Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Valutare TUTTI i rischi con le Procedure stand.

In questo Forum DEVE scrivere chi si e' registrato da poco e non conosce bene le regole scritte e non scritte della nostra community, chi si occupa da poco di sicurezza o chi non e' certo che il suo quesito possa trovare spazio nei Forum principali.
Ricordiamo che nei nostri Forum esistono le REGOLE AUREE che devono essere sempre rispettate da tutti!
novella

Vi chiedo gentilmente un parere.
Piccolo bar con una dipendente. Imposto la valutazione sulla base delle procedure standardizzate mettendo “presente” o “non presente” a seconda del caso. Es. Amianto “non presente”…..scale “presente” riportando nel successivo modulo di valutazione rischi le misure attuate e il programma di miglioramento.
Secondo voi è corretto mettere la crocetta su pericolo non presente alla voce “amianto”? oppure devo eliminare TOTALMENTE i pericoli che non ci sono.
Il d.lgs. 81/08 mi dice di valutare TUTTI i rischi quindi mi sembra scontato doverli riportare tutti e poi eliminare quelli non presenti.
Grazie a tutti per i pareri
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Bohr
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Iscritto il: 25 giu 2007 08:48
Località: VI - BG

E' corretta la tua impostazione.
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
novella

Ok Bohr, quindi li metto TUTTI e crocetto "presente" o "non presente".

Vado avanti con il racconto allora (non volevo svelare tutto prima per capire bene senza influenzare i vostri giudizi).
Un ispettore della ASL mi ha invece detto che su quella scheda vanno messi SOLO i pericoli presenti e basta e devo quindi cancellare i vari "amianto" "rumore""rad.ionizzanti".
Non ci capisco più niente!  :smt022
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Bouc
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Iscritto il: 14 nov 2010 11:54
Località: Pavia

4.2 - 2° Passo: Individuazione dei pericoli presenti in azienda
... Al fine di una più facile gestione del documento, qualora compilato su formato elettronico, si consiglia di riportare solo i pericoli presenti.
Potranno essere utilizzati uno o più MODULO 2 in relazione al ciclo lavorativo/attività.
E' solo un consiglio presente nella procedura... io al momento lascio tutto.
Ospite

Chiaramente i vari "si consiglia" "è preferibile" non significano che sia sbagliato riportarli, che la valutazione sia scorretta, poco attinente alla realtà aziendale etc etc....resto quindi del mio(vs) parere! Ovviamente ben vengano i suggerimenti da parte degli Organi di controllo ma questo non significa dire che è sbagliato o scorretto!
Comunque Grazie mille a tutti e due per le risposte.
Buon Lavoro
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QUADRATO
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Iscritto il: 13 lug 2010 08:50
Località: BL-TV-VE

i rischi vanno valutati tutti e vanno elencati tutti!!!

applichiamo sempre  la matrice PxD (probabilità per danno!)

Amianto:
Probabilità = 0 (perchè non cè)
Danno = 10 (perchè l'amianto è un killer assassino come RAMBO  :smt040 )

0x10 =0 -> pericolo non presente/nullo/non pertinente (ma comunque valutato!)

asta la vista chica! :smt028
so di non sapere (Socrate)
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

QUADRATO ha scritto:i rischi vanno valutati tutti e vanno elencati tutti!!!
La dicitura più precisa sarebbe "i rischi vanno valutati tutti, e per poter dimostrare senza ombra di dubbio di averli davvero valutati tutti l'unica è riportarli tutti".

Io ritengo infatti che anche inserendo nella parte "parlata" una frase esplicita del tipo nelle pagine a seguire si riporta il dettaglio dei soli rischi di cui si sia individuata la presenza, è sempre possibile avere a che fare invece con quell'altro orientamento di pensiero degli OdV per cui se non lo hai scritto significa che non l'hai proprio preso in considerazione, e quindi hai contravvenuto al disposto di art. 28 c.1 del coso 81.

Che poi è ciò che secondo me è stato proprio il peggiore bug operativo di coso 81 rispetto alla buonanima di 626. Il mio punto di vista è "io DdL conosco cosa faccio e so come lo faccio, ed è per questo che solo io posso capire/vedere come, dove e quando i miei lavoratori sono esposti a qualcosa di pericoloso", quindi se l'OdV non è d'accordo con me PRIMA di irrogarmi una sanzione ma anche solo PRIMA di prescrivermi l'integrazione al DVR ha il dovere istituzionale di verificare in prima istanza se il rischio che loro ritengono presente e di cui io non faccio cenno c'è realmente o no. Anche se io in qualità di consulente ho spesso beneficiato - si fa per dire - di tali prescrizioni sovrannumerarie ed illegittime oltre che immotivate, ritengo proprio per questo che la formulazione stessa dell'art. 28 c.1 lascia troppi spazi a fenomeni squallidi -e purtroppo non debellati- di prescrizioni che come unico fine hanno non la tutela della salute dei lavoratori ma solo di far fare una cosarella di soldi al tecnico esterno che poi passerà la relativa mazzetta/tangente all'OdV che ha prescritto: come le cronache degli ultimi anni hanno ripetutamente dimostrato.
La mia attuale posizione professionale, adesso che non ho più nessuno oltre me cui procacciare lavoro e conseguente sostentamento economico , è di fare ricorso avverso queste prescrizioni senza senso: e parlo ad esempio di "misure di microclima" in ambienti di ufficio o comunque in totale assenza di possibilità microclimi estremi, oppure di "misure di illuminazione in uffici" (che se uno non ci vede accende la luce e basta) ma anche di "valutazione del rumore" persino per le attività riconosciute dall'ISPESL, e prima ancora dalla del. 45 del lazio, come certamente aventi livelli sonori inferiori a 80 dB(A).

