buonasera,
quesito: è stato designato un addetto al primo soccorso che possiede un attestato da OSS, tale attestato lo esonera dal frequentare i corsi per il primo soccorso?
Vi ringrazio
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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addetto primo soccorso - corso OSS
Forse si . verifica i programmi eventualmente si va ad integrare... anche se credo che un OSS ad occhio ha una formazione ben superiore, leggiti l'interpello 02 /12 del Ministero.
ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente
ASSOLUTAMENTE NO.
Anche un infermiere professionale -se fa il dipendente in una fabbrica- DEVE fare il corso di primo soccorso per quell'azienda. Poi, magari può fare lui da collaboratore del Medico Docente per come si fa fisicamente un intervento, ma il concetto informativo e formativo dei corsi aziendali di primo soccorso non è come fare una rianimazione o come immobilizzare un braccio: è imparare cosa può succedere in quella realtà lavorativa e come ci si deve porre innanzi alla necessità o meno di chiamare quelli che il pronto soccorso lo fanno per davvero. ossia il 118.
Gli operatori sociosanitari NON sono medici, e quindi non c'è motivo per cui possano essere esonerati dal corso di primo soccorso. Per chiarirsi sulle le competenze professionali di un OSS, a parte i vari contratti collettivi, va benissimo anche wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Operatore_socio-sanitario
Quando si ha bisogno di una terapia domiciliare la ASL ti manda il medico o l'infermiere, a seconda delle necessità terapeutiche, non l'OSS.
Anche un infermiere professionale -se fa il dipendente in una fabbrica- DEVE fare il corso di primo soccorso per quell'azienda. Poi, magari può fare lui da collaboratore del Medico Docente per come si fa fisicamente un intervento, ma il concetto informativo e formativo dei corsi aziendali di primo soccorso non è come fare una rianimazione o come immobilizzare un braccio: è imparare cosa può succedere in quella realtà lavorativa e come ci si deve porre innanzi alla necessità o meno di chiamare quelli che il pronto soccorso lo fanno per davvero. ossia il 118.
Gli operatori sociosanitari NON sono medici, e quindi non c'è motivo per cui possano essere esonerati dal corso di primo soccorso. Per chiarirsi sulle le competenze professionali di un OSS, a parte i vari contratti collettivi, va benissimo anche wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Operatore_socio-sanitario
Quando si ha bisogno di una terapia domiciliare la ASL ti manda il medico o l'infermiere, a seconda delle necessità terapeutiche, non l'OSS.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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il DM 388 è preciso nella durata e contenuti sia teorici sia pratici
verificare che un qualsiasi corso come contenuti sia "pari o superiore come argomenti trattati" (come dice l'interpello) non so come e chi lo possa fare
Anche una laurea in medicina e chirurgia è difficile da verificare e aggiungo che nella mia esperienza solo i medici infermieri e volontari del pronto soccorso - quello vero - sono preparati in caso di infortunio,
tutti gli altri medici / infermieri / paramedici (non chiamarli cosi, odiano il termine ) ne hanno forse una vaga idea.
il corso DM 388/03 non è legato alla realtà aziendale (anche se a mio parere dovrebbe esserlo, come vorrebbe Nofer)
e fa curriculum o - come si dice oggi - ha credito formativo, infatti è valido in altra azienda dello stesso livello A B/C
Nei programmi c'è solo un vago riferimento a "Conoscere i rischi specifici della attività svolta" ma io capisco l'attività dell'addetto di pronto soccorso
Per completare la formazione degli addetti al pronto soccorso, dopo il corso 388 è opportuno un addestramento ai rischi e possibili infortuni aziendali, meglio se a cura del Medico Competente che può anche integrare la dotazione della cassetta di primo soccorso
conclusione, corsi pronto soccorso per tutti !
per par condicio
anche per i corsi antincendio vale lo stesso discorso: ex vigili del fuoco, corsi incendio strani o parziali, astronauta NASA ... corsi antincendio per tutti !
verificare che un qualsiasi corso come contenuti sia "pari o superiore come argomenti trattati" (come dice l'interpello) non so come e chi lo possa fare
Anche una laurea in medicina e chirurgia è difficile da verificare e aggiungo che nella mia esperienza solo i medici infermieri e volontari del pronto soccorso - quello vero - sono preparati in caso di infortunio,
tutti gli altri medici / infermieri / paramedici (non chiamarli cosi, odiano il termine ) ne hanno forse una vaga idea.
