saranno i baccanali post mondiali ma stamattina ho un dubbio che neanche leggendo il decreto in esame riesco a sciogliere, o meglio gradirei una vostra conferma.
Il decreto 235 ha stabilito l'obbligo della frequenza ad un corso di formazione per chi monta/ trasforma/ smonta un ponteggio e il successivo accordo stato regioni fissa la durata di questo corso in 20 ore (dando peraltro indicazioni precise circa i contenuti).
Poi chi vuole assumere anche la qualifica di "preposto" al montaggio/smontaggio dovrà integrarlo con un modulo di 8 ore.
Questo è quello che è scritto.
Ma una domanda mi attanaglia, se io ho 10 muratori, di fatto, il corso lo devo far fare a tutti e 10 o bastano i 2 "capisquadra" (corso da 20 + 8 ore) che faranno da preposti e svolgeranno formazione a tutti gli altri che monteranno/smonteranno il ponteggio?
Io credo molto nella formazione, ma poi questa cosa bisogna anche renderla attuabile in concreto e non solo nel "cantiere del mulino bianco" dove tutto è bello, i prati verdi e le persone si vogliono bene.
Io preferirei far seguire il corso da 2 capisquadra svegli, interssati e responsabili (appunto preposti) che poi si assumano in concreto la responsabilità, piuttosto che far frequentare il corso da 10 muratori dei quali 8 svogliatissimi a cui proprio non può "gliene pò fregà de meno"
Inoltre molti lavoratori dell'edilizia sono stranieri e quindi con evidenti difficoltà di comprensione della lingua italiana, specie quella, aihmè, parlata in aula.
Non so stavolta come comportarmi, se avete consigli, commenti sono come al solito bene accetti.
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