Buon giorno a tutti
Mi sto occupando per la prima volta di una valutazione di apparecchi a pressione presenti in una ditta.
Ho già preso dal sito la normativa a riguardo e studierò bene solo che avrei bisgono di sapere da voi mitici forumiani quali sono esattamente gli obblighi di un'azienda che ha apparecchi a pressione; nel senso, una volta acquistati apparecchi a pressione a norma e istallati alla regola dell'arte, cos'altro c'è da fare per il DDL?
Grazie per le vostre "imbeccate". Ciao
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Apparecchi a pressione
Allora manfro ti posto (anche se in ritardo) tal quali un po' di documenti e links.
Ciao
sandro
http://www.sicurezzaonline.it/primop/pp ... indice.htm
e dall'arpa liguria
Con questa generica denominazione ci si intende riferire sia agli “apparecchi a pressione” che agli “impianti termici” .
apparecchi a pressione :
gli apparecchi a pressione si dividono in :
generatori di vapore (fissi e semifissi, a tubi d'acqua o tubi da fumo, grande o piccolo volume d'acqua, con uno o più corpi cilindrici, caldaie ipercritiche, monotubolari, a riscaldamento indiretto, a recupero di calore, ecc.);
recipienti a vapore ( accumulatori a vapore, scambiatori di calore, cilindri per cartiere, mangani per lavanderie, autoclavi per tintura o sterilizzatori, ecc.);
recipienti a gas in ambiente di vita (serbatoi contenenti gas di petrolio liquefatto, autoclavi per il sollevamento di acqua, vasi di espansione chiusi per impianti termici). Quantitativamente la parte più rilevante è costituita dai serbatoi di GPL che vengono installati presso singole abitazioni o complessi abitativi, o anche a servizio di intere comunità.
Esistono tre diversi tipi di verifiche:
prova di funzionamento a caldo o di esercizio (P.F.);
visita interna e/o ispezione completa (V.I.);
prova idraulica o pneumatica o decennale (P.I.).
La P.F. e la V.I. hanno scadenza biennale alternata per i generatori di vapore e per i recipienti di vapore; per i recipienti a gas viene eseguita, di norma, solo la P.F. con periodicità annuale; la prova idraulica viene eseguita, per tutti i tipi di apparecchi, ogni dieci anni.
Le verifiche di cui trattasi, in relazione alle tipologie produttive di riferimento, sono così suddivise : il 65% delle verifiche nelle medie o grandi industrie, ad esempio centrali termoelettriche ENEL, industrie chimiche (ACNA, INFINEUM, Ferrania, Stoppani), industrie petrolchimiche (IPLOM, SNAM, Arcola Petrolifera), industrie meccaniche (Ansaldo, Fincantieri), industrie alimentari (Agnesi, Carli), aziende ospedaliere (S. Martino, Galliera, Gaslini, S. Corona, S. Paolo ecc.); il restante 35% nelle piccole industrie e nell'artigianato.
Per quanto concerne gli apparecchi a pressione in ambiente di vita, l'eventualità di presenza di anomalie comporta l'emissione di verbale negativo con successiva rimessa in funzione previa constatazione dell'eliminazione di tali anomalie e conseguente rilascio di relativo verbale positivo. Da sottolineare che l'80% riguarda verifiche su GPL mentre il restante 20% riguarda verifiche di altro tipo di apparecchi nell'ambiente di vita (autoclavi nei condomini, ecc.).
impianti termici :
gli impianti termici che ricadono sotto il controllo dell'A.R.P.A.L. sono quelli previsti dal Titolo 1 del D.M. 1.12.75 e riguardano il riscaldamento ad acqua calda con temperatura inferiore ai 100 °C e acqua surriscaldata nelle civili abitazioni, con potenzialità non inferiore a 100.000 kcal/h; tale controllo riguarda soltanto i generatori di calore che nella loro intrinseca funzione presentano il rischio di scoppio ed è finalizzata essenzialmente ad evitarlo.
Per tali impianti è prevista una verifica di funzionamento quinquennale che consiste nel constatare e controllare la rispondenza dell'impianto al progetto preventivamente approvato ed omologato dall'I.S.P.E.S.L. .