il corso DM 388/03 non è legato alla realtà aziendale (anche se a mio parere dovrebbe esserlo, come vorrebbe Nofer)
e fa curriculum o - come si dice oggi - ha credito formativo, infatti è valido in altra azienda dello stesso livello A B/C
Nei programmi c'è solo un vago riferimento a "Conoscere i rischi specifici della attività svolta" ma io capisco l'attività dell'addetto di pronto soccorso
Per completare la formazione degli addetti al pronto soccorso, dopo il corso 388 è opportuno un addestramento ai rischi e possibili infortuni aziendali, meglio se a cura del Medico Competente che può anche integrare la dotazione della cassetta di primo soccorso
conclusione, corsi pronto soccorso per tutti !
per par condicio
anche per i corsi antincendio vale lo stesso discorso: ex vigili del fuoco, corsi incendio strani o parziali, astronauta NASA ... corsi antincendio per tutti !
my 2 cents
Avendo una figlia medico che lavora ormai da tanto in pronto soccorso, come voleva fare da che aveva 7 anni, non posso che quotare morwa ed aggiungere che addirittura mia figlia, che pure ha la sua brava esperienza tra l'altro in cuciture varie e resuscitamenti con intervento verosimilmente del Grande Biologo, sostiene che persino a livello ospedaliero il ruolo di un "urgentista" spesso ha la funzione di 1) diagnosticare che cacchio è successo e di conseguenza subito dopo 2) intervenire con le terapie di urgenza che stabilizzino l'infortunato/malato in modo da 3) affidarlo all'eventuale specialista per la soluzione di elezione. Se ti arriva uno tutto sfrantummato in una pozza di sangue e senza sensi, tanto per cominciare devi appilargli i punti da dove perde sangue ed evitare che si dissangui, intanto (non dopo: INTANTO) devi fare in modo che respiri e si ossigeni, che il cuore non si fermi e magari anche fargli riprendere conoscenza.Morwa ha scritto:---
Anche una laurea in medicina e chirurgia è difficile da verificare e aggiungo che nella mia esperienza solo i medici infermieri e volontari del pronto soccorso - quello vero - sono preparati in caso di infortunio, tutti gli altri medici / infermieri / paramedici (non chiamarli cosi, odiano il termine ) ne hanno forse una vaga idea.
E lei dice che l'infortunato in genere, specie se incosciente, è un cacchio di guaio perchè non puoi nemmeno chiedergli se sa di essere allergico a qualcosa, se è per esempio vaccinato contro il tetano, se soffre di diabete o altri dismetabolismi: il che rende particolarmente impegnativa la scelta di eventuali farmaci necessari e la necessità di eseguire spesso analisi in mancana delle quali si può commettere qualche errore.
Per quello che riguarda poi la specificità aziendale, per la verità il programma "di stato" lo prevede espressamente, non sono io ad "auspicarlo": come sempre, io auspico solo che rispettiamo le leggi che noi stessi ci diamo ! infatti, quando mi tocca "docere" per la formazione dei lavoratori
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Chiedo umilmente quali sono le leggi che non conosco, non le trovoNofer ha scritto: Per quello che riguarda poi la specificità aziendale, per la verità il programma "di stato" lo prevede espressamente, non sono io ad "auspicarlo": come sempre, io auspico solo che rispettiamo le leggi che noi stessi ci diamo ! infatti, quando mi tocca "docere" per la formazione dei lavoratori
mi son perso qualche interpello, circolare, norma ?
trovo solo cose vaghe tipo "tiene conto" ecc.
D.LGS 81/08
Art. 45. - Primo soccorso
1. Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle dimensioni dell'azienda o della unità produttiva, sentito il medico competente ove nominato, prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.
2. Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, individuati in relazione alla natura dell'attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono individuati dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388 e dai successivi decreti ministeriali di adeguamento acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
e nel 388 non trovo niente che dica "programma del corso di primo soccorso in base alla specifica valutazione dei rischi aziendale"
Però se cosi fosse, significherebbe che i corsi 388/03 del 118 o quelli generalmente fatti per più aziende contemporaneamente non sono validi o non hanno credito formativo.
Nel programma del 388 non trovo gli argomenti e nella realtà non lo fanno.
