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rischio vdt

Inviato: 02 mag 2006 10:02
da rava
ciao a tutti,
la situazione è questa :
azienda ove si svolge lavoro di ufficio
dipendenti 4 compreso il titolare
rischio incendio basso
rischio vdt; i dipendenti passano tutto il gg al videoterminale
la domanda è: avendo un rischio vdt l'azienda deve attenersi al comma 2 e 3 dell'art 4 o ne è esente in quanto sotto i 10 dipendenti e perciò basta l'autocertificazione?
grazie,
Rava

Inviato: 02 mag 2006 12:09
da weareblind
Ma che c'entra l'uso del VDT?

Inviato: 02 mag 2006 12:21
da Stilo
weareblind ha scritto:Ma che c'entra l'uso del VDT?
In effetti, non c'entra nulla: per la verità, non c'entra nulla nemmeno il livello di rischio incendio. Nel caso in parola, dunque, l'azienda può senz'altro avvalersi del comma 11 dell'art. 4. A prescindere.  
Piuttosto, si dovrà nominare il MC.
Stilo

VDT

Inviato: 02 mag 2006 12:29
da Giuliano
Effettivamente è sufficiente l'autocertificazione. Va comunque  fatta la valutazione dei rischi aziendali. Ci vuole anche il MC, oltre che il RSPP.
Ciao
Giuliano

scusate

Inviato: 02 mag 2006 13:29
da rava
scusate ma non essendo del mestiere sto cercando di capirci qualcosa.
c'è chi mi dice che basta l'autocertificazione e c'è chi mi dice che devo seguire le normali procedure proprio a causa dei vdt......


grazie e buona giornata

Inviato: 02 mag 2006 16:33
da Giuliano
Il comma 11 dell'art. 4 del D.L.vo 626/94 recita testualmente: "Fatta eccezione per le aziende indicate nella nota (1) della'allegato I, il datore di lavoro delle aziende famigliari nonchè delle aziende che occupano fino a dieci addetti non è soggetto agli obblighi di cui ai commi 2 e 3, ma è tenuto comunque ad autocertificare per iscritto l'avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi e l'adempimento degli obblighi ad essa collegati."
Le aziende per le quali non è possibile fare l'autocertificazione sono quelle che svolgono attività particolarmente rischiose, non quelle che utilizzano i VDT.

Rischio VDT

Inviato: 02 mag 2006 18:16
da Tom
Nessun Decreto ha finora definito e specificato quali siano le "attività particolarmente rischiose", per le quali è esclusa la possibilità di ricorrere all'autocertificazione.

Pertanto anche a parer mio puoi ricorrere all'autocertificazione.

Come già detto, anche io ti ricordo che l'autocertificazione è solo una semplificazione documentale: ti viene risparmiato di trascrivere quello che in modo ANALITICO devi comunque fare durante la valutazione dei rischi;
quindi non si deve "cadere dalle nuvole" quando si parla di postazioni VDT, sorveglianza sanitaria videoterminalisti, impianti elettrici, messa a terra,  formazione lavoratori, ecc. ecc.

Ciao, Tom

Inviato: 02 mag 2006 23:10
da japanar
Concordo pienamente con quanto sopra detto! Puoi tranquillamente usare l'autocertificazione dell'avvenuta valutazione dei rischi, ma pongo una domanda provocatoria:?

Cose succede se un'ispettore malizioso, prende sotto braccio il datoro di lavoro e chiede di farsi raccortare come ha fatto la valutazione? Quali scenari ha preso in considerazione? Quali conclusioni a tratto? Ad una scena muta potrebbe contestare quell'autocertificazione?

Forse è per questo che ti hanno consigliato (per me giustamente) di redigere comunque il documento di valutazione dei rischi! fermo restando che rientri nella casistica dell'autocertificazione.

Buon Lavoro

Re: Rischio VDT

Inviato: 03 mag 2006 06:24
da Marzio
Tom ha scritto:Nessun Decreto ha finora definito e specificato quali siano le "attività particolarmente rischiose", per le quali è esclusa la possibilità di ricorrere all'autocertificazione.
Esiste la nota 1 dell'allegato I al D.Lgs. 626/94
 
Ciao

Marzio

Inviato: 03 mag 2006 08:07
da ursamaior.
d'accordo Marzio, ma diciamo che quelli sono casi un pò particolari e neanche molto comuni (opss, proprio oggi devo andare in un'azienda che fabbrica e deposita separatamente esplosivi. Come mi vesto?).
A parer mio, per non voler incorrere in grossi rischi di contestazione (ma la mia è un'enorme forzatura) per individuare le aziende soggette a particolatre fattori di rischio per le quali non ricorrere all'autocertificazione, si può usare la stessa logica del DM 388/03 con i suoi indici di inabilità permanente. In ogni caso è solo un'idea come un'altra...., attendo con ansia il decreto che individua quali sono le aziende escluse dall'autocertificazione (sono solo 10 anni che aspetto)