Sul nuovo decreto si da la possibilità di adeguamento progressivo della struttura sanitaria che può essere effettuato a step.
Prendiamo il caso delle struttura sanitarie dell'art. 3 , anche se poi il discorso può essere fatto per le altre strutture. Entro sei mesi vanno fatti degli adempimenti, entro 3 anni altri adempimenti e altri a 6 anni. La mia domanda è la seguente. Alla prima scadenza deve essere presentato tutto il progetto di adeguamento da effettuare entro sei anni? La logica mi dice di no, anche perché magari in 5 anni la struttura cambia, e di conseguenza dovrei rivedere almeno parte del progetto, e mi sembra la cosa assurda. Del resto il Decreto non impone di presentare il progetto complessivo degli adeguamenti da realizzare, nel caso questi vengano fatti a step. Un VVF mi ha detto che il progetto da presentare deve essere relativo ai soli adeguamenti effettuati. Voi che ne pensate?
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
adeguamento strutture sanitarie a scadenze temporali
L'art. 3 distingue le strutture <1000mq da quelle con superficie maggiore.
Le prime sono in cat.A e non abbisognano di valutazione progetto, quindi si parla solo di presentazione della SCIA, che però deve essere accompagnata dalla relazione tecnica (per la quale non viene specificato se debba essere riferita all'intero intervento o solo alla fase specifica).
Le strutture >1000mq sono soggette a valutazione progetto ed il comma 4, lettera a) riporta "Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, gli enti e i privati responsabili delle strutture richiedono al Comando la valutazione del progetto di cui all’art. 3 del medesimo decreto, relativo al completo adeguamento della attività
Nel primo caso (cat.A) per assimilazione a quanto viene richiesto per le cat.B e C, direi di usare lo stesso metro, ovvero redigere la relazione tecnica da allegare alla SCIA, descrivendo tutte le fasi di adeguamento come da DM.
D'altronde, trattandosi di SCIA successive, sempre in cat.A, in caso di modifiche si potranno allegare senza problemi relazioni tecniche di aggiornamento.
Aspettiamo che passi di qua Ronin che ci potrà dare qualche informazione di prima mano ......
Le prime sono in cat.A e non abbisognano di valutazione progetto, quindi si parla solo di presentazione della SCIA, che però deve essere accompagnata dalla relazione tecnica (per la quale non viene specificato se debba essere riferita all'intero intervento o solo alla fase specifica).
Le strutture >1000mq sono soggette a valutazione progetto ed il comma 4, lettera a) riporta "Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, gli enti e i privati responsabili delle strutture richiedono al Comando la valutazione del progetto di cui all’art. 3 del medesimo decreto, relativo al completo adeguamento della attività
Nel primo caso (cat.A) per assimilazione a quanto viene richiesto per le cat.B e C, direi di usare lo stesso metro, ovvero redigere la relazione tecnica da allegare alla SCIA, descrivendo tutte le fasi di adeguamento come da DM.
D'altronde, trattandosi di SCIA successive, sempre in cat.A, in caso di modifiche si potranno allegare senza problemi relazioni tecniche di aggiornamento.
Aspettiamo che passi di qua Ronin che ci potrà dare qualche informazione di prima mano ......
Grazie Terminus, mi confermi che sembra non essere obbligatorio preparare tutto il progetto per strutture sanitarie dell'allegato III con superficie minore di 1000mq. La domanda deriva dal fatto che preparare un progetto complessivo ha un costo, e sai che il Datore di Lavoro meno soldi gli fai sborzare meglio è, e non posso dargli torto. Inoltre, se presenti tutto il progetto, e poi si devono apportare modifiche che magari possono essere sostanziali, chi lo sente il DL? Una potrebbe essere ad esempio che la struttura sanitaria, per un qualche motivo, dopo 2 anni diventa di superficie inferiore a 500 mq. Se prepari tutto il progetto, lo stesso diventa inutile. E al committente cosa gli racconti?
Aspettiamo anche il parere di Ronin
Aspettiamo anche il parere di Ronin
"Intelligenti pauca "
Ho detto che il DM non riporta esplicitamente l'obbligo nel caso delle strutture di categoria A.
Probabilmente ciò è dovuto semplicemente al fatto che queste non vanno in valutazione progetto.
La relazione tecnica allegata alla prima SCIA, secondo me, deve riportare comunque tutte le caratteristiche della struttura come conformi al DM, specificando quali di queste saranno adeguate per le successive scadenze consentite, in modo da non inficiare la SCIA e soprattutto la nostra asseverazione.
Questo perchè comunque il VVF deve poter avere subito una visione complessiva dello stato attuale, dello stato dell'attività alle successive scadenze consentite ed ovviamente al termine di tutto l'iter.
Se nel corso del tempo vi saranno modifiche, le potrai dettagliare nelle relazioni tecniche che allegherai alle successive SCIA, come aggiornamento di quella già presentata.
Se poi l'attività dovesse scendere sotto i 500mq, beh non sarà stata certo colpa tua, l'ever redatto una relazione e consegnato una SCIA per autorizzare la situazione precedntemente soggetta.
Probabilmente ciò è dovuto semplicemente al fatto che queste non vanno in valutazione progetto.
La relazione tecnica allegata alla prima SCIA, secondo me, deve riportare comunque tutte le caratteristiche della struttura come conformi al DM, specificando quali di queste saranno adeguate per le successive scadenze consentite, in modo da non inficiare la SCIA e soprattutto la nostra asseverazione.
