Buon giorno,
l'accordo stato regione per la formazione dei lavoratori è uscito già da un bel po', solo da poco però, qualche giorno, ho iniziato a muovermi, su richiesta di alcune aziende, per redigere un piano formativo per rischio basso e medio e quindi contattare gli organismi paritetici e RLST.
Sono rimasto al telefono praticamente tutta la mattina!! Quando chiedi informazioni presso sti organismi, per sapere come inviare la comunicazione, e se esistono moduli cartacei da compilare, faxsimile, o se devi compilare una pagina via web, non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando, pazzesco!
Alla fine, beata ignoranza mia, trovo anche un "accordo interconfederale" firmato dalle princiali sigle sindacali e associazioni artigiane, in cui si specifica chiaramente che delle 4 ore di formazione generale 2 devono essere svolte in azienda da "docenti di espressione delle parti sociali il cui nominativo sarà contenuto nella lista accreditata dal comitato paritetico bilaterale regionale", ho sentito anche l'RLST, il quale mi ha confermato questa particolarità.
Mi chiedo che valore ha questo accordo...
Sulla base di quanto letto in rete ed in particlare nel forum (nello specifico le linee guida interpretative delle quali si discuteva appunto sul forum), ero arrivato alla conclusione che gli organismi paritetici possono solo dare indicazioni delle quali il DL deve tener conto per la pianificazione e realizzazione della formazione, ma non possono pretendere di fare direttamente la formazione. Mi sbaglio?
So che è un argomento già dibattuto, però volevo un parere sulla validità di questo accordo citato sopra.
grazie.
davide
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Formazione e Accordo Interconfederale
mi scuso dell'errore, volevo dire fac simile, ma avevo in mente anche un'altra cosa...alla fine uno strafalcione
Sopruso, a mio avviso. Un modo per non perdere una fetta di torta, sempre a mio avviso.
Non ho il testo sotto mano, ma comunque ricordo che le linee interpretative facevano più o meno così:
Se, dopo aver contattato gli OP, gli stessi non danno risposta, procedi con la tua strada.....
Non ho il testo sotto mano, ma comunque ricordo che le linee interpretative facevano più o meno così:
Se, dopo aver contattato gli OP, gli stessi non danno risposta, procedi con la tua strada.....
Si certo procedo per la mia strada....se pretendono però di fare la formazione?
Non so se sia il caso di attivarsi e sentire magari la regione (?) o il ministero (la dpl?!), oppure chi?
dado
Non so se sia il caso di attivarsi e sentire magari la regione (?) o il ministero (la dpl?!), oppure chi?
dado
con una circolare è già stato specificato che che le aziende sono tenute semplicemente a comunicare il proprio progetto formativo agli enti, anche per via semplice, e valutare eventuali indicazioni dell'ente.Anonymous ha scritto:Si certo procedo per la mia strada....se pretendono però di fare la formazione?
Non so se sia il caso di attivarsi e sentire magari la regione (?) o il ministero (la dpl?!), oppure chi?
dado
ovviamente il progetto deve avere i contenuti previsti dalle circolari specifiche e i docenti devono avere i requisiti.
comunque nonc'è nessun bbligo di fare i corsi da sulla sicurezza presso nessun ente/azienda/docente specifico.
anzi, per enti che fanno certe affermazioni mi auguro vengano prese iniziative tipo blocco dell'attività
-.-
niente di illuminante,
l'accordo di luglio che citi non dice proprio nulla di OP o Enti Bilaterali, mentre la circolare, mi sembra dia le solite indicazioni generiche.
grazie molte. dado
l'accordo di luglio che citi non dice proprio nulla di OP o Enti Bilaterali, mentre la circolare, mi sembra dia le solite indicazioni generiche.
grazie molte. dado
http://www.forumsicurezza.com/forum/vie ... a67df7c353
Cito Nofer:
Si ritiene utile ribadire quanto già esposto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella circolare n. 20 del 29 luglio 2011, vale a dire che la norma in ultimo citata non impone al datore di lavoro di effettuare la formazione necessariamente con gli organismi paritetici quanto, piuttosto, di mettere i medesimi a conoscenza della volontà di svolgere una attività formativa; ciò in modo che essi possano, se del caso, svolgere efficacemente la funzione che il “testo unico” attribuisce loro, attraverso proprie proposte al riguardo.
Cito Nofer:
Si ritiene utile ribadire quanto già esposto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella circolare n. 20 del 29 luglio 2011, vale a dire che la norma in ultimo citata non impone al datore di lavoro di effettuare la formazione necessariamente con gli organismi paritetici quanto, piuttosto, di mettere i medesimi a conoscenza della volontà di svolgere una attività formativa; ciò in modo che essi possano, se del caso, svolgere efficacemente la funzione che il “testo unico” attribuisce loro, attraverso proprie proposte al riguardo.