Ho chiesto un'offerta ad alcune ditte per un appalto riguardante la manutenzione degli impianti (elettrico, termoidarulico, di condizionamento) di un edificio sede di un'Amministrazione comunale.
Tra le attività che si svolgono in detto edificio la preponderante è quella amministrativa e ricevimento del pubblico oltre a quella di riunioni politiche, ecc.
Una delle ditte invitata mi chiede, in base all'art. 7 del D.L.vo 626/94, il Documento di Valutazione dei Rischi. A me sembra eccessiva la richiesta poichè i rischi propri dei dipendenti comunali non devono interessare la ditta di manutenzione degli impianti, almeno nella fase di offerta.
E poi il DVR, a mio avviso è un documento riservato che non deve uscire dall"azienda".
Che ne pensate?
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
D.L.vo 626/94. Art.7
La fornitura del documento di sicurezza proprio no.
Nei lavori eseguiti all’interno dell’azienda in appalto ai sensi dell'articolo 7 devono essere realizzati alcuni adempimenti specifici quali:
1.Verifica dei requisiti tecnico-professionali dell’appaltatore e/o subappaltatore
2.Fornitura delle informazioni alla ditta appaltatrice da parte del datore di lavoro committente
3.Cooperazione tra datori di lavoro, appaltatori e committenti
4.Coordinamento della prevenzione a carico del datore di lavoro committente.
Per quanto attiene al punto 1 l’appaltore potrebbe fornire le seguenti informazioni sui requisiti tecnico-professionali:
a) Copia del certificato di iscrizione alla Camera di commercio·
b) Requisiti tecnico-professionali richiesti da legislazioni specifiche (es. legge 46/90, conduzioni di generatori di vapore etc)·
c) Mezzi/attrezzature antinfortunistiche inerenti alla tipologia dei lavori da eseguire·
d) Formazione professionale (documentata) dei lavoratori impiegati·
e) Mezzi/attrezzature disponibili e/o previsti per l’esecuzione dei lavori·
f) Dotazione dei DPI ai dipendenti·
g) Nominativo dei dipendenti presenti per i lavori con la relativa posizione INAIL e INPS
Per quanto attiene al punto 2, potrebbero essere fornite le seguenti indicazioni (non tutte applicabili al tuo caso):
a) La distribuzione delle linee elettriche, interna ed esterna, con l’indicazione di quelle aeree a conduttori nudi che implicano una distanza di sicurezza (minimo 5 metri) da cui possono essere eseguiti i lavori;
b) Le aree con pericolo di esplosione o incendio e la collocazione dei mezzi di estinzione e delle vie d’esodo;
c) Il piano di emergenza adottato dall’azienda appaltante;
d) Le zone dove avvengono la movimentazione e il deposito di carichi;
e) Le zone dove devono essere adottate misure di prevenzione e protezione particolari o dove serve autorizzazione scritta per accedervi;
f) L’elenco dei prodotti e materiali pericolosi presenti nella zona dell’intervento;
g) Le macchine ed attrezzature in genere che possono presentare un pericolo per la sicurezza e la salute;
h) I luoghi dove è possibile l’esposizione agli agenti chimici, fisici e biologici;
i) Tipologia dei solai e delle coperture;
l) Le misure di prevenzione e protezione adottate normalmente nella zona d’intervento.
La ditta appaltante deve promuovere il coordinamento delle misure di prevenzione e protezione, al fine di evitare i rischi di esposizione dovuti alle interferenze tra le attività delle diverse imprese e lavoratori autonomi nel caso coinvolti nell’esecuzione di un’opera complessiva.
Ciao
Marzio
Nei lavori eseguiti all’interno dell’azienda in appalto ai sensi dell'articolo 7 devono essere realizzati alcuni adempimenti specifici quali:
1.Verifica dei requisiti tecnico-professionali dell’appaltatore e/o subappaltatore
2.Fornitura delle informazioni alla ditta appaltatrice da parte del datore di lavoro committente
3.Cooperazione tra datori di lavoro, appaltatori e committenti
4.Coordinamento della prevenzione a carico del datore di lavoro committente.
