Gentilissimi Forumiani,
non avendo trovato nessun riferimento in merito, sottopongo alla vostra attenzione le seguenti problematiche.
Nell'officina dell'azienda nella quale lavoro viene messa a disposizione una lavatrice per la pulizia delle tute utilizzate dagli operai.
La lavatrice che si trova ubicata nel locale dei servizi igienici viene utilizzata da una addetta che non si occupa di questo servizio come prima mansione, ma che si presta a caricare la macchina e a stendere le tute ad asciugare una volta igienizzate.
Gli operai, poi al bisogno recuperano l'indumento non stirato dallo stenditoio.
Ora, qualche settimana fa, la lavatrice si rompe ed alla richiesta dei lavoratori circa l'acquisto di una nuova macchina questo viene negato dal datore di lavoro in quanto gli indumenti di lavoro in questione non vengono considerati dpi e dunque non vi sarebbe l'obbligo di manutenzione di cui all'art. 43 del DLgs 626/94.
E' proprio così dal momento in cui gli indumenti di protezione sono stati assegnati in forza di una valutazione dei rischi?
E ancora...quando un locale rientra nella definizione di lavanderia?
Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione.
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
locale lavanderia e manutenzione dpi
Gentile Tito, per valutare se le tute siano o meno un "DPI" occorrerebbe sapere se sono fornite solo ad evitare il deterioramento degli indumenti personali, oppure se sono state fornite per offire una protezione agli eventuali agenti di rischio.
Faccio un esempio più banale: la divisa delle hostess di un congresso NON è un DPI, ma ha valore di modalità di riconoscimento da parte del pubblico e soprattutto non costringe la signorina ad indossare, e potenzialmente usurare, i propri vestiti. La tuta degli addetti di macchina a bordo di una nave ha (beh, dovrebbe avere) caratteristiche adatte a prevenire il contatto con gli olii, caldi e freddi, dell'apparato motore, quindi è un DPI e la sua manutenzione resta a cura del DdL.
Non mi risulta che esistano delle specifiche per definire "lavanderia" un locale, se non quelle dell'uso comune, che riassumerei come "un locale dove sono installate attrezzature/macchine/impianti adatti al lavaggio di indumenti". Anche perchè, nel caso prospettato, è ad esclusivo uso interno.
Nofer
Faccio un esempio più banale: la divisa delle hostess di un congresso NON è un DPI, ma ha valore di modalità di riconoscimento da parte del pubblico e soprattutto non costringe la signorina ad indossare, e potenzialmente usurare, i propri vestiti. La tuta degli addetti di macchina a bordo di una nave ha (beh, dovrebbe avere) caratteristiche adatte a prevenire il contatto con gli olii, caldi e freddi, dell'apparato motore, quindi è un DPI e la sua manutenzione resta a cura del DdL.
Non mi risulta che esistano delle specifiche per definire "lavanderia" un locale, se non quelle dell'uso comune, che riassumerei come "un locale dove sono installate attrezzature/macchine/impianti adatti al lavaggio di indumenti". Anche perchè, nel caso prospettato, è ad esclusivo uso interno.
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Se le tute da voi utilizzate sono DPI devono possedere in marchio CE e l'indicazione della categoria (prima, seconda o terza).
Le tute da voi utilizzate possiedono la marcatura CE?
Ciao
Marzio
Le tute da voi utilizzate possiedono la marcatura CE?
Ciao
Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
se gli indumenti sono forniti come ultima soluzione delle possibili per migliorare la sicurezza e salute degli addetti (1-eliminazione dei rischi, 2 -limitazione al minimo delle esposizioni, 3- protezione collettiva 4- DPI), allora sono da intendersi come dice giustamente Nofer dei DPI, quindi forniti dal datore di lavoro, che però non mi risulta ha fra i suoi obblighi anche quello del lavaggio degli stessi-
Il DPI viene fornito con relativa adeguata formazione sull'uso e la manutenzione e quindi i lavaggi (come da scheda tecnica) se li fanno i lavoratori, poi, quando si usurano e perdono le caratteristiche il lavoratore fa presente che è giunta l'ora del reintegro del DPI non più idoneo.
Inoltre mi sembra di aver capito che le tute vengono lavate e poi recuperate dai lavoratori a caso; bada bene che la "I" di individuale sta anche a significare che ogni lavoratore è direttamente responsabile (compreso il lavaggio) del corretto uso e manutenzione dei DPI presi in consegna per una serie di motivi legati all'igiene e al mantenimento nel tempo delle caratteristiche di protezione.
Buona serata a tutti
Il DPI viene fornito con relativa adeguata formazione sull'uso e la manutenzione e quindi i lavaggi (come da scheda tecnica) se li fanno i lavoratori, poi, quando si usurano e perdono le caratteristiche il lavoratore fa presente che è giunta l'ora del reintegro del DPI non più idoneo.
Inoltre mi sembra di aver capito che le tute vengono lavate e poi recuperate dai lavoratori a caso; bada bene che la "I" di individuale sta anche a significare che ogni lavoratore è direttamente responsabile (compreso il lavaggio) del corretto uso e manutenzione dei DPI presi in consegna per una serie di motivi legati all'igiene e al mantenimento nel tempo delle caratteristiche di protezione.