Queste tipologie di impianti si dividono in:
impianti con sistema di espansione a vaso aperto
impianti con sistema di espansione a vaso chiuso
Anche per questo tipo di impianti viene redatto un verbale con l'obbligo di indicare, oltre che i singoli controlli effettuati ed il loro esito, anche l'attitudine al funzionamento dell'impianto; in caso di giudizio negativo devono essere altresì indicate le modifiche necessarie affinché il medesimo risulti sicuro e regolamentare; nei casi previsti dalle norme, viene redatto un verbale di contravvenzione succesivamente trasmesso alla magistratura.
e dulcis in fundo (se sei abbonato ... ma lo sarai sicuramente) queste linee guida sono perfette al tuo bisogno (vedi documento n. 5)
http://www.sicurezzaonline.it/links/lin ... spemac.htm
trovi tutto quello che ti serve spiegato benissimo da pag. 29 a pag. 40
veramente ben fatto e chiaro sugli adempimenti del datore di lavoro (una volta tanto!) :smt038
ciao e buon lavoro
sandro
Ciao
sandro
http://www.sicurezzaonline.it/primop/pp ... indice.htm
e dall'arpa liguria
Con questa generica denominazione ci si intende riferire sia agli “apparecchi a pressione” che agli “impianti termici” .
apparecchi a pressione :
gli apparecchi a pressione si dividono in :
generatori di vapore (fissi e semifissi, a tubi d'acqua o tubi da fumo, grande o piccolo volume d'acqua, con uno o più corpi cilindrici, caldaie ipercritiche, monotubolari, a riscaldamento indiretto, a recupero di calore, ecc.);
recipienti a vapore ( accumulatori a vapore, scambiatori di calore, cilindri per cartiere, mangani per lavanderie, autoclavi per tintura o sterilizzatori, ecc.);
recipienti a gas in ambiente di vita (serbatoi contenenti gas di petrolio liquefatto, autoclavi per il sollevamento di acqua, vasi di espansione chiusi per impianti termici). Quantitativamente la parte più rilevante è costituita dai serbatoi di GPL che vengono installati presso singole abitazioni o complessi abitativi, o anche a servizio di intere comunità.
Esistono tre diversi tipi di verifiche:
prova di funzionamento a caldo o di esercizio (P.F.);
visita interna e/o ispezione completa (V.I.);
prova idraulica o pneumatica o decennale (P.I.).
La P.F. e la V.I. hanno scadenza biennale alternata per i generatori di vapore e per i recipienti di vapore; per i recipienti a gas viene eseguita, di norma, solo la P.F. con periodicità annuale; la prova idraulica viene eseguita, per tutti i tipi di apparecchi, ogni dieci anni.
Le verifiche di cui trattasi, in relazione alle tipologie produttive di riferimento, sono così suddivise : il 65% delle verifiche nelle medie o grandi industrie, ad esempio centrali termoelettriche ENEL, industrie chimiche (ACNA, INFINEUM, Ferrania, Stoppani), industrie petrolchimiche (IPLOM, SNAM, Arcola Petrolifera), industrie meccaniche (Ansaldo, Fincantieri), industrie alimentari (Agnesi, Carli), aziende ospedaliere (S. Martino, Galliera, Gaslini, S. Corona, S. Paolo ecc.); il restante 35% nelle piccole industrie e nell'artigianato.
Per quanto concerne gli apparecchi a pressione in ambiente di vita, l'eventualità di presenza di anomalie comporta l'emissione di verbale negativo con successiva rimessa in funzione previa constatazione dell'eliminazione di tali anomalie e conseguente rilascio di relativo verbale positivo. Da sottolineare che l'80% riguarda verifiche su GPL mentre il restante 20% riguarda verifiche di altro tipo di apparecchi nell'ambiente di vita (autoclavi nei condomini, ecc.).
impianti termici :
gli impianti termici che ricadono sotto il controllo dell'A.R.P.A.L. sono quelli previsti dal Titolo 1 del D.M. 1.12.75 e riguardano il riscaldamento ad acqua calda con temperatura inferiore ai 100 °C e acqua surriscaldata nelle civili abitazioni, con potenzialità non inferiore a 100.000 kcal/h; tale controllo riguarda soltanto i generatori di calore che nella loro intrinseca funzione presentano il rischio di scoppio ed è finalizzata essenzialmente ad evitarlo.
