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Sentenza Eternit che ne pensate

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QUADRATO
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Iscritto il: 13 lug 2010 08:50
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Presso il tribunale di Torino la Corte presieduta da Giuseppe Casalbore ha condannato in primo grado a 16 anni Stephan Schmidheiny e Louis de Cartier colpevoli per disastro ambientale e omissione di cautele antinfortunistiche.

Personalmente non so come allegare la sentenza e non so se sia già pubblicabile, chiedo cortesia a mod se potesse farlo al posto mio.

Sinceramente sono rimasto deluso dall'esito, sia per il dilungamento abnorme dei tempi (all'italiana), sia per il "deprezzamento" delle vittime.

Voi che ne pensate!?

Nella nostra home di oggi abbiamo riportato delle news relative alla sentenza di ieri
http://www.sicurezzaonline.it/homep/inf ... 120214.htm
Cordiali saluti a tutti

Mod :smt039
so di non sapere (Socrate)
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

io sono napoletana, lavoro con l'amianto dal 1989 a livelli che mi autodichiaro di eccellenza, ho seguito tra il 1995 e il 1997 il primo grande asbestos' decomissioning d'Italia, ma guarda caso proprio da bagnoli non ho visto mai neppure una mollichella di lana di roccia; ho seguito personalmente il caso di un impiegato di banca che per anni è andato a giocare a tennis nei "campetti" dei archi costruiti per gli operai sottovento all'eternit e poco più di una mezza dozzina di anni fa, alla visita annuale con il medico sprtivo del suo club, scoprì di avere un mesotelioma. Ma i proprietari del campetto non mi hanno mai lasciato accedere a fare monitoraggi ambientali. Ormai il poveretto sarà morto da un pezzo, temo.
... e mia figlia è stata interna fino a 2 anni fa nell'ospedale pubblico nel cui bacino di utenza è l'intero quartiere di bagnoli. E, solo lei, di mesoteliomi in ex operai eternit ne ha beccati 3, dei quali 2 in prima diagnosi.
Secondo te, che ne posso pensare?
Ma la cosa che mi rode in aggiunta è che la bonifica del sito ex eternit, sui cui precedenti preferisco non inoltrarmi e che costerà cifre inimmaginabili, sarà fatta a spese dello stato, cioè anche di tutti noi, persino a spese di quelli che percepiscono delle miserrime pensioni di reversibilità per i coniugi morti in eternit. Io glielo farei raccogliere con la lingua pure da sottoterra dove l'hanno ammassato, a quei due ed anche ai loro eredi.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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pat
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Iscritto il: 25 ago 2008 16:48
Località: Torino

Nella mia profonda ignoranza non capisco proprio come possano essere uguali le condanne Thyssen ed Eternit (16 anni, ricordo, per entrambi!)

Senza entrare nel merito faccio solo le seguenti considerazioni:

AD Thyssen: Manager
Gli altri mi pare fossero i proprietari, correggettemi se sbaglio

Thyssen = 7 morti in un unico evento (certamente tragico)
Eternit = 1830 morti in un evento disastroso ripetuto negli anni + tanti altri non accertati oindotti dall'uso della tragicamente famosa "ondulina"

Ora, entrambi i casi sono deprorevoli, questo è chiaro, ma davvero non capisco l'uguale entità della condanna
Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare, la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre
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Mod
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Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
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Eternit, depositata la sentenza - testo (pdf)

Cordiali saluti

Mod
Nofer.

Non so se avete avuto modo di dare "un'occhiata" al dispositivo della senternza eternit di febbraio, di recente depositata.
In effetti, non possiamo parlare proprio di occhiata, perchè sono 713 pagine.
Di cui però poco meno di 190 sono l'elenco dei morti (qualche moribondo, ma pochi).
E diciamo che già quell'elenco mi pare ben più che sovrabbondante, come "capo d'accusa.
Ma non è di questo che vorrei parlare, per la verità avrei voluto sin dal 15 notte che l'ho scaricata e me ne sono divorata non meno di 100 pagine (dopo gli elenchi), e anche adesso che però non l'ho ancora sviscerata tutta.

Beh, come che sia, quando ho aperto il pdf e ho visto che erano 713 pagine appunto mi sono detta "miiiiii, e che ci hanno scritto in 713 pagine di dispositivo!" Poi, ho appunto messo a fuoco che 190 pagine circa erano solo nomi, con un senso di gelo: perchè leggere sui giornali "oltre 2000 morti" è una cosa, pensi istintivamente ad un terremoto disastroso, ad un  disastro sì, ma ... ma non è come scorrere pagine e pagine di nomi e nomi, e renderti conto che non sono morti tutti insieme per qualcosa di "inarrestabile", per una qualche forza della natura imprevista o anche soltanto sottostimata o sottovalutata.

Vabbè.

Innanzi tutto, ci terrei a ricordare che i reati contestati erano il 437 ed il 434 C.P..
Reati che, come ricorderete, prevedono pene fino a 10 e 5 anni rispettivamente.

