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Imprese familiari, art.230 cod_civile......leggo solo ora...

In questo Forum verranno discusse tutte le problematiche introdotte dal titolo IV del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) inerenti i cantieri temporanei o mobili ma anche relative all'edilizia in genere ed alle attivita' estrattive.
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Il_Fiorentino
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Iscritto il: 19 apr 2011 09:21
Località: Firenze

Salve  a tutti !  

Facendo una ricerca in rete per una questione degna di un commercialista (oltre che di un tecnico a quanto pare....  ) relativa a come inquadrare a livello di sicurezza una impresa individuale  con collaboratore familiare......nonchè padre del titolare), mi sono imbattuto in un articolo pubblicato su una rivista del settore on line (non so se posso postare il pezzo :smt017 ) dove il relatore, il Dott. Gallo, funzionario ispettivo area tecnica DTL di Mantova.....mi fa fatto un tantino preoccupare...... :smt013

Io (forse erroneamente) finora....in presenza di imprese individuali di tipo "familiare"  :smt017 , ossia con indicazione di impresa individuale nella CCIAA e presenza di n°2 o + componenti "indipendenti", tipo fratello, padre, zio...... mi son limitato a richiedere il POS + l'accertarmi che avessero i Dpi, avessero fatto i corsi di formazione (ove previsti), etc...insomma quanto previsto dall'art.21 del D.Lgs 81/2008.....

Ma il Dott. Gallo, sostiene che una impresa familiare (quindi che possa usufruire dei benefici dell'art.21) per essere tale, "oltre a possedere i requisiti  delineati dall'art.230-bis cod. civ. sia considerata tale al fisco e questo può aver luogo solo attraverso un atto di natura ricognitiva....omiss....Nell'atto (pubblico o per scrittura privata) devono essere inserite le generalità dei soggetti partecipanti e i vincoli di parentela".  

Quindi.......se noi poveri CSE vogliamo far le cose perbene, dovremo prima richiedere esplicitamente copia dell'atto di costituzione dell'impresa e verificare se ci son tutte le condizioni per considerarla impresa familiare.   SE anche uno dei vari requisiti non viene soddisfatto, l'impresa per quanto mi par di capire, è "impresa a tutti gli effetti", quindi RSPP, Resp antincendio, etc,etc, etc......

Ho preso una "cantonata", oppure è proprio così?   :smt003

Un ringraziamento  a chi vorrà dire la propria opinione in materia... :smt002
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Al di là di quello che dice il funzionario della DPL, non è compito del CSE valutare l'idoneità tecnico professionale delle imprese ma del committente o del RL.
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Bohr
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Iscritto il: 25 giu 2007 08:48
Località: VI - BG

Inutile dire che quota Catanga.
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
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ale3000
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Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

penso di sapere dove hai pescato l'articolo del Dott. G.

Comunque,  facciamo finta che non siamo CSE ma che siamo RL: il problema rimane e la questione delle imprese familiari non è ancora risolta, per l'ambito cantieri.


Più che andare a vedere se c'è atto costitutivo notarile, il problema, come già rilevato in rete su altro forum è, a mio parere: l'impresa familiare è soggetta a tutto l'81 quando lavora in regine di titolo IV?

Oppure rimane valido solo l'art. 21 oltre che l'obbligo di redigere un POS, che non abbia però tutti i contenuti previsti per imprese "classiche" che invece rispondono a tutti gli obblighi del decreto?


Per il momento non abbiamo ottenuto una risposta univoca degli esperti di settore.

buona giornata
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diaco
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Iscritto il: 01 feb 2011 12:08

Quando mi trovo in una qualsiasi società in cui quando gli parlo di sicurezza mi rispondono: "Ma è mio figlio/padre/sorella/madre/cugino/cognato/ecc.." chiedo di vedere visura camerale (non certificata quindi gratuita e non gli costa niente) e di sapere come sono assunti.

Se sono assunti come collaboratori familiari li considero tali (art.21 nel caso), se sono invece assunti come dipendenti allora per me che sia pure il trisavolo (visto come stiamo andando avanti con le pensioni è probabile) sono e restano dipendenti come tutti gli altri e quindi interno coso 81.
"Dosis sola facit velenum"

Legge n.125/2001 Alcol e Lavoro:"Se il vino non lo reggi l'uva te la devi magnà a chicchi!"
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