Per tali impianti è prevista una verifica di funzionamento quinquennale che consiste nel constatare e controllare la rispondenza dell'impianto al progetto preventivamente approvato ed omologato dall'I.S.P.E.S.L. .
Queste tipologie di impianti si dividono in:
impianti con sistema di espansione a vaso aperto
impianti con sistema di espansione a vaso chiuso
Anche per questo tipo di impianti viene redatto un verbale con l'obbligo di indicare, oltre che i singoli controlli effettuati ed il loro esito, anche l'attitudine al funzionamento dell'impianto; in caso di giudizio negativo devono essere altresì indicate le modifiche necessarie affinché il medesimo risulti sicuro e regolamentare; nei casi previsti dalle norme, viene redatto un verbale di contravvenzione succesivamente trasmesso alla magistratura.
e dulcis in fundo (se sei abbonato ... ma lo sarai sicuramente) queste linee guida sono perfette al tuo bisogno (vedi documento n. 5)
http://www.sicurezzaonline.it/links/lin ... spemac.htm
trovi tutto quello che ti serve spiegato benissimo da pag. 29 a pag. 40
veramente ben fatto e chiaro sugli adempimenti del datore di lavoro (una volta tanto!) :smt038
ciao e buon lavoro
sandro
Per qualsiasi recipiente a pressione in esercizio, tale che P (Ate) per V (litri) > 8000 è tassativo riscontrare:
1° - l’esistenza del libretto dell’apparecchiatura (rilasciato da costruttore);
2° - il verbale di verifica di primo impianto rilasciato dalla competente sezione territoriale
dell’ISPESL.-
In assenza di questi documenti, l’appareccchiatura non può essere mantenuta in esercizio.- Saluti Lucio
1° - l’esistenza del libretto dell’apparecchiatura (rilasciato da costruttore);
2° - il verbale di verifica di primo impianto rilasciato dalla competente sezione territoriale
dell’ISPESL.-
In assenza di questi documenti, l’appareccchiatura non può essere mantenuta in esercizio.- Saluti Lucio
????????????
ed il PED Dir 97/23 D.Lgs 93/2000 che fine ha fatto?
http://www.sicurezzaonline.it/leggi/leg ... indice.htm
Non so ma mi sembra che qui siamo rimasti un po indietro ....
Proprio in questi giorni ho avuto uno "scontro " con una multinazionale solo perchè non hanno la documentazione PED per un banalissimo tubo flessibile che mi lavora a 12 bar!!!!!
ed il PED Dir 97/23 D.Lgs 93/2000 che fine ha fatto?
http://www.sicurezzaonline.it/leggi/leg ... indice.htm
Non so ma mi sembra che qui siamo rimasti un po indietro ....
Proprio in questi giorni ho avuto uno "scontro " con una multinazionale solo perchè non hanno la documentazione PED per un banalissimo tubo flessibile che mi lavora a 12 bar!!!!!
Scusate! mi riferivo al quesito di Manfro circa la valutazione di app a pressione esistenti in una Ditta antecedentemente al D Lgs 93/00.-ilmugnaio ha scritto:????????????
ed il PED Dir 97/23 D.Lgs 93/2000 che fine ha fatto?
http://www.sicurezzaonline.it/leggi/leg ... indice.htm
Non so ma mi sembra che qui siamo rimasti un po indietro ....
Proprio in questi giorni ho avuto uno "scontro " con una multinazionale solo perchè non hanno la documentazione PED per un banalissimo tubo flessibile che mi lavora a 12 bar!!!!!
Per favore, non riesco a rintracciare le disposizioni per la mesdsa in servizio ed utilizzazione della attrezzature a pressione (Art. 19 del D Lgs 93/00 PED.- Qualcuno può dirmi se sono state emesse? Ringrazio anticipatamente.- Lucio