Questo perchè comunque il VVF deve poter avere subito una visione complessiva dello stato attuale, dello stato dell'attività alle successive scadenze consentite ed ovviamente al termine di tutto l'iter.
Se nel corso del tempo vi saranno modifiche, le potrai dettagliare nelle relazioni tecniche che allegherai alle successive SCIA, come aggiornamento di quella già presentata.
Se poi l'attività dovesse scendere sotto i 500mq, beh non sarà stata certo colpa tua, l'ever redatto una relazione e consegnato una SCIA per autorizzare la situazione precedntemente soggetta.
E se ti dicessi che un VVF del polo di appatenenza della struttura sanitaria mi ha detto che si può presentare il progetto "a pezzi" ? Non scherzo. E ci fosse una volta buona che una legge fosse chiara al 100%
"Intelligenti pauca "
così ci hanno detto 2 comandi VVF su 3 (la nostra azienda abbraccia più province). si presenta la scia solo sugli adeguamenti effettuati nello step e non sull'intero progetto. il terzo invece ha detto si presenta tutto il progetto (il che complica non poco le cose per l'appunto per le strutture in cui non è obbligatorio presentare il progetto...).freddy ha scritto:Un VVF mi ha detto che il progetto da presentare deve essere relativo ai soli adeguamenti effettuati. Voi che ne pensate?
è anche una questione di tempo fisico: noi abbiamo ben 23 strutture di cui presentare le SCIA entro il 24 aprile 2016; quanti incarichi professionali dobbiamo dare (con i tempi di aggiudicazione degli incarichi pubblici, poi...)?
_____________________________
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Ronin, stante il fatto che il VVF che mi ha detto di presentare il progetto a step fa parte del polo cui fa riferimento la struttura, penso sia ovvio procedere con le indicazioni da lui fornite.... sempre che nel frattempo non cambi idea
Grazie a voi per la "conversazione"

Grazie a voi per la "conversazione"
"Intelligenti pauca "
Scusa Ronin, ma devi comunque dare un incarico per la relazione tecnica ed asseverazione da allegare alla prima SCIA, che differenza c'è tra una relazione tecnica "parziale" ed una "globale" ?
La presentazione di una relazione tecnica parziale mi lascia perplesso: io ho una struttura da adeguare al DM, al primo step dovrò descriverla ai VVF evidenziandone le caratteristiche ed indicando tutti i punti del DM che adeguo da subito e quelli che, come concesso, saranno adeguati negli step successivi (ovvio che la prima asseverazione riguarderà solo il primo step).
Relazione e soprattutto tavole grafiche generali.
Come farle in modo parziale ?
La presentazione di una relazione tecnica parziale mi lascia perplesso: io ho una struttura da adeguare al DM, al primo step dovrò descriverla ai VVF evidenziandone le caratteristiche ed indicando tutti i punti del DM che adeguo da subito e quelli che, come concesso, saranno adeguati negli step successivi (ovvio che la prima asseverazione riguarderà solo il primo step).
Relazione e soprattutto tavole grafiche generali.
Come farle in modo parziale ?
eh, temo di sì. un'altra possibilità è tentare di farlo ragionare ricordandogli che N suoi colleghi la pensano in maniera opposta. a volte funziona, soprattutto se tra gli N ci sono persone la cui competenza tecnica è riconosciuta.freddy ha scritto:Ronin, stante il fatto che il VVF che mi ha detto di presentare il progetto a step fa parte del polo cui fa riferimento la struttura, penso sia ovvio procedere con le indicazioni da lui fornite.... sempre che nel frattempo non cambi idea
relazioni e planimetrie parziali = riportanti solo i requisiti che si vanno ad adeguare. ad es. ci sarà una tavola (e un paragrafo della relazione) che riporta l'illuminazione di emergenza (che fa parte del primo step), ma non una che riporta la rilevazione incendi (che fa parte degli step successivi).Terminus ha scritto:Relazione e soprattutto tavole grafiche generali.
Come farle in modo parziale ?
il punto è che la norma prevede due meccanismi:
a) presento una scia dove dichiaro quello che è già stato fatto
b) presento un progetto tramite cui sottopongo ad esame quel che intendo fare
la presentazione di una scia per sottoporre ad esame quel che farò è un ibrido che la norma non prevede: o è un EP (e allora presento un progetto completo), oppure è una SCIA (e allora le cose le devo avere già fatte, mica sottoporre ad esame). sottoporre le strutture ad EP anche dove non c'è obbligo può essere una scelta nel caso di presenza di questioni spinose, ma farlo "a prescindere" contrasta con i motivi stessi che stanno alla base dell'emanazione del 151 (semplificazione delle procedure burocratiche).
per quanto mi riguarda è una scelta più del comando che del professionista: vuoi vedere tutto subito? uffa, eccotelo. preferisci vedere un pezzo alla volta? meglio, così evitiamo che oggi ti presento delle cose che poi fra 4 anni (prossima scadenza) devo rifare da capo perchè nel frattempo è cambiata la struttura.
io preferisco la seconda maniera, si produce meno carta e con maggiore tempestività

PS: noi le SCIA parziali del primo step le facciamo internamente (ci sono ben 7 ingegneri abilitati tra i ns dirigenti). daremo invece incarichi per le strutture più grandi, dove è richiesto l'EP.
_____________________________
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).