Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Lavoro a bassa temperatura

Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI/Segnaletica.
Questo archivio raccoglie tutte le discussioni relative all'igiene del lavoro, microclima negli ambienti di lavoro e DPI - Dispositivi di Protezione Individuale (Riservato agli abbonati)
Rispondi
Avatar utente
ds
Messaggi: 42
Iscritto il: 11 nov 2004 09:17
Località: Trieste

Ho cercato nel sito, ma non ho trovato niente, per cui chiedo direttamente.
Nel caso di attività lavorativa in un magazzino frigorifero (temperatura tra 0 e 5°C), quali sono le cautele da adottare?
Io ho pensato ai soliti DPI, ma anche ai tempi di esposizione e di riposo; esistono limiti di esposizione?
Dovendo entrare ed uscire dal magazzino con notevole frequenza, ho pensato anche che un rischio notevole può essere il continuo sbalzo termico, specie d'estate.
Chi mi può dare qualche indicazione, indirizzi, siti, pubblicazioni o quanto di altro può tornare utile.
Non mi risulta che ci siano norme di legge specifiche, ma forse norme tecniche sì?
Grazie per l'aiuto e saluti a tutti
Stilos

Purtroppo non riesco ad aiutarti direttamente, ma questo è un tipico caso in cui coinvolgerei il MC. Il quale dovrà dare tutte le risposte alle tue domande.
Ciò per sottolineare che noi consulenti non possiamo, nè dobbiamo, essere depositari di OGNI verità. Dal momento che in azienda esiste la figura del MC, sfruttiamola, perbacco!
Ciao
Stilo
Avatar utente
Marco
Messaggi: 979
Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

Ciao DS

Ci sono diverse possibilità di intervento. Per prima cosa potresti valutare le condizioni microclimatiche con l'indice di Fanger, trovi tutto su norme UNI EN.

La seconda possibilità consiste nell'analizzare come il calore ambientale viene sottratto. L'organismo umano ha necessità di smaltire calore per conduzione, per convezione e per irraggiamento. Per un parziale equilibrio l'ambiente dovrebbe essere raffreddato non solamente con l'immissione di getti di aria fredda.

Poi passa al miglioramento dell'abbigliamento dei lavoratori.

Saluti

Marco
Avatar utente
ds
Messaggi: 42
Iscritto il: 11 nov 2004 09:17
Località: Trieste

Per Marco: io ho sottomano la UNI EN ISO 7730 del 1997 e la UNI ENV ISO del 2001. Ti chiedo: sono ancora in vigore o sono state sorituite? A me non risulta. Ce ne sono altre? Grazie per le indicazioni; cercavo di evitare di  imbarcarmi con Fanger, ma purtroppo lo dovrò fare.
Per Stilos: posso anche coinvolgere MC, e lo farò senz'altro, ma prima devo fornirgli quegli indici.
Non posso intervenire sull'ambiente, perché le sue caratteristiche sono determinate dalle esigenze di conservazione del prodotto, quindi non mi rimangono che i tempi di esposizione e gli abiti.
Non ho ancora letto le due norme, quindi non so se l'argomento è trattato, però secondo me il rischio peggiore è il frequentissimo sbalzo termico al quale è soggetto il lavoratore. Ne sapete qualcosa?
Grazie a tutti e saluti
Avatar utente
Marzio
Messaggi: 1321
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Esiste anche al ANSI/ASHRAE 55/1992 che determina una Temperatura Effettiva Corretta (TEC) da confrontare con le tabelle ANSI.

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Avatar utente
weareblind
Messaggi: 3196
Iscritto il: 07 ott 2004 20:36

Dal sito UNI

UNI EN ISO 7730:1997
Ambienti termici moderati. Determinazione degli indici PMV e PPD e specifica delle condizioni di benessere termico.

Non sono riportati superamenti della norma.
We are blind to the worlds within us waiting to be born
Avatar utente
Marco
Messaggi: 979
Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

... per il momento è sufficiente fare la valutazione come "Ambiente Termico Moderato" e verificare se vi sono le condizioni di "Stazionarietà" e di "Omogenità" dei parametri misurati.

Se l'Indice di Fanger non è in grado di dare delle informazioni si può utilizzare un Indice per "Ambienti Freddi". Ma per le temperature che hai rese note il Fanger dovrebbe ancora essere il più indicato.
Eventualmente si tratta di elaborare gli stessi parametri misurati con un altro criterio.

Saluti

Marco
Rispondi

Torna a “Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI”