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sicurezza e salute per attività di toelettatura cani

Inviato: 24 mag 2015 09:55
da silqua
buongiorno a tutti
per l'attività di toelettatura cani, vorrei confrontarmi per:

- necessità per l'operatore di sottoporsi a vaccinazioni (mi chiedo, i medici veterinari si vaccinano? anche i toelettatori possono essere morsi etc)
- se devono vaccinarsi, automaticamente vedrei la necessità di nominare un MC

- vibrazioni mano braccio: nel PAF manca il tosatore / rasoio (tra parentesi, anche i parrucchieri tosano non poco le persone ... forse la valutazione HAV per i parrucchieri è sempre stata trascurata). lo dico non perchè sono fissata con HAV ma perchè secondo me i tosatori sono belli vibranti (ne ho a casa uno per umani, proverà a misurarlo ...) e se uno tosa tutto il giorno la cosa potrebbe diventare interessante ... comunque devo giustificare il rischio sulle procedure standardizzate quindi sto cercando qualcosa di oggettivo per fare ciò

i toelettatori fanno un corso di addestramento presso altri toelettatori, ma non mi risulta che sia "normato" (cioè semplicemente si va ad imparare il mestiere in un'altra bottega e quindi si apre la propria).

grazie a tutti!

Inviato: 24 mag 2015 11:59
da givi
> Rischio biologico (morsi, parassiti  ...)
> HAV: a naso è decisamente sottosoglia ma potrebboro contribuire ai...
> Movimenti ripetuti
....

Inviato: 26 mag 2015 10:31
da silqua
una curiosità:
un trimmer usato per le persone e da me misurato ieri sera non supera 1,5 m/s2.

il parere di un bravo mc da me consultato è di consigliare di verificare la propria copertura antitetanica, non risultano obblighi di vaccinazione.
in caso di assunzione di personale (per ora sono due soci al 50%) è da nominare mc perchè il rischio di esposizione ad allergeni (pelo di animali ma anche prodotti per la toelettatura) non è trascurabile; da effettuare la visita medica preassuntiva.

Inviato: 16 giu 2015 01:03
da Giosmile
givi ha scritto:> Rischio biologico (morsi, parassiti  ...)

mmm... sono perplesso... rischio biologico perché? A me pare nulla che non si possa ridurre, in termini di rischio residuale, con procedure e metodiche di lavoro corrette ed uso di DPI idonei... insomma tanto da rendere il rischio residuo irrilevante...

Inviato: 26 ago 2015 16:55
da walkerboh
Per me:

si al rischio biologico (i parassiti ci possono essere) mentre per l'HAV, valuterei l'exp da manuale considerando il tempo di exp. (secondo me il rischio è trascurabile).

Avendo cani non escludo morsi anche in posti particolari (gambe, braccia etc.)....

Inviato: 31 ago 2015 14:00
da Giosmile
mmm insisto, perchè?

Il parassita di per se - a mio avviso - non è un agente di rischio biologico, è quello che si porta appresso in caso di punture che può essere rischio biologico (peraltro non in termini di uso deliberato), nel senso che il parassita può essere un veicolo di trasferimento di schifezze a rischio biologico (punture prevalentemente)... detta in soldoni, per me il parassita non è il rischio ma è il pericolo. Tra l'altro, oltre al fatto puramente biologico in caso di morsi e punture d'occasione, ci sarebbe anche quello che si originerebbe da un eventuale infestazione da parassiti che in teoria possano anche alloggiare su esseri umani (alcuni tipi di pulci o zecche per esempio, ma non tutte).

Pertanto, partendo da un rischio INIZIALE derivante dalla possibile presenza di tali parassiti, ricondurrei il tutto ad un rischio residuale praticamente irrilevante se passo per misure di prevenzione e specialmente di protezione dei lavoratori + prassi igieniche e di pulizia dei locali e delle attrezzature usate.

E' vero che non mi è mai capitata un'attività di toilettatura, ma è pur vero che se non fosse così, cioè rischio biologico RESIDUALE non irrilevante, che misure andresti ad attuare a compensazione?

Per me bastano le misure di protezione del personale (per mani, occhi, bocca, capelli, poi la tuta da lavoro) e le misure di sterilizzazione di attrezzature, banco di lavoro, pulizie varie, ecc. a fine/inizio lavoro

Poi magari interviene Nofer e ci illumina ancor di più...

[/u]

Inviato: 31 ago 2015 15:10
da Nofer
credo che ormai il dover ripetere sempre le stesse cose stia fiaccando la mia capacità (residuale, e poca) di sopportazione: portate pazienza, ormai mi sono proprio fatta vecchia.
Oltre tutto sono assai irritata dal vedere che ho di fatto acquisito la fama di essere una "brava" ma anche una pericolosa "rivoluzionaria/rumpaca22o" solo perchè mi limito a confrontarmi con ciò che dice la legge prima e la scienza poi: il che fa di me tutt'al più una normale professionista con forti tendenze c.d. conservatrici.
Allora...
Le attività nei laboratori ed ambulatori veterinari possono (non devono: possono) comportare l'esposizione a rischio biologici dei lavoratori, pur non comportando la deliberata intenzione di operare con gli agenti biologici causa di detto rischio.

Tenuto conto che anche la c.d. toelettatura può presentare detti rischi (certo, meno che eseguire una operazione medico-veterinaria, ma se la bestiola ha le zecche ce le ha e pure se ha le pulci ce le ha, non occorre arrivare alla borreliosi) vanno semplicemente attuate tutte le norme igieniche esattamente come si fa negli ospedali, dove anche il barbiere ospedaliero può essere esposto non tanto agli eventuali parassiti (pidocchi, per esempio, del malato) quanto al fatto che magari ha una infezione virale trasmissibile per via aerea. Se la chiamo raffreddore, si capisce meglio? Anche uno ricoverato per angina pectoris ed in fase di accertamenti può avere il raffreddore, e persino l'influenza.
I microrganismi patogeni per gli animali e trasmissibili all'uomo si chiamano zoonosi e non riguardano tutte le malattie degli animali  sostenute da agente microbiologico. Nulla che non si possa prevenire con tutto sommato banali metodi di prevenzione individuale, dai guanti monouso a camici sempre ben puliti (anche monouso , ce ne sono) e accurata igiene personale dell'operatore oltre che accurata igiene e disinfezione dei locali: ripeto, proprio come in ospedale nei reparti "non infettivi".

Quest'è tutto