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corsi antincendio

Archivio norme tecniche e legislazione in materia di Prevenzione Incendi.
Per una corretta interpretazione ed applicazione delle norme relative alla prevenzione degli incendi, lo Staff di Sicurezzaonline ha creato questo archivio per l'enorme importanza che riveste la materia per tutti i luoghi di lavoro (Riservato agli abbonati)
giu72

In un'azienda (ingrosso ferramenta) con oltre 100 dipendenti, è stata fatta la formazione antincendio per circa 15 dipendenti che saranno addetti all'emergenza.
In sede di sopralluogo i VVF non hanno dato il CPI dicendo che la formazione andava fatta a tutti i dipendenti!
Non credo proprio che sia così. Il datore desinga gli addetti ma da nessuna parte si dice quanti devono essere. E' solo buona prassi definirne un numero sufficiente (10/15 % del totale)
Giusto?
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Mapelli
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Iscritto il: 16 mag 2005 20:49

SI, mi sembra strano che non abbiano rilasciato il CPI per tale motivazione;
Probabilmente non c'erano sufficenti addetti in ogni reparto (visto che il magazzino è molto grande) o non erano suddivisi per i turni di lavoro, oppure i corsi di formazione erano datati...
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manfro
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Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

forse i vigili del fuoco intendevano la formazione ex art. 22 e informazione ex art 21 che deve riguardare, almeno nelle parti generali, anche la lotta e prevenzione incendi per tuttti i lavoratori (esempio evacuazione, gestione delle emergenze ecc..).. forse sia chiaro..
:smt006 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Giu72

No no. Nessun art. 21 e 22. Anche io credevo si riferissero a quelli....Hanno "obbligato" a fare i corsi antincendio a tutto il personale!
4 ore per gli impiegati, 8 ore per i magazzinieri.
Naturalmente la squadra era già presente ed aveva già fatto il corso di 8 ore.
Alla fine l'azienda ha deciso di soddisfare la richiesta per evitare "inimicizie" con il funzionario...
E poi ci si lamenta del consulente!
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manfro
Messaggi: 2142
Iscritto il: 15 ott 2004 20:19
Località: Ascoli Piceno

:smt012 non so che dirti allora, ma io resto convinto che il numero di addetti della squadra antincendio debba essere ponderato,  ma deciso dal DL... bo???
:smt017 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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effenne
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Iscritto il: 18 gen 2005 13:56

Intervengo solo per ribadire, come avete già fatto ampiamente voi, che mi sembra una cosa assolutamente fuori da ogni logica e regola!
Per curiosità, chi ha fatto poi il corso? Mica i VVF? :smt002
Abuso di potere? :smt009
Non c'è mai abbastanza tempo per fare tutto il niente che vorrei (Voltaire)
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Il datore di lavoro, nell'ambito dell'esercizio d'impresa, decide lui quante persone formare quali addetti all'emergenza, all'evacuazione ed alla lotta antincendio. Il numero di queste persone deve essere tale da poter "coprire" tutti i turni di lavoro e deve essere proporzionato al numero di persone presenti nel luogo di lavoro.

In altre parole, non posso nominare 4 addetti per 100 persone.

Per un'azienda che, come sembra, opera a giornata, il numero da 15 a 20 addetti, può essere un numero adeguato, tenendo conto anche della presenza dei clienti all'interno del sito.
Naturalmente, bisognerebbe  avere maggiori informazioni (attività, ecc.).

Se la formazione di 100 persone fosse stata imposta senza giustificazione alcuna ed i corsi fossero stati effettuati dagli stessi "coercitori" o da "società amiche" degli stessi, allora ci sono gli estremi per presentare un esposto alla locale procura competente per abuso d'atti d'ufficio (art. 323 del codice penale).
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skipper1971
Messaggi: 51
Iscritto il: 26 gen 2005 10:51
Località: Milano

Ragazzi, perchè mi ricorda la questione del famoso dito dietro cui ci nascondiamo?
Non voglio dire "si sa come vanno le cose", ma che le leggi sulla materia sono tali che alla fine viene rimesso quasi tutto al giudizio dei VVF che rilasciano il CPI.
Che se da un lato è ragionevole per la flessibilità che garantisce, se si dovessero seguire alla lettera le UNI certi impianti antincendio nuovi non sarebbero fattibili per motivazioni oggettive, dall'altro porta a situazioni in cui se il funzionario (che in quanto umano è fallace) si incapponisce (versione natalizia di "intestardisce")  sono volatili per diabetici, come mi sembra essere in qs caso.
Per non parlare di quando si accettano difformità sostanziali che rendono inefficace l'impianto.
E non voglio entrare nel merito del perchè......

Ora non so che esito possano avere certe azioni legali, ma sono sicuro che o si riesce a dimostrare il tutto con conseguente condanna e interdizione del funzionario (sperando non abbia troppi amici al comando), o ci si è quasi sicuramente creati un bel problema per il futuro andamento della pratica. Anche nel primo caso il nuovo funzionario, in buona fede, per evitare contestazioni perderà tutta la flessibilità di cui sopra.
A mio avviso non conviene proprio rischiare.

Auguri!
Accidere ex una scintilla incendia passim.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
Lucrezio
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catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Convengo che l'andazzo è quello citato da Skipper1971.

Però se continuiamo a farci calpestare dal ducetto di turno, allora non ne veniamo più fuori e rafforziamo gli alibi di quegli impreditori che non vogliono fare nulla e si trincerano dietro la solita scusa della burocratizzazione della sicurezza.

Nel caso citato ,la legge è chiara e non c'è scritto da nessuna parte che tutto il personale di un'azienda deve fare il corso specifico per addetti antincendio.

Quello che può essere sindacato da un comando prov.le dei VVF, è l'adeguatezza o meno del servizio in funzione delle specificità dell'azienda.
Punto.
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weareblind
Messaggi: 3267
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

catanga ha scritto: Quello che può essere sindacato da un comando prov.le dei VVF, è l'adeguatezza o meno del servizio in funzione delle specificità dell'azienda.
Punto.
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