Quesito: in azienda valutano settimanalmente il quantitativo di rifiuti prodotti in modo un pò approssimativo. Così quando i rifiuti vengono ritirati e arriva poi copia del formulario c'è una certa discrepanza sul dato relativo al quantitativo. Ora la circolare del 04/08/98 al punto t) prevede espressamente tale eventualità..... ma davvero basta solo sbarrare la casella "peso da verificarsi a destino"?.
Va bene così o esiste un qualche margine di tolleranza da non superare ? (che so, variazione non superiore al 5%.....)?????
Spero che qualcuno più esperto di me mi possa aiutare.
grazie a tutti
violetta
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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registro di carico-scarico: quantitativi
E' vero il punto t) della circolare GAB/DEC/812/98 prescrive che nel caso non ci sia possibilità di verificare con esattezza il peso si debba barrare la casella con la dicitura "peso da verificare a destino".
Ma attenzione, questo non è sufficiente. Infatti la prima riga del punto t) recita "......deve sempre essere indicata la quantità......" per cui oltre a barrare la casella di cui sopra è OBBLIGATORIO indicare anche un peso "presunto" che si avvicini il più possibile a quello reale ovvero che sarà appunto verificato a destino.
Non serve e non esiste un margine di tolleranza ma serve indicare un peso che si avvicini.
Esempio se abbiamo un fusto da 200 litri e questo e pieno per la metà, si barra la casella e si indica 100 litri. (meglio e opportuno in Kg. per il MUD)
Lo stesso problema lo trovi anche nel registro di carico e scarico.
Se non fai un carico e scarico contestuale, ma fai più carichi nel tempo con una spedizione saltuaria, dovrai indicare un peso nelle singole registrazioni che poi chiuderai con il peso del formulario.
Anche qui, per ovvi motivi di controllo, è obbligatorio indicare un peso.
La mancata scrittura del peso presunto comporta una delle sanzioni previste dal 22/97 art. 52 comma 3.
Pertanto ti consiglio di barrare la casella del peso da verificare a destino ed indicare SEMPRE un peso che dovrà essere il più vicino possibile alla realtà.
Tieni conto poi che il peso reale sare verificato appunto a destino e sarà quello ufficiale anche per il MUD.
Un peso va sempre indicato per permettere alle autorità di controllo di risalire alle quantità movimentate.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti.
Mika
Ma attenzione, questo non è sufficiente. Infatti la prima riga del punto t) recita "......deve sempre essere indicata la quantità......" per cui oltre a barrare la casella di cui sopra è OBBLIGATORIO indicare anche un peso "presunto" che si avvicini il più possibile a quello reale ovvero che sarà appunto verificato a destino.
Non serve e non esiste un margine di tolleranza ma serve indicare un peso che si avvicini.
Esempio se abbiamo un fusto da 200 litri e questo e pieno per la metà, si barra la casella e si indica 100 litri. (meglio e opportuno in Kg. per il MUD)
Lo stesso problema lo trovi anche nel registro di carico e scarico.
Se non fai un carico e scarico contestuale, ma fai più carichi nel tempo con una spedizione saltuaria, dovrai indicare un peso nelle singole registrazioni che poi chiuderai con il peso del formulario.
Anche qui, per ovvi motivi di controllo, è obbligatorio indicare un peso.
La mancata scrittura del peso presunto comporta una delle sanzioni previste dal 22/97 art. 52 comma 3.
Pertanto ti consiglio di barrare la casella del peso da verificare a destino ed indicare SEMPRE un peso che dovrà essere il più vicino possibile alla realtà.
Tieni conto poi che il peso reale sare verificato appunto a destino e sarà quello ufficiale anche per il MUD.
Un peso va sempre indicato per permettere alle autorità di controllo di risalire alle quantità movimentate.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti.
Mika
Ciao, violetta, e ben ritrovata!
Allora, risistemiamo le cose in ordine:
1. sul FIR voi scrivete un peso, diciamo presunto
2. ci barrate la casellina "da verificare"
3. torna il FIR, e il peso indicato come verificato è discrepante
come giustamente tu stessa sottolinei, in azienda valutano settimanalmente il quantitativo di rifiuti prodotti in modo un pò approssimativo.
Ok, perfetto, fai in modo che siano meno approssimativi.
Non mi dai grandi indicazioni su quale tipo di rifiuti si tratta, ma supponiamo sia materiale da recuperare, per esempio truciolatura e sfridi di metalli.
