato il may day non si ha diritto al 10% (almeno, sul valore del salvato) di ricompensa.
Non solo: la ricompensa per chi salva un relitto si ottiene se e solo se lo stesso è stato dichiarato abbandonato ...

Quindi, senza nulla togliere alla meschinità autonoma di quello, la Costa non dicesse che è "parte lesa", che non ci credo nemmeno se lo vedo.
Nofer
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prosic
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Iscritto il: 17 nov 2004 17:03
Località: Bergamo

È si... Il mancato abbandono nave mi Sa che non è un caso!!! Poi certamente non ci si aspettava sto caos!!
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Mod
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Qua trovate la diretta di Porta a Porta su Rai Uno

Cordiali saluti a tutti

Mod :smt039
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