Infine, se rileggiamo un momentino le ultimissime aggiunte dell'art. 28 comma 1, e le guardiamo alla luce di art. 17 c.1.a), segnatamente la parte che dice
i rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri temporanei o mobili, come definiti dall’articolo 89, comma 1, lettera a), del presente decreto, interessati da attività di scavo
noi non troviamo tale rischio tra le crocettature/check-list della procedura standardizzata: e però se magari nessuno ci fa caso per un bar o per uno studio professionale, già se parliamo di un'azienda agricola -e senza bisogno di arrivare ad una edile- secondo me sta cosa va scritta: ma non mi meraviglierò quando mi capiterà, e già so che mi capiterà, che arrivi il geniaccio dell'OdV che farà prescrizione (e magari anche sanzione...) in tal senso alla qualunque.  
Nofer
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Bond
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Bisogna individuare TUTTI i pericoli presenti e da qui eseguire la valutazione di tutti i rischi associati ai pericoli.
Io non sto a scrivere "Amianto non presente: nessun pericolo e nessun rischio"
Se non c'è, non c'è - punto e basta, non l'ho individuato.

Non sono daccordo, matematicamente parlando, con QUADRATO.
Lo zero non esiste, è un numero convenzionale vuoto e senza significato.
Lo zero è il nulla e il nulla non può esistere per definizione.
Io non faccio VDR sul nulla.

Quando vado a fare la spesa, non è che mi scarico l'intero inventario del supermercato e tolgo quello che non mi serve.
Mi segno quello che mi serve, lo cerco negli scaffali e valuto il rischio di prendere delle ciofeche o delle fregate.

Ciaaa
Bond
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Bond ha scritto: 1) Io non sto a scrivere "Amianto non presente: nessun pericolo e nessun rischio"
...

2) Io non faccio VDR sul nulla.

3) Quando vado a fare la spesa, non è che mi scarico l'intero inventario del supermercato e tolgo quello che non mi serve.
...
1) ma, per i motivi da sopra ricordati, devi almeno indicare che ti sei posto il problema, il che è nella fattispecie risolvibile con l'espressione "non c'è amianto nell'immobile e men che mai nelle lavorazioni".  (*)

2) ...e lo voglio ben sperare!

3) questo, perchè tu sai come si fa la spesa: ma se dipendesse dai proprietari di supermercato vorrebbero proprio che tu leggessi l'inventario e scartassi ciò che non ti serve, il che corrisponderebbe alla tradizione procedural-commerciale di metterti in condizione di dover passare per forza per tutti i reparti prima di arrivare alla cassa... Il ns. legislatore ha palesemente dimostrato di non avere la minima idea di cosa sia una Valutazione dei Rischi e quindi ha emanato una norma con espressioni tali per cui "ad sanzionem prevenendam" - e passatemi lo pseudolatinismo di bassa lega! - di riffe o di raffe è opportuno segnalare l'assenza assoluta di uno o più pericoli.

(*) In merito all'amianto, ormai da un po' sto facendo discussioni infinite con degli OdV che appunto "lagnano" se nel DVR non c'è riferimento (e tenete presente che conoscendo i miei polli io invece piazzo l'argomento alla fine degli agenti chimici e cancerogeni come da indice di coso 81). Per come la vedo io in realtà, la questione "amianto" nel  DVR dovrebbe essere riportata solo in relazione alla salubrità dei locali, ma perchè l'obbligo di controllo e manutenzione ed eventuale monitoraggio sono dovuti sì ma per altra Legge di Salute Pubblica, e relativamente alle indicazioni da fornire agli eventuali appaltatori -o in genere terzi- nell'eventualità di interventi che possano ricondursi alle disposizioni normative sull'amianto.
Ovviamente, il tutto a patto che non stiamo parlando di un'attività di bonifica di MCA   :smt003
Nofer
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QUADRATO
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Località: BL-TV-VE

Bond ha scritto: Quando vado a fare la spesa, non è che mi scarico l'intero inventario del supermercato e tolgo quello che non mi serve.
Mi segno quello che mi serve, lo cerco negli scaffali e valuto il rischio di prendere delle ciofeche o delle fregate.
Ma quando vai a ristorante lo chiedi il menù o vai a sentimento!?

comunque resta il fatto che se i rischi, fattori di rischio, pericoli, fonti di pericolo (o altre tipologie indicate nelle procedure standard) sono "100" io valuto tutti e 100  e do un valore che va da 0 a X.

0 = non presente

X = presente,

se al posto di X, vogliano individuarlo in "alto" "medio" "basso", nessuno lo vieta in quanto le procedure standardizzate sono un punto di partenza per la valutazione dei rischi, non un punto di arrivo.

per valutare i rischi devo sempre pormi il problema se c'è o non c'è quel rischio, determinarne la quantità e le misure preventive protettive o azioni migliorative per ridurlo.
so di non sapere (Socrate)
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