Per quanto attiene al punto 1 l’appaltore potrebbe fornire le seguenti informazioni sui requisiti tecnico-professionali:
a) Copia del certificato di iscrizione alla Camera di commercio·
b) Requisiti tecnico-professionali richiesti da legislazioni specifiche (es. legge 46/90, conduzioni di generatori di vapore etc)·
c) Mezzi/attrezzature antinfortunistiche inerenti alla tipologia dei lavori da eseguire·
d) Formazione professionale (documentata) dei lavoratori impiegati·
e) Mezzi/attrezzature disponibili e/o previsti per l’esecuzione dei lavori·
f) Dotazione dei DPI ai dipendenti·
g) Nominativo dei dipendenti presenti per i lavori con la relativa posizione INAIL e INPS
Per quanto attiene al punto 2, potrebbero essere fornite le seguenti indicazioni (non tutte applicabili al tuo caso):
a) La distribuzione delle linee elettriche, interna ed esterna, con l’indicazione di quelle aeree a conduttori nudi che implicano una distanza di sicurezza (minimo 5 metri) da cui possono essere eseguiti i lavori;
b) Le aree con pericolo di esplosione o incendio e la collocazione dei mezzi di estinzione e delle vie d’esodo;
c) Il piano di emergenza adottato dall’azienda appaltante;
d) Le zone dove avvengono la movimentazione e il deposito di carichi;
e) Le zone dove devono essere adottate misure di prevenzione e protezione particolari o dove serve autorizzazione scritta per accedervi;
f) L’elenco dei prodotti e materiali pericolosi presenti nella zona dell’intervento;
g) Le macchine ed attrezzature in genere che possono presentare un pericolo per la sicurezza e la salute;
h) I luoghi dove è possibile l’esposizione agli agenti chimici, fisici e biologici;
i) Tipologia dei solai e delle coperture;
l) Le misure di prevenzione e protezione adottate normalmente nella zona d’intervento.
La ditta appaltante deve promuovere il coordinamento delle misure di prevenzione e protezione, al fine di evitare i rischi di esposizione dovuti alle interferenze tra le attività delle diverse imprese e lavoratori autonomi nel caso coinvolti nell’esecuzione di un’opera complessiva.
Ciao
Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Marzio ti ringrazio per la risposta ampia e celere. L'art. 7 lo conosco abbastanza se non altro per il dibattito che si è sviluppato nel tempo in questo Forum.
Quello che vorrei chiarire a me stesso è:
poichè siamo in fase di offerta, le notizie necessarie alla ditta per formulare l'offerta stessa devono riguardare esclusivamente argomenti che possano influenzare in più o meno i costi dell'operazione. Il punto è quali sono le notizie che servono? Mi pare che neanche il Nuovo Codice degli Appalti sia chiaro su questo punto.
Tu dici :" la distribuzione delle linee elettriche.."
e chi la conosce? La gara di appalto si fa (tra l'altro) proprio per controllare l'impianto elettrico e metterlo a norma se non lo fosse!
Le altre notizie che tu hai elencato saranno fornite alla ditta che si aggiudicherà l'Appalto e non alle altre ditte che hanno partecipato.
Non ti sembra logico?
Quello che vorrei chiarire a me stesso è:
poichè siamo in fase di offerta, le notizie necessarie alla ditta per formulare l'offerta stessa devono riguardare esclusivamente argomenti che possano influenzare in più o meno i costi dell'operazione. Il punto è quali sono le notizie che servono? Mi pare che neanche il Nuovo Codice degli Appalti sia chiaro su questo punto.
Tu dici :" la distribuzione delle linee elettriche.."
e chi la conosce? La gara di appalto si fa (tra l'altro) proprio per controllare l'impianto elettrico e metterlo a norma se non lo fosse!
Le altre notizie che tu hai elencato saranno fornite alla ditta che si aggiudicherà l'Appalto e non alle altre ditte che hanno partecipato.
Non ti sembra logico?
mi sembra logico
propongo di far fare un sopralluogo ai responsabili delle ditte che fanno l'offerta in modo che si rendano conto della situazione e possano nell'offerta tener conto di eventuali apprestamenti per la sicurezza...
la richiesta di avere il documento di valutazione dei rischi a me sembra eccessiva e sicuramente è fuoriluogo...
un saluto
propongo di far fare un sopralluogo ai responsabili delle ditte che fanno l'offerta in modo che si rendano conto della situazione e possano nell'offerta tener conto di eventuali apprestamenti per la sicurezza...
la richiesta di avere il documento di valutazione dei rischi a me sembra eccessiva e sicuramente è fuoriluogo...
un saluto
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Fornire il documento di valutazione dei rischi, mai nella vita. Però le info che ti suggerisce Marzio si. Chiaramente il suo è un elenco generico dal quale si possono depennare ed aggiungere voci.
nel caso della determinazione distribuzione delle linee elettriche ad esempio, essendo questa voce facente parte della gara d'appalto, i rischi ad essa connessi rientreranno tra quelli propri della ditta, ma se ad esempio sono presenti scomparti per quadri elettrici realizzati in amianto, dovrai essere tu a dirglielo (ma questo già lo sai).