Buona serata a tutti
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Secondo me c'è differenza tra DPI ed indumenti protettivi. Tant'è che il decreto 626 parla di questi ultimi, se non sbaglio, solamente nei titoli riguardanti l'esposizione ad agenti biologici e cancerogeni affermando l'obbligo di fornirli da parte del datore di lavoro. Pertanto, parrebbe esclusa la fornitura (e quindi il lavaggio) in assenza di tali fattori di rischio.
I DPI sono invece presidi che devono rispondere alle caratteristiche ed ai requisiti indicati nell'apposito titolo del 626.
Saluti
Stilo
I DPI sono invece presidi che devono rispondere alle caratteristiche ed ai requisiti indicati nell'apposito titolo del 626.
Saluti
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
Ciao Tito
... mi hai fatto ricordare che nel Decreto Legislativo n. 277 del 15.08.1991, all'articolo 14 si parlava di "indumenti di lavoro o protettivi".
Infatti l'articolo 14, comma 2, lettera b) recitava: "dispone che gli indumenti di lavoro o protettivi siano riposti in luogo separato da quello destinato agli abiti civili. Il lavaggio è effettuato dall'impresa in lavanderie appositamente attrezzate, con una macchina adibita esclusivamente a questa attività. [...] L'attività di lavaggio è comunque compresa fra quelle indicate all'articolo 10."
Tale articolo 14 era inserito al Capo II - Protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione al piombo metallico. Il Decreto Legislativo n. 25 del 02.02.2002 ha però abrogato questo articolo.
Non mi risulta che vi sia stata una trasposizione nel Decreto Legislativo 626 del 19.09.1994 dello stesso principio di tutela.
Saluti
Marco
... mi hai fatto ricordare che nel Decreto Legislativo n. 277 del 15.08.1991, all'articolo 14 si parlava di "indumenti di lavoro o protettivi".
Infatti l'articolo 14, comma 2, lettera b) recitava: "dispone che gli indumenti di lavoro o protettivi siano riposti in luogo separato da quello destinato agli abiti civili. Il lavaggio è effettuato dall'impresa in lavanderie appositamente attrezzate, con una macchina adibita esclusivamente a questa attività. [...] L'attività di lavaggio è comunque compresa fra quelle indicate all'articolo 10."
Tale articolo 14 era inserito al Capo II - Protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione al piombo metallico. Il Decreto Legislativo n. 25 del 02.02.2002 ha però abrogato questo articolo.
Non mi risulta che vi sia stata una trasposizione nel Decreto Legislativo 626 del 19.09.1994 dello stesso principio di tutela.
Saluti
Marco
Grazie a tutti per le utilissime risposte che mi consentiranno mi documentarmi meglio sul caso.
Lodi, lodi, lodi a questo fantastico Forum.
Ciao Tito
Lodi, lodi, lodi a questo fantastico Forum.
Ciao Tito
Personalmente, in un'azienda ho individuato gli indumenti da lavoro che essa distribuiva quali DPI di I categoria, e come tali li ho inseriti nella valutazione dei rischi tra le misure di prevenzione e protezione (conseguentemente ho fatto adottare indumenti marcati CE), e tra gli obblighi del ddl quello di provvedere alla loro pulizia.
Sono stato confortato in questa mia interpretazione, in tempi successivi, dalla circolare del Ministero del lavoro 29 aprile 1999, n. 34, dove si ribadisce appunto questo obbligo.
Saluti
Sono stato confortato in questa mia interpretazione, in tempi successivi, dalla circolare del Ministero del lavoro 29 aprile 1999, n. 34, dove si ribadisce appunto questo obbligo.
Saluti
L'indicazione sulla pulizia a carico del DDL è riportata nella circolare Min. Lav. n. 34/99. Essa asserisce che: "...è necessario che il DDL provveda alla loro pulizia (...dei DPI...) stabilendole altresì la periodicità. Detta pulizia può essere effettuata sia direttamente all'interno dell'azienda, sia ricorrendo ad imprese esterne specializzate... ecc."
Ciao
Marzio
Ciao
Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Marzio ha scritto:L'indicazione sulla pulizia a carico del DDL è riportata nella circolare Min. Lav. n. 34/99. Essa asserisce che: "...è necessario che il DDL provveda alla loro pulizia (...dei DPI...) stabilendole altresì la periodicità. Detta pulizia può essere effettuata sia direttamente all'interno dell'azienda, sia ricorrendo ad imprese esterne specializzate... ecc."
Ciao
Marzio
...non mi chiedete come ho fatto a riportare 2 interventi assieme, ma l'ho fatto!ds ha scritto:Personalmente, in un'azienda ho individuato gli indumenti da lavoro che essa distribuiva quali DPI di I categoria, e come tali li ho inseriti nella valutazione dei rischi tra le misure di prevenzione e protezione (conseguentemente ho fatto adottare indumenti marcati CE), e tra gli obblighi del ddl quello di provvedere alla loro pulizia.
Sono stato confortato in questa mia interpretazione, in tempi successivi, dalla circolare del Ministero del lavoro 29 aprile 1999, n. 34, dove si ribadisce appunto questo obbligo.
Saluti
E insomma, è come pensavo io, ossia se sono DPI lava il DdL ,se no ciascuno per sè (e le loro mogli per tutti), o no? mi sembra di sì!
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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