Mi son letto il documento appena pubblicato sul sito del Min. Lavoro:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/B ... 112012.pdf
dal titolo:
"Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n.
81/2008 e s.m.i. (Titolo IX, Capo I “Protezione da Agenti Chimici” e Capo II “Protezione da Agenti Cancerogeni e
Mutageni”), alla luce delle ricadute del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Registration Evaluation Authorisation
Restriction of Chemicals - REACH), del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (Classification Labelling Packaging -
CLP) e del Regolamento (UE) n. 453/2010 (recante modifiche all’Allegato II del Regolamento CE 1907/2006 e
concernente le disposizioni sulle schede di dati di sicurezza)."
A parte il titolo ("ricadute" su cosa? E' un copia-incolla sbagliato?) ed altri strafalcioni sparsi lungo il testo, non mi pare abbia un grosso (si fa per dire) valore aggiunto.
Voi cosa ne pensate?
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Gestine rischio chimico
Guarda, è vero che "non aggiunge nulla" ai fatti e/o alle logiche deduzioni che chiunque ne conosca appena un minimo professionale non possa fare autonomamente...
Ma è anche vero che è un "bignamino del rischio chimico" e al momento ci rappresenta l'ultima speranza che, a distanza di 4 anni dall'entrata in vigore del Reg CE 1272, anche gli OdV prendano debita coscienza ed almeno riassuntiva conoscenza di esso, così come indicato tra le righe in relazione alla declaratoria degli scopi del documento stesso:
Quindi, il valore che aggiunge è quello di poter dire tanto ai DdL quanto agli OdV "mi scusi, ma lei ha idea di cosa esplicita nel merito il Ministero del Lavoro?".
E ciò, quasi al pari di una gazzetta ufficiale, il che non mi sembra da sottovalutare.
Ma è anche vero che è un "bignamino del rischio chimico" e al momento ci rappresenta l'ultima speranza che, a distanza di 4 anni dall'entrata in vigore del Reg CE 1272, anche gli OdV prendano debita coscienza ed almeno riassuntiva conoscenza di esso, così come indicato tra le righe in relazione alla declaratoria degli scopi del documento stesso:
si prefigge di fornire un indirizzo tecnico necessario per la lettura delle norme nell’ambito della valutazione del rischio derivante da agenti chimici pericolosi, e cancerogeni e mutageni.
Quindi, il valore che aggiunge è quello di poter dire tanto ai DdL quanto agli OdV "mi scusi, ma lei ha idea di cosa esplicita nel merito il Ministero del Lavoro?".
E ciò, quasi al pari di una gazzetta ufficiale, il che non mi sembra da sottovalutare.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Mi son riletto, anzi: studiato, il documento.
Forse ha ragione nofer: è un po' un bigino.
Ma non credo serva a convincere il DDL: secondo me sono MOLTO più convincenti le sanzioni. Ma nol documento (perchè?) non se ne parla proprio.
E poi scrivere che il documento contiene "chiare e complete indicazioni", mi sembra un tantino ... esagerato.
Il principale problema dovuto all'incrociarsi di CLP-REACH ed 81 è: debbo fare riferimento al DNEL-DMEL o al VLEP? O, se volete, l'adattamento della mia situazione agli scenari d'eposizione è obbligatoria o no?
Non mi pare che il punto 3.5 del documento "Significato dei Derived No-Effect Level (DNEL) e Derived Minimal Effect Level
(DMEL) nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori" sia così chiaro e completo!
Forse ha ragione nofer: è un po' un bigino.
Ma non credo serva a convincere il DDL: secondo me sono MOLTO più convincenti le sanzioni. Ma nol documento (perchè?) non se ne parla proprio.
E poi scrivere che il documento contiene "chiare e complete indicazioni", mi sembra un tantino ... esagerato.
Il principale problema dovuto all'incrociarsi di CLP-REACH ed 81 è: debbo fare riferimento al DNEL-DMEL o al VLEP? O, se volete, l'adattamento della mia situazione agli scenari d'eposizione è obbligatoria o no?
Non mi pare che il punto 3.5 del documento "Significato dei Derived No-Effect Level (DNEL) e Derived Minimal Effect Level
(DMEL) nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori" sia così chiaro e completo!
Se intendi dire che non dicono "chiatto-chiatto" che DNEL e DMEL non sono da riferirsi alle esposizioni professionali se non quando lo scenario espositivo di riferimento è esplicitamente quello, OK, hai ragione.
Ma altrimenti a me pare piuttosto intuitivo che - per esempio nel caso di sostanze di cui non c'è un VLEP - se stiamo al di sotto del DNEL il rischio sia irrilevante per la salute (ovvero insussistente nel caso di genti cancerogeni con dose-soglia).
Peraltro, trova pace: Fantini del suo è laureato in legge e lavora al Ministero del Lavoro, mi pare che per ruolo e funzione se la sia cavata più che onorevolmente.
Se il ministro balduzzi ha le stesse capacità elaborative all'interno del suo staff ministeriale, con un igienista occupazionale o almeno un medico competente, potremmo magari sperare in una esemplificazione più tecnica.
E sottolineo "se"
Ma altrimenti a me pare piuttosto intuitivo che - per esempio nel caso di sostanze di cui non c'è un VLEP - se stiamo al di sotto del DNEL il rischio sia irrilevante per la salute (ovvero insussistente nel caso di genti cancerogeni con dose-soglia).
Peraltro, trova pace: Fantini del suo è laureato in legge e lavora al Ministero del Lavoro, mi pare che per ruolo e funzione se la sia cavata più che onorevolmente.
Se il ministro balduzzi ha le stesse capacità elaborative all'interno del suo staff ministeriale, con un igienista occupazionale o almeno un medico competente, potremmo magari sperare in una esemplificazione più tecnica.
E sottolineo "se"
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
D'accordo.
Ma da cosa, nel documento, hai INTUITO "che - per esempio nel caso di sostanze di cui non c'è un VLEP - se stiamo al di sotto del DNEL il rischio sia irrilevante per la salute (ovvero insussistente nel caso di genti cancerogeni con dose-soglia)"?
Ma da cosa, nel documento, hai INTUITO "che - per esempio nel caso di sostanze di cui non c'è un VLEP - se stiamo al di sotto del DNEL il rischio sia irrilevante per la salute (ovvero insussistente nel caso di genti cancerogeni con dose-soglia)"?
Non l'ho intuito per nulla dal documento in parola, l'ho capito dopo lunghe pene dalla lettura del Reg CE, e poi quando ho finalmente dato una sbirciata alla e-SDS esempio (acetone) sull'apposito portale del ministero di... di Passera!SIC1945 ha scritto:D'accordo.
Ma da cosa, nel documento, hai INTUITO "che - per esempio nel caso di sostanze di cui non c'è un VLEP - se stiamo al di sotto del DNEL il rischio sia irrilevante per la salute (ovvero insussistente nel caso di genti cancerogeni con dose-soglia)"?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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