L'azienda ha comperato XX tonnellate di materia prima metallica, ha venduto YY tonnellate di prodotto finito, di cui però MM è altro materiale (per esempio, vetro, o legno che a loro volta possono generare altri rifiuti recuperabili), con scorte di prodotto finito di SS tonnellate. Il quantitativo annuo di rifiuti prodotti sarà dato da RR= (XX + MM) - (YY + SS) , ossia il peso delle materie prime totali meno il peso del prodotto finito totale, venduto e invenduto.
Questo calcolino può risultare estremamente utile per rendersi conto soprattutto della spesa di eliminazione del rifiuto. Ma diciamo che sapere quanta roba esce (in peso ), oltre che facilitare la gestione economica, evita che il trasportatore "aggiunga" del carichi analoghi ma abusivi a totale insaputa dell'azienda produttrice primaria, oppure che li "perda". Anche perchè qualcosa sul registro ce la dovete pure scrivere, o no? E pensa che brutta figura farebbe l'azienda se i NOE un giorno venissero a chiedere: scusa, ma come hai fatto a conferire 20 tonnellate di rifiuti metallici se in tutto l'anno hai acquistato 25 tonnellate di metallo?? avete scarti enormi e antieconomici, o vi prendete abusivamente i rifiuti degli altri e li trafficate senza le prescritte autorizzazioni?
Come direbbe l'ottimo freddy... a buon intenditor poche parole!
Nofer
Allora, risistemiamo le cose in ordine:
1. sul FIR voi scrivete un peso, diciamo presunto
2. ci barrate la casellina "da verificare"
3. torna il FIR, e il peso indicato come verificato è discrepante
come giustamente tu stessa sottolinei, in azienda valutano settimanalmente il quantitativo di rifiuti prodotti in modo un pò approssimativo.
Ok, perfetto, fai in modo che siano meno approssimativi.
Non mi dai grandi indicazioni su quale tipo di rifiuti si tratta, ma supponiamo sia materiale da recuperare, per esempio truciolatura e sfridi di metalli.
L'azienda ha comperato XX tonnellate di materia prima metallica, ha venduto YY tonnellate di prodotto finito, di cui però MM è altro materiale (per esempio, vetro, o legno che a loro volta possono generare altri rifiuti recuperabili), con scorte di prodotto finito di SS tonnellate. Il quantitativo annuo di rifiuti prodotti sarà dato da RR= (XX + MM) - (YY + SS) , ossia il peso delle materie prime totali meno il peso del prodotto finito totale, venduto e invenduto.
Questo calcolino può risultare estremamente utile per rendersi conto soprattutto della spesa di eliminazione del rifiuto. Ma diciamo che sapere quanta roba esce (in peso ), oltre che facilitare la gestione economica, evita che il trasportatore "aggiunga" del carichi analoghi ma abusivi a totale insaputa dell'azienda produttrice primaria, oppure che li "perda". Anche perchè qualcosa sul registro ce la dovete pure scrivere, o no? E pensa che brutta figura farebbe l'azienda se i NOE un giorno venissero a chiedere: scusa, ma come hai fatto a conferire 20 tonnellate di rifiuti metallici se in tutto l'anno hai acquistato 25 tonnellate di metallo?? avete scarti enormi e antieconomici, o vi prendete abusivamente i rifiuti degli altri e li trafficate senza le prescritte autorizzazioni?
Come direbbe l'ottimo freddy... a buon intenditor poche parole!
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Bho,
io non capisco nulla di come funzionano le messaggerie.....
Ringrazio Nofer per la sua competenza e disponibilità .
Ho letto il tuo resoconto sul cliente che ti ha, ehm...., mandato a casa, e fa lavorare i saldatori nel reparto senza impianto di aspirazione....... non ho parole........... dove andremo a finire? alla faccia della cultura della sicurezza.......
Tieni duro Nofer........
baci
violetta
io non capisco nulla di come funzionano le messaggerie.....
Ringrazio Nofer per la sua competenza e disponibilità .
Ho letto il tuo resoconto sul cliente che ti ha, ehm...., mandato a casa, e fa lavorare i saldatori nel reparto senza impianto di aspirazione....... non ho parole........... dove andremo a finire? alla faccia della cultura della sicurezza.......
Tieni duro Nofer........
baci
violetta