Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
silice in galleria
ebbene anche se la silice cristallina, sotto forma di quarzo e cristobalite, non ha ancora una specifica classificazione di pericolosità in italia per cui io credo sia il caso di considerarla cancerogena stando allo IARC. Il problema è che in lavori di scavo nelle gallerie questa è presente in concentrazioni, da me verificate, che vanno sino a 3-4 mg/mc (quarzo). Nel documento di valutazione che diciamo? ovviamente il rischio è non moderato e difficilmente riducibile con sistemi di prevenzione. Più che di valutazione del rischio chimico ai sensi del D.Lgs. 25/02 non sarebbe il caso di parlare di valutazione del rishio cancerogeno ai sensi del 66/00 con tanto di istituzione del registro esposti??? o è il caso di aspettare che qualcuno in italia si svegli mentre in galleria la gente si respira il quarzo che fa tanto male?
benvenuto da registrato!
Del problema se ne è parlato qui
http://www.forumsicurezza.com/forum/viewtopic.php?t=304
Personalmente, una concentrazione di quarzo (ma anche gli altri stati allotropici non mi renderebbero meno preoccupata) di 3-4 mg/mc mi sembra davvero una brutta gatta da pelare. Vale - come per tutte le particelle- la domanda: si sa nulla della granulometria? la captazione delle particelle ha visto impiegare un selettore dimensionale (Lippman o Dorr-Oliver), o è del tipo aspiratutto (conetto per polveri totali)? il valore espresso è da riferirsi alle polveri totali, o solo alla fase quarzo? L'analisi è stata eseguita per gravimetria differenziale (pesata) o supportata da diffrattometria ovvero dosaggio all'infrarosso ?
Già, perchè 3 mg/mc di polveri toraciche (e come tali efficienti ai fini patogenetici) comportano di solito anche il quadruplo di polveri "inalabili", cioè non ci si vede a 10 metri. E a meno che non si stia bucando silice cristallina pura, la vedo difficile che tutta la polverosità in uno scavo sia di quarzo. Non dalle parti nostre, almeno.
Il fatto che siano silicati tout-court (come tutte o quasi le rocce non carbonatiche, stilo mi conforti) non vuol dire che siano silice cristallina.
Comunque, a quei livelli, se consideriamo -ripeto- che il TLV-TWA consigliato dall'ACGIH per il quarzo è di 0,050 mg/mc, altro che rischio moderato! Direi che sarebbe davvero il caso di mettere mano alla riduzione del rischio alla fonte.
Nofer
Del problema se ne è parlato qui
http://www.forumsicurezza.com/forum/viewtopic.php?t=304
Personalmente, una concentrazione di quarzo (ma anche gli altri stati allotropici non mi renderebbero meno preoccupata) di 3-4 mg/mc mi sembra davvero una brutta gatta da pelare. Vale - come per tutte le particelle- la domanda: si sa nulla della granulometria? la captazione delle particelle ha visto impiegare un selettore dimensionale (Lippman o Dorr-Oliver), o è del tipo aspiratutto (conetto per polveri totali)? il valore espresso è da riferirsi alle polveri totali, o solo alla fase quarzo? L'analisi è stata eseguita per gravimetria differenziale (pesata) o supportata da diffrattometria ovvero dosaggio all'infrarosso ?
Già, perchè 3 mg/mc di polveri toraciche (e come tali efficienti ai fini patogenetici) comportano di solito anche il quadruplo di polveri "inalabili", cioè non ci si vede a 10 metri. E a meno che non si stia bucando silice cristallina pura, la vedo difficile che tutta la polverosità in uno scavo sia di quarzo. Non dalle parti nostre, almeno.
Il fatto che siano silicati tout-court (come tutte o quasi le rocce non carbonatiche, stilo mi conforti) non vuol dire che siano silice cristallina.
Comunque, a quei livelli, se consideriamo -ripeto- che il TLV-TWA consigliato dall'ACGIH per il quarzo è di 0,050 mg/mc, altro che rischio moderato! Direi che sarebbe davvero il caso di mettere mano alla riduzione del rischio alla fonte.
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Probabilmente sei una chimica esperta, io sono un tecnico della prevenzione e faccio le mie valutazioni con i risultati del lab alle mani. La roccia che si sta lavorando contiene il 25-30 % di silice ecco perchè.. ridurre il rischio alla fonte in quei casi è difficile e poco applicabile. Stiamo cervando di potenziare gli impianti di estrazione, di lavorare il più possibile tenendo tutto in umido con acqua ma non è sufficiente. Hai qualche suggerimento?
Avendo scavato alcune centinaia di km di gallerie, ho sperimentato un sistema "misto" di abbattimento.