Ecco, quello che volevo segnalare è che nelle 500 pagine "parlate" del dispositivo a parte la minuziosa e certosina ricostruzione delle vicende societarie dal 1903 in poi per identificare i responsabili, tutto il resto è dedicato a spiegare perchè la pena è stata gravata di tutte le aggravanti possibili.
E anche se non sono materialmente riuscita a leggere ancora tutto, già da quello che ho letto sin qui direi che è un vero peccato che il nostro codice non preveda aggravanti con lim(f)->infinito.  

Ho molto, ma proprio molto, apprezzato l'ineccepibile articolazione dell'accusa: io dico che hai omesso le dovute cautele all'interno degli ambienti di lavoro, e mi riconduco a quanto previsto dal 303/56 (prego notare: il 303!), quindi a ciò che NON hai fatto dal 1956 a seguire. Dico anche che quello che non hai fatto da quando c'era quella norma che invece ti ci obbligava ha generato un disastro anche all'esterno degli stabilimenti.  

Anche leggendo solo poche delle pur numerose pagine che riportano le testimonianze più salienti è evidente che c'è quasi da meravigliarsi che ci siano stati "così pochi" morti: credetemi. Io conosco l'amianto, ne vedo le fibre al microscopio quasi tutti i giorni, fibre che sono oggettivamente bellissime dal punto di vista mineralogico-microscopico ma capisci che sono crudeli sin da lì, dal loro aspetto sottile, integralmente acuminato, che lo capisci a vista quanto sia penetrante, perchè sai che la vista che hai è ingrandita 500 volte e ciò nonostante fai anche fatica a vederle tutte, per quanto sono piccole.

Tralascerei in questa sede, ma non devo e quindi ne parlerò, che il pensiero mi è corso a quando nel 1990, in uno dei miei attacchi di spocchia scientifica, mandai a ca...are il titolare di un'azienda locale che produceva le pasticche dei freni per la fiat che pretendeva io facessi una relazione sugli ambienti di lavoro senza misurare le fibre in aria.
Solo, che per mandarlo appunto lì dove lo mandai, ho fatto non meno di 3-4 sopralluoghi nei reparti, compreso quello delle mescole ( :smt010 ....), e per fortuna non ho misurato se no ora avrei anche quei numeretti a frullarmi in testa, insieme ad altri che ho invece misurato e che so per certo mi hanno dato un'esposizione ben superiore alle famigerate 100 ff/cc/giorno. Sporadica, però. E spero sempre che l'amianto ricambi il profondo senso di riconoscimento che provo nei suoi confronti per l'aiuto economico che mi ha dato e tuttora mi sta dando (fornero complice...) evitandomi il mesotelioma. Cioè, se ti ho respirato e per un qualche motivo mi sei rimasta in corpo, cara fibra, ti prego sta buona lì dove sei finita che dirò ai miei macrofagi di non darti fastidio che poi magari litigando fra voi non mi innesterete quell'ancora sconosciuto processo che mi potrebbe far morire male, assai male.

Il richiamo personalissimo appena riportato è quindi la premessa alle mie conclusioni: questa sentenza dovrebbe essere adottata come testo nelle scuole come ed anzi prima della divina commedia e dei promessi sposi, perchè in ambito letterario è meglio di un romanzo, di una poesia, dove l'analisi letteraria (e dico letteraria, non scientifica!) ed un briciolo di critica storica evidenziano come le pur migliori leggi per essere efficaci in un contesto sociale organizzato richiedono una coscienza non solo conoscitivia ma applicativa, e da parte di tutti.
Evidenzia anche che la mera logica produttiva è in sè dannosa alla società se e quando non viene calata nel contesto operativo di fattispecie.

Mi piacerebbe pensare che tutto ciò sarebbe il succo di coso 81, che dice al Ddl "pensa a cosa vuoi fare, come e dove, e quindi regolati di conseguenza".

Poi, ripenso ai tanti siti dove ti pubblicizzano il DVR on line, e...

Bene. Ho da caricare la lavatrice, vado.
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Mod
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Ultima modifica di Mod il 20 nov 2014 09:25, modificato 1 volta in totale.
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Bohr
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Ma andassero tutti aff..... :smt097
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
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Casi
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:smt009
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weareblind
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Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Che bravo il PM!
Copio-incollo dal link

«Evidentemente per stabilire se contestare il colposo o il doloso o anche il volontario aspettava questo verdetto della Cassazione - commenta più di un avvocato civile - ma forse sarebbe stato meglio se invece di procedere per disastro avesse proceduto per omicidio. Ora forse non ci troveremmo con questa prescrizione».

Secondo il procuratore generale della Cassazione, Francesco Iacoviello è stato un errore contestare il reato di disastro perché questo tipo di accusa non è sostenuto dal diritto. Per spiegare le caratteristiche del reato di disastro ha fatto l’esempio del crollo di una casa, mentre nel caso del disastro che causa morti a distanza di decenni (per via della lunghissima latenza del mesotelioma maligno che si manifesta dopo parecchi anni dalla silente e subdola contaminazione) non si riesce a prevedere la permanenza. «Anche se oggi qui si viene a chiedere giustizia, un giudice - ha avvertito il pm Iacoviello rivolto alla Corte - tra diritto e giustizia deve scegliere il diritto».
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Geppus
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Iscritto il: 22 ott 2004 15:12

Casualmente, ci rimettono sempre i più deboli.
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