Discorso analogo per i corsi antincendio, un corso DM 10/03/1998 fatto dal Comando VVF deve contenere il rischio incendio aziendale ? nel programma del DM non c'è e nella realtà non lo fanno
my 2 cents
Se guardi bene, nei contenuti dei corsi del 388 c'è scritto: "Conoscere i rischi specifici della attività svolta".
Per cui i vari corsi del 118 o pluriaziendali, non sono validi. A meno che non vengano integrati, o siano rivolti a persone che hanno effettivamente gli stessi rischi (ad esempio: uffici).
Per cui i vari corsi del 118 o pluriaziendali, non sono validi. A meno che non vengano integrati, o siano rivolti a persone che hanno effettivamente gli stessi rischi (ad esempio: uffici).
nelle (poche per la verità) volte che se ne è parlato tra colleghi o oovv, abbiamo inteso
"rischi specifici della attività svolta come addetto di pronto soccorso"
poi che i corsi siano da integrare con un addestramento aziendale specifico sono d'accordo,
(ma i medici competenti non sono molto ricettivi su questo argomento)
"rischi specifici della attività svolta come addetto di pronto soccorso"
poi che i corsi siano da integrare con un addestramento aziendale specifico sono d'accordo,
(ma i medici competenti non sono molto ricettivi su questo argomento)
my 2 cents
quod lex voluit, dixit.
se intendevano riferirsi ai rischi dell'attività di primo soccorso, ce lo scrivevano. Infatti, nel modulo A c'è la voce apposita 4) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso , per quello che intendi tu.
Si intende "i rischi dell'attività svolta", perchè - e faccio 1 esempio tra gli almeno 300 che potrei se non tenessi che fare visto che è ora di cena - se devi essere in grado di riconoscere una crisi allergica, una cosa è se si hanno sostanze sensibilizzanti nel proprio ciclo produttivo (che significa prendere di corsa il tipo e portarlo all'aria aperta sperando che le emissioni siano efficientemente abbattute) e un'altra è se il tipo ha una reazione allergica perchè magari si è fatto dare un farmaco per il mal di testa, a schiovere, da un collega. E tra gli OBBLIGHI dei MC c'è non a caso l'obbligo di collaborazione alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro.
Che non sia sanzionata la mancata collaborazione non significa che il MC se ne può stracatafottere, e si dà il caso che se si deve fare la valutazione del Rischio Chimico per la salute e la sicurezza, magari il fatto di usare cose che possono provocare incidenti sanitari (dall'ustione chimica allo chock anafilattico, passando all'intossicazione acuta da ingestione accidentale sino a quella ambientale se si usano sostanze con TLV-STEL, forse forse che il MC indichi che attrezzature deve appunto usare in autoprotezione il soccorritore nelle specifiche occasione può anche servire. O pensate che il primo soccorso aziendale sia sempre una gamba rotta (o peggio), un infarto o un dito/arto schiacciato?
se intendevano riferirsi ai rischi dell'attività di primo soccorso, ce lo scrivevano. Infatti, nel modulo A c'è la voce apposita 4) Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso , per quello che intendi tu.
Si intende "i rischi dell'attività svolta", perchè - e faccio 1 esempio tra gli almeno 300 che potrei se non tenessi che fare visto che è ora di cena - se devi essere in grado di riconoscere una crisi allergica, una cosa è se si hanno sostanze sensibilizzanti nel proprio ciclo produttivo (che significa prendere di corsa il tipo e portarlo all'aria aperta sperando che le emissioni siano efficientemente abbattute) e un'altra è se il tipo ha una reazione allergica perchè magari si è fatto dare un farmaco per il mal di testa, a schiovere, da un collega. E tra gli OBBLIGHI dei MC c'è non a caso l'obbligo di collaborazione alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro.
Che non sia sanzionata la mancata collaborazione non significa che il MC se ne può stracatafottere, e si dà il caso che se si deve fare la valutazione del Rischio Chimico per la salute e la sicurezza, magari il fatto di usare cose che possono provocare incidenti sanitari (dall'ustione chimica allo chock anafilattico, passando all'intossicazione acuta da ingestione accidentale sino a quella ambientale se si usano sostanze con TLV-STEL, forse forse che il MC indichi che attrezzature deve appunto usare in autoprotezione il soccorritore nelle specifiche occasione può anche servire. O pensate che il primo soccorso aziendale sia sempre una gamba rotta (o peggio), un infarto o un dito/arto schiacciato?
Nofer
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