Da quello che dici, stai scavando in roccia, immagino con esplosivo o con TBM.
Potresti anche scavare in terreni "misti" in cui è presente una rilevante concentrazione di silice (non credo, però ai livelli da Te indicati).
Quindi, qualche altra informazione non farebbe male.
Nel primo caso, ciò vuol dire che devi prima forare con perforatrice, allocare le cariche, collegare i detonatori, attivare l'esploditore temporizzato, brillare e smarinare.
Durante la fase di perforazione, l'asta può recare una cuffia di una cinquantina di centimetri di diametro, collegata ad un tubo d'aspirazione ded a un abbattitore. Subito dopo il brillamento e durante lo smarino, per evitare la dispersione della polvere nell'ambiente, si può usare, oltre alla conduttura di mandata dell'aria (posizionata sulla volta della galleria), anche a una tubazione di aspirazione, posizionata su un piedritto e collegata ad un depolverizzatore ad acqua.
Naturalmente, le variabili da gestire sono, pricipalmente, le velocità di mandata e di aspirazione al fine di evitare dispersioni nell'ambiente.
Questo è un metodo sperimentato che funziona bene. Il problema è che le imprese non hanno generalmente voglia di gestire lo spostamento e la manutenzione di due impianti (ventilazione ed aspirazione). In Germania, questo sistema è la prassi.
Nel secondo caso, la situazione si complica, in quanto con una TBM il rischio d'uso dell'acqua per l'abbattimento della polvere, è che la macchina stessa s'incastri e non riesca più nè ad avanzare nè ad arretrare. Talpe incastrate sono disseminate per l'Europa. In questo caso bisogna sempre essere molto attenti durante l'uso dell'acqua per l'abbattimento.
Per curiosità, dove si trova la galleria?
Da quello che dici, stai scavando in roccia, immagino con esplosivo o con TBM.
Potresti anche scavare in terreni "misti" in cui è presente una rilevante concentrazione di silice (non credo, però ai livelli da Te indicati).
Quindi, qualche altra informazione non farebbe male.
Nel primo caso, ciò vuol dire che devi prima forare con perforatrice, allocare le cariche, collegare i detonatori, attivare l'esploditore temporizzato, brillare e smarinare.
Durante la fase di perforazione, l'asta può recare una cuffia di una cinquantina di centimetri di diametro, collegata ad un tubo d'aspirazione ded a un abbattitore. Subito dopo il brillamento e durante lo smarino, per evitare la dispersione della polvere nell'ambiente, si può usare, oltre alla conduttura di mandata dell'aria (posizionata sulla volta della galleria), anche a una tubazione di aspirazione, posizionata su un piedritto e collegata ad un depolverizzatore ad acqua.
Naturalmente, le variabili da gestire sono, pricipalmente, le velocità di mandata e di aspirazione al fine di evitare dispersioni nell'ambiente.
Questo è un metodo sperimentato che funziona bene. Il problema è che le imprese non hanno generalmente voglia di gestire lo spostamento e la manutenzione di due impianti (ventilazione ed aspirazione). In Germania, questo sistema è la prassi.
Nel secondo caso, la situazione si complica, in quanto con una TBM il rischio d'uso dell'acqua per l'abbattimento della polvere, è che la macchina stessa s'incastri e non riesca più nè ad avanzare nè ad arretrare. Talpe incastrate sono disseminate per l'Europa. In questo caso bisogna sempre essere molto attenti durante l'uso dell'acqua per l'abbattimento.
Per curiosità, dove si trova la galleria?
Allora, se non ricordo male, dovrebbero essere tufi.
Il metodo di scavo adottato?.
E' importante per capire quale metodo è utilizzabile.
A Napoli, galleria tutta in tufo, abbiamo adottato il metodo segnalato.
Aspetto Tue informazioni aggiuntive.
Il metodo di scavo adottato?.
E' importante per capire quale metodo è utilizzabile.
A Napoli, galleria tutta in tufo, abbiamo adottato il metodo segnalato.
Aspetto Tue informazioni aggiuntive.
La TBM scava un cunicolo pilota, poi viene consolidato il terreno ed, infine, allargato la scavo fino alle dimesioni di progetto?
Oppure, lo scavo della TBM è a "tutta sezione"?
Un'altra domanda: come e dove usano l'esplosivo?
Stesso cunicolo?
Di quanto arretrano la macchina?
Come definiscono i tempi di brillamento delle volate?
Oppure, lo scavo della TBM è a "tutta sezione"?
Un'altra domanda: come e dove usano l'esplosivo?
Stesso cunicolo?
Di quanto arretrano la macchina?
Come definiscono i tempi di brillamento delle volate?