Non ho possibilità di accesso in copertura attraverso lucernari e non ho la possibilità di installare una scala esterna fissa. Si tratta di una piccola abitazione unifamiliare.
Dovendo indicare nel progetto dei dispositivi anticaduta da consegnare al Comune le modalità di accesso in copertura, pensavo di indicare un "punto di accesso esterno con scala a pioli".
Ci sono prescrizioni particolari per l'uso di questi elementi?
Per esempio: deve essere privilegiato l'accesso su fronte più basso dell'edificio?
Ci sono dei limiti sul dislivello da rispettare?
E' obbligatorio prevedere l'ancoraggio fisso per l'attacco della scala?
Vi ringrazio per le sicure risposte
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Accesso in copertura??
ciao Pioneer
non vi sono specifiche norme o prescrizioni
come sempre nel caso specifico si dovrebbe usare la sana
prudenza del buon padre di famiglia :smt003
vediamo i vari punti
se accedi con una scala a mano , ovviamente è preferibile accedere
dalla parte più comoda e bassa , purchè poi sia possibile, partendo dal punto di sbarco raggiungere IN SICUREZZA tutta la superficie della copertura
se usi una scala a mano il maggior pericolo è la caduta laterale della scala +
operatore, ragion per cui sarebbe preferibile che nella zona prevista per l'accesso sia installata una staffa ad " H " inghisata della struttura e sporgente dalla grondaia su cui appoggiare la parte superiore della scala stessa in modo che non possa cadere a destra o sinistra.
la scala dovrebbe sporgere di circa 0.80 / 1 m oltre il piano di sbarco, dove dovrebbe
esserci un ancoraggio EN 795 a portata di mano per consentire il passaggio IN SICUREZZA dalla scala al piano di sbarco sulla copertura.
poi dovrebbero essere installati degli ancoraggi EN 795 in modo da consentire l'accesso
a tutta la copertura ( ancoraggi a punto fisso EN 795 A2 oppure linea vita )
ciao buon lavoro
eziosav
non vi sono specifiche norme o prescrizioni
come sempre nel caso specifico si dovrebbe usare la sana
prudenza del buon padre di famiglia :smt003
vediamo i vari punti
se accedi con una scala a mano , ovviamente è preferibile accedere
dalla parte più comoda e bassa , purchè poi sia possibile, partendo dal punto di sbarco raggiungere IN SICUREZZA tutta la superficie della copertura
se usi una scala a mano il maggior pericolo è la caduta laterale della scala +
operatore, ragion per cui sarebbe preferibile che nella zona prevista per l'accesso sia installata una staffa ad " H " inghisata della struttura e sporgente dalla grondaia su cui appoggiare la parte superiore della scala stessa in modo che non possa cadere a destra o sinistra.
la scala dovrebbe sporgere di circa 0.80 / 1 m oltre il piano di sbarco, dove dovrebbe
esserci un ancoraggio EN 795 a portata di mano per consentire il passaggio IN SICUREZZA dalla scala al piano di sbarco sulla copertura.
poi dovrebbero essere installati degli ancoraggi EN 795 in modo da consentire l'accesso
a tutta la copertura ( ancoraggi a punto fisso EN 795 A2 oppure linea vita )
ciao buon lavoro
eziosav
la vita è fragile te ne accorgerai dopo
grazie eziosav della risposta.
Il problema è che ho due possibilità per lo sbarco: una su falda posta a 2,5 m dal suolo e l'altra a +3,3 m.
Se prevedo lo sbarco sulla quota di copertura più bassa non riesco a garantire un tirante di sicurezza di 1 m rispetto al suolo (usando un cordino fisso di 1 m).
Mi vedo quindi costretto a sbarcare sulla quota di copertura più alta con un ancoraggio in cl A2 a 50 cm dal bordo!
La cosa non mi suona tanto bene, preferirei far accedere alla copertura dalla quota più bassa.
Il problema è che ho due possibilità per lo sbarco: una su falda posta a 2,5 m dal suolo e l'altra a +3,3 m.
Se prevedo lo sbarco sulla quota di copertura più bassa non riesco a garantire un tirante di sicurezza di 1 m rispetto al suolo (usando un cordino fisso di 1 m).
Mi vedo quindi costretto a sbarcare sulla quota di copertura più alta con un ancoraggio in cl A2 a 50 cm dal bordo!
La cosa non mi suona tanto bene, preferirei far accedere alla copertura dalla quota più bassa.
ciao pioneer
guarda che se vi è caduta nel momento del passaggio dalla scala
alla piattaforma di sbarco
che tu sia a 2,50 m
oppure
a 3,30 dal piano di campagna
non cambia nulla :smt022
in ogni caso la prima struttura su cui l'operatore andrà ad urtare è
LA FACCIATA VERTICALE DELLA CASA :smt024
c'è da sperare che non vi siano balconi o cornicioni a portata di ginocchia
ogni caduta è sempre un arco di cerchio
avente centro al punto di contatto del cordino con la struttura ( grondaia)
e raggio uguale alla parte libera restante del cordino
se poi usi un cordino con assorbitore d'energia ( come sarebbe obbligatorio essendoci la possibilità di caduta ) dopo aver urtato contro la parete verticale è possibile che l'operatore arrivi a toccare il piano di campagna a causa dell'allungamento dell'assorbitore d'energia
però
1) il cordino inizia a decelerare la caduta non appena il cordino entra in tensione
2) a causa della trazione sul cordino , l'operatore viene girato con la testa in alto ed i piedi in basso.
3) non è più caduta libera ma caduta gradatamente rallentata, per cui anche un contatto con il piano di campagna avverrà a velocità ridotta e con i piedi
4) da cui il pericolo maggiore risulta essere l'urto contro la facciata dell'edificio
a volte il tirante d'aria insufficiente è un comodo alibi per non usare un sistema anticaduta
poi uno cade da 2 metri senza imbracatura e cordino - sbatte con la testa o la schiena e si fa MOLTO MALE :smt044
buon lavoro
eziosav
guarda che se vi è caduta nel momento del passaggio dalla scala
alla piattaforma di sbarco
che tu sia a 2,50 m
oppure
a 3,30 dal piano di campagna
non cambia nulla :smt022
in ogni caso la prima struttura su cui l'operatore andrà ad urtare è
LA FACCIATA VERTICALE DELLA CASA :smt024
c'è da sperare che non vi siano balconi o cornicioni a portata di ginocchia
ogni caduta è sempre un arco di cerchio
avente centro al punto di contatto del cordino con la struttura ( grondaia)
e raggio uguale alla parte libera restante del cordino
se poi usi un cordino con assorbitore d'energia ( come sarebbe obbligatorio essendoci la possibilità di caduta ) dopo aver urtato contro la parete verticale è possibile che l'operatore arrivi a toccare il piano di campagna a causa dell'allungamento dell'assorbitore d'energia
però
1) il cordino inizia a decelerare la caduta non appena il cordino entra in tensione
2) a causa della trazione sul cordino , l'operatore viene girato con la testa in alto ed i piedi in basso.
3) non è più caduta libera ma caduta gradatamente rallentata, per cui anche un contatto con il piano di campagna avverrà a velocità ridotta e con i piedi
4) da cui il pericolo maggiore risulta essere l'urto contro la facciata dell'edificio
a volte il tirante d'aria insufficiente è un comodo alibi per non usare un sistema anticaduta
poi uno cade da 2 metri senza imbracatura e cordino - sbatte con la testa o la schiena e si fa MOLTO MALE :smt044
buon lavoro
eziosav
la vita è fragile te ne accorgerai dopo