Salve a tutti,
sono un ingegnere abilitato ma non iscritto all'albo con qualifica RSPP e dipendente di ente locale. Non ho quindi partita iva, per il momento.
Con un mio amico commercialista vorremmo offrire ai suoi clienti anche consulenza sulla sicurezza (DVR, DUVRI, POS, ecc...). Così lo studio avrà rapporti fiscali con i clienti, io mi occuperò di tutto quanto concerne la sicurezza e successivamente lo studio pagherà me con ritenuta d'acconto. Ovviamente è esclusa la prestazione di RSPP interno alle aziende. Pensate sia una strada percorribile?
Giampo
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Collaborazione con studio di consulenza
E' proprio al tuo amico commercialista che devi fare questa domanda. Come vieni retribuito è ambito fiscale.
Per quanto riguarda la sicurezza, nulla ti impedisce di esercitare la funzione di consulente non occorrendo alcun titolo abilitativo.
Verifica anche che non ci siano clausole contrarie nel tuo contratto di lavoro.
Infine, correttezza e deontologia imporrebbero che questa attività venisse fatta fuori dal tuo orario di lavoro con l'ente pubblico, ma questo sicuramente lo hai già tenuto in considerazione...
Per quanto riguarda la sicurezza, nulla ti impedisce di esercitare la funzione di consulente non occorrendo alcun titolo abilitativo.
Verifica anche che non ci siano clausole contrarie nel tuo contratto di lavoro.
Infine, correttezza e deontologia imporrebbero che questa attività venisse fatta fuori dal tuo orario di lavoro con l'ente pubblico, ma questo sicuramente lo hai già tenuto in considerazione...
Ut sementem feceris, ita metes.
- giampolino
- Messaggi: 5
- Iscritto il: 05 ago 2014 21:25
- Località: Perugia
Quindi desumo che se il mio amico commercialista mi mandasse in giro in veste di collaboratore, non ci sarebbero impedimenti affinché soltanto egli abbia rapporti fiscali con i suoi clienti.Per quanto riguarda la sicurezza, nulla ti impedisce di esercitare la funzione di consulente non occorrendo alcun titolo abilitativo.
Beh, facendo il sistemista e con tutte le rogne quotidiane, di tempo a disposizione per occuparmi d'altro non ce n'è!Infine, correttezza e deontologia imporrebbero che questa attività venisse fatta fuori dal tuo orario di lavoro con l'ente pubblico, ma questo sicuramente lo hai già tenuto in considerazione...
Ricordati che come dipendente pubblico non puoi avere la partita iva, senza contare che potresti avere conflittualità con privati e tua P.A.
La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita (Forrest Gump)
- giampolino
- Messaggi: 5
- Iscritto il: 05 ago 2014 21:25
- Località: Perugia
Lorenzino, come dipendente pubblico si può avere p.iva solo se si va part-time 50%. Poi la conflittualità non esiste in quanto, come detto sopra, nel mio ente (regione) mi occupo di sistemi informatici e non di sicurezza. Quindi l'esclusività del rapporto è garantita.
Giampo
Giampo
Occhio però. Non è necessario che sia tu a fare vigilanza... basta che la faccia l'ente per cui lavori...
E verifica bene il fatto del 50%. Per alcuni enti (es. CNVVF) non è comunque possibile se non in ristrettissimi casi e per un massimo di (mi pare) 8 ore annue...
per il resto.... mannaggia sti commercialisti che s'inventan consulenti!
E verifica bene il fatto del 50%. Per alcuni enti (es. CNVVF) non è comunque possibile se non in ristrettissimi casi e per un massimo di (mi pare) 8 ore annue...
per il resto.... mannaggia sti commercialisti che s'inventan consulenti!
Quindi desumo che se il mio amico commercialista mi mandasse in giro in veste di collaboratore, non ci sarebbero impedimenti affinché soltanto egli abbia rapporti fiscali con i suoi clienti.
Già, ma il problema sono i rapporti fiscali tra te e il commercialista: come ti (ri)paga?
Devi avere la partita IVA o, in alternativa, puoi essere remunerato per prestazioni occasionali con ritenuta d'acconto, ma soltanto fino ad un certo ammontare annuo (di cui ignoro l'entità). E sempre ammesso che un commercialista possa fatturare ai clienti prestazioni in materia di sicurezza.
Già, ma il problema sono i rapporti fiscali tra te e il commercialista: come ti (ri)paga?
Devi avere la partita IVA o, in alternativa, puoi essere remunerato per prestazioni occasionali con ritenuta d'acconto, ma soltanto fino ad un certo ammontare annuo (di cui ignoro l'entità). E sempre ammesso che un commercialista possa fatturare ai clienti prestazioni in materia di sicurezza.
Ut sementem feceris, ita metes.
uhm.... ma sembra solo a me sentire odore di "nero"" ? fossi diventata scioccamente sospettosa?
Ah, e magari sarà l'età.
Mi sono fatta decisamente vecchia, e non posso smettere di lavorare, solo ed eslcusivamente da libera professionista che fattura tutto e non sa nemmeno SE verrà pagata, perchè proprio a me toccherà poter fare la domanda di pensione solo dopo il 1° gennaio 2019, dopo aver versato 47,5 anni di contributi, avendo iniziato a lavorare a 19 anni ed essendo nata nel 1952, a dicembre per di più.
Certo, potrei chiedere quella sui 42 anni di contribuzione: ma solo se fossi un dipendente pubblico; e se anche ci equiparassero comunque dovrei rinunciare a un bel pezzo, l'1% della "rendita"per ogni anno in meno.E il massimo che si possa vere adesso come trattamento di quiescenza è il 6,25% del montante contributivo, ALL'ANNO e diviso in 13 mensilità, lordo.
Giampolino, ti immagini anche solo vagamente che cosa mi verrebbe da dirti? ecco: dittelo da te.
Ah, e magari sarà l'età.
Mi sono fatta decisamente vecchia, e non posso smettere di lavorare, solo ed eslcusivamente da libera professionista che fattura tutto e non sa nemmeno SE verrà pagata, perchè proprio a me toccherà poter fare la domanda di pensione solo dopo il 1° gennaio 2019, dopo aver versato 47,5 anni di contributi, avendo iniziato a lavorare a 19 anni ed essendo nata nel 1952, a dicembre per di più.
Certo, potrei chiedere quella sui 42 anni di contribuzione: ma solo se fossi un dipendente pubblico; e se anche ci equiparassero comunque dovrei rinunciare a un bel pezzo, l'1% della "rendita"per ogni anno in meno.E il massimo che si possa vere adesso come trattamento di quiescenza è il 6,25% del montante contributivo, ALL'ANNO e diviso in 13 mensilità, lordo.
Giampolino, ti immagini anche solo vagamente che cosa mi verrebbe da dirti? ecco: dittelo da te.
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.