Pagina 1 di 1
ATEX per silos di stoccaggio farina
Inviato: 18 apr 2006 09:03
da manfro.
una risposta di un cliente a cui proponevo una valutazione ATEX per un silos (piccolino di stoccaggio farina) è stata illuminante: "ma senti un pò, quanti panifici hai sentito che sono saltati in aria negli ultimi 100 anni?"
Oh, non me ne sono venuti in mente....
A volte faccio davvero fatica.
![:smt006](./images/smilies/006.gif)
manfro
Inviato: 18 apr 2006 09:05
da Marzio.
I materiali che sono presenti nel ciclo produttivo e che possiedono caratteristiche tali da essere coinvolti in esplosioni si possono riassumere in quattro tipologie:
1) materiali organici di origine naturale (per esempio grano, zucchero, legno);
2) materiali organici di origine sintetica (per esempio plastica, pigmenti organici, pesticidi);
3) carbone e torba;
4) metalli (per esempio alluminio, magnesio, zinco).
In particolare, esperienze sviluppate in test di laboratorio (Zeeuwen, 1997) dimostrano che oltre il 70% delle polveri industriali, in idonee condizioni, possono dare luogo a esplosioni.
Tra le attività più pericolose si ricordano l’industria del legno (31.6% del totale delle esplosioni avvenute nella Repubblica Federale Tedesca seguita dall’industria alimentare (24.7%) e da quella dei metalli (13.2%). La maggior frequenza di infortuni si verifica nel comparto produttivo della plastica (2.13 feriti/esplosione) seguita dall’industria dei metalli (1.94 feriti/esplosione) e da quella alimentare (1.44 feriti/esplosione), mentre il maggior tasso di mortalità si rileva nell’industria alimentare (0.43 morti/esplosione).
Tipo di attività Esplosioni (%)
Legno 31.6
Alimentare 24.7
Metalli 13.2
Plastica 12.9
Carbone 9.2
Carta 2.0
Altro 6.4
Ciao
Marzio
Inviato: 18 apr 2006 09:30
da weareblind
Faccio una digressione scientifico-culturale.
Sapete da dove sono partiti i primi studi sulle polvero che esplodono? Da un panettiere dell'800.
Questo tizio stava caricando i sacchi di farina gettandoli dal primo piano del suo magazzino verso un carretto che stava sotto, come in tutti i fienili. Poiché stava facendo sera aveva acceso una lampada a petrolio presso l'edificio. Uno dei sacchi gettati di sotto si rompe e la polvere, sottile, si allarga a nuvoletta. La nuvoletta entra in pieno contatto con la lampada, ed esplode.
Risultato: un panettiere in meno.
![:smt006](./images/smilies/006.gif)
Inviato: 18 apr 2006 10:10
da Marzio
Eh, eh... il panettiere si chiamava Sig. Giacomelli e lavorava a Torino. E' saltato per aria il 14 dicembre 1785 alle sei di sera...
Marzio
Inviato: 18 apr 2006 10:18
da manfro
ragazzi fatevelo dire col cuore in mano...
vu facete treme! (tr. voi fate paura!)
Inviato: 18 apr 2006 11:48
da weareblind
LEL g/mc
Orzo, farina: 30
Pane, impasto (60% farina di mais, 30% fiocchi di patate, 5% zucchero, 5% sale): 30
Farina, per pane: 60
Inviato: 18 apr 2006 12:06
da fbianchi.
Nel medioevo i forni non lavoravano mai di notte, così come i mulini (chiedere al Mugnaio per sicurezza)
Inviato: 20 apr 2006 15:54
da luci
Per quanto riguarda i casi di esplosione, vedi il punto 4.1 e 4.2 nel link:
http://www.sicurezzaonline.it/homep/inf ... 040406.htm
![saluto :smt039](./images/smilies/039.gif)
Inviato: 20 apr 2006 19:11
da Renato
Blaye Francia : prima e dopo
Ricordo a tutti i visitatori che le due foto gentilmente allegate da Renato (riportate piu' sotto) sono visibili solo ai registrati al Forum.
Per registrarvi dovete cliccare sul seguente link:
http://www.forumsicurezza.com/forum/pro ... e=register
Cordiali saluti a tutti e buona serata.
Mod ![saluto :smt039](./images/smilies/039.gif)
atex
Inviato: 20 apr 2006 20:55
da Lupomik
mi sembra cha anche al porto di genova una volta un silos ha preso il volo.