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ditta edile e documento di valutazione dei rischi

Archivio Cantieri temporanei o mobili/Cave/Edilizia.
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molly
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Iscritto il: 29 ott 2004 08:49

Una ditta edile che non supera i 10 addetti ed ha usufruito dell'autocertificazione per la valutazione dei rischi è obbligata lo stesso a redigere il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI? :smt001
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sandro
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Iscritto il: 31 ott 2004 16:36

no ... altrimenti che senso avrebbe autocertificare l'avvenuta (ovvero fatta) valutazione dei rischi.
non trovi?

ciao
sandro
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Marzio
Messaggi: 1323
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Tratto dall'art. 9, c. 2, D.Lgs. 494/96 e sm

"L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici del piano di sicurezza e coordinamento di cui all'articolo 12 e la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 4, commi 1, 2, 7 e 11 e dall'articolo 7, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 626 del 1994."

In buona sostanza, la valutazione dei rischi ai sensi dell'art. 4, c. 11 (autocertificazione) è sostituita, per il singolo cantiere, dalla redazione del Piano Operativo per la Sicurezza (coordinato con il Piano di Sicurezza e Coordinamento) indipendentemente dal numero di dipendenti.

Diverso è se si discute della valutazione dei rischi dei magazzini, uffici, ecc. dell'impresa edile; in questo caso, a mio avviso, se l'impresa non possiede più di 10 dipendenti, può ricorrere all'autocertificazione (art. 4, c. 11).

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
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molly
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Iscritto il: 29 ott 2004 08:49

è quello che già pensavo, infatti ho proceduto alla normale autocertificazione; ma il Rappresentante Territoriale è uscito fuori chiedendomi il documento di valutazione sostenendo che per le imprese edili sia comunque obbligatoria....
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sandro
Messaggi: 132
Iscritto il: 31 ott 2004 16:36

perfetta la puntualizzazione di Marzio
con la mia risposta mi riferivo (ovviamente) al secondo inciso di Marzio ovvero
autocertificazione per sede impresa edile con meno di 10 dip. = no valutazione dei rischi scritta

un saluto
 
sandro
Ospite

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST) sbaglia se sostiene l'obbligatorietà della redazione scritta del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) per un'impresa i cui dipendenti siano sotto le 10 unità.
Basta l'autocertificazione.
Ovvio che il DVR in cantiere si chiama POS.

Detto questo, permettetemi di condividere la pressione (anche se espressamente non prevista dalla Legge) del RLST.
La mia esperienza continua a confermarmi che la cosiddetta "autocertificazione" non è altro che un foglio di carta che di sicurezza non esprime proprio niente.
E' vero che il Datore di Lavoro (DdL) dichiara di aver analizzato tutti i rischi e il suo Commercialista gli redige l'autocertificazione... ma, qualcuno di voi pensa veramente che questi DdL, per il solo fatto di aver sottoscritto un'autocertificazione, abbiano seriamente valutato i rischi connessi all'attività imprenditoriale al di fuori del cantiere? (magazzini, Depositi, Uffici...)
Nessuno lo ha mai fatto e nessuno lo farà per due semplici motivi:
1) Perchè quest'analisi è considerata solamente una rottura burocratica di assegni familiari;
2) perchè il consulente Commercialista (al quale si rivolgono quasi sempre -per non dire sempre-) non è in grado di fargli fare quest'analisi.
giulliano d

Ben dice Linoemilio!!
Ma poi pensate al caso maleaugurato in cui si ha l'infortunio! Davanti al magistrato chi si presenterà meglio tra chi ha solo l'autocerticazione e chi ha redatto il DVR?
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

E insomma, se non intervenivo anche io, soffrivo...
Sono d'accordo che al di sotto di 10 dipendenti non c'è da fare DVR scritto (e c'è poco da essere d'accordo o no, è così che dispone il Legislatore), sono ancora più d'accordo che sarebbe comunque il caso di tenere una simile documentazione scritta comunque, fosse solo per andarsi a rivedere che fare in certi casi...
Ma non mi preoccuperei quasi per nulla, della figura da fare innanzi il magistrato a seguito di un'infortunio come peraltro giustamente fa notare giuliano. E sapete perchè non mi preoccuperei? Perchè qualora l'infortunio accada e sia anche ufficiale (sapete bene che da un po' di tempo è invalso l'uso di buttare l'infortunato per campi) fino a che si va dal magistrato l'impresa/azienda/ditta avrà avuto tutto il tempo di farsi redigere un completo DVR da qualche pseudoprofessionista compiacente. Che non avrebbe alcuna remora, per qualche centinaia di euro, a stilare una delle solite check-list che ci sono in giro, opportunamente retrodatata.
Ecco perchè, in un altro post, avanzavo la speranza che magari, quando non ci saranno più tanto obblighi, gli pseudoconsulenti scribacchini dovrebbero estinguersi. Ora, talvolta, sembra addirittura che siano una specie protetta...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
giuliano d

Nofer, le tue considerazioni sono anche giuste, nel senso che è verosimile che accadrebbe quello che tu dici, però io non sento ragioni ai miei clienti impongo di fare il DVR, e basta!
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Oh, giuliano, anche io ai miei, ma infatti molti di quelli che sarebbero dovuti esser miei ora son clienti di qualcun altro che ha testualmente detto: "ma non si preoccupi, se poi succede qualcosa abbiamo chi glielo fa retrodatato..."
Ecco, perchè ho dato quella risposta: ci son sbattuta con le mie c... CIGLIA!!!
D'altra parte, sto vedendo una quantità di "accettazioni" del PSC e POS copiaincollati proprio per "scansare" i DVR, ed è amaramente vero che i commercialisti e/o sedicenti consulenti del lavoro sono al buio totale...
Quando avremo tempo e possibilità di chiacchierare un po' da vicino, Vi racconto tutta una serie di aneddoti più o meno partenopei (ma non solo) da far cadere braccia, mani e chissà che altro...
Nofer
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