La messa a disposizione di info, a mio parere, non può essere sostituita da un sopralluogo (che semmai ed utilmente può integrare le informazioni fornite), poichè in questo caso si lascerebbe alla ditta appaltatrice l'obbligo di estrarre dal luogo di lavoro le informazioni necessarie.
nel caso della determinazione distribuzione delle linee elettriche ad esempio, essendo questa voce facente parte della gara d'appalto, i rischi ad essa connessi rientreranno tra quelli propri della ditta, ma se ad esempio sono presenti scomparti per quadri elettrici realizzati in amianto, dovrai essere tu a dirglielo (ma questo già lo sai).
La messa a disposizione di info, a mio parere, non può essere sostituita da un sopralluogo (che semmai ed utilmente può integrare le informazioni fornite), poichè in questo caso si lascerebbe alla ditta appaltatrice l'obbligo di estrarre dal luogo di lavoro le informazioni necessarie.
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
E' già notevole che qualcuno si preoccupi dell'art. 7. Quando capita a me negli appalti pubblici, e ho la pessima idea di chiedere un sacco di documentazione alle ditte appaltatrici, trovo spesso diffidenza e documentazione a dire poco "Minima".
Non ho mai chiesto e mai chiederò la copia del DVR, peraltro credo inutile. Al limite un "Estratto" dei parametrri più significativi (personalmente inserisco nel DVR una tabella con tutti i principali fattori di analisi e rischio, per dare un colpo d'occhio all'azienda).
Concordo con quanto sopra scritto in merito alla quantità e qualità di informazioni da chiedere/dare.
In un caso, parlando con il Titolare della ditta appaltatrice, scoprii che della 626 aveva sentito parlare. Anche del Medico Competente (solo sentito parlare ovviamente). Ma dell'art. 7 proprio no.
Dopo avergli fornito le necessarie dritte per compilare la modulistica e ottemperare almeno agli obblighi minimi 626 (dopo avergli anche ricordato che ha dichiarato in fase di gara di essere in regola con tutto) mi arriva il tizio dopo qualche giorno con 1 (una) pagina di pseudo art. 7, con autocertificato tutto in 19 (diciannove!) righe, dal rischio chimico, alle lev. madri etc etc. Un capolavoro di stringatezza.
Alle mie palesi obiezioni mi ha risposto "Il mio tecnico dice che per un Ente Pubblico questo è anche troppo..".
E non vi dico quando sono io a consegnare i miei art. 7 per conto dei miei clienti. Manco gli facessi firmare un assegno in bianco...
Non ho mai chiesto e mai chiederò la copia del DVR, peraltro credo inutile. Al limite un "Estratto" dei parametrri più significativi (personalmente inserisco nel DVR una tabella con tutti i principali fattori di analisi e rischio, per dare un colpo d'occhio all'azienda).
Concordo con quanto sopra scritto in merito alla quantità e qualità di informazioni da chiedere/dare.
In un caso, parlando con il Titolare della ditta appaltatrice, scoprii che della 626 aveva sentito parlare. Anche del Medico Competente (solo sentito parlare ovviamente). Ma dell'art. 7 proprio no.
Dopo avergli fornito le necessarie dritte per compilare la modulistica e ottemperare almeno agli obblighi minimi 626 (dopo avergli anche ricordato che ha dichiarato in fase di gara di essere in regola con tutto) mi arriva il tizio dopo qualche giorno con 1 (una) pagina di pseudo art. 7, con autocertificato tutto in 19 (diciannove!) righe, dal rischio chimico, alle lev. madri etc etc. Un capolavoro di stringatezza.
Alle mie palesi obiezioni mi ha risposto "Il mio tecnico dice che per un Ente Pubblico questo è anche troppo..".
E non vi dico quando sono io a consegnare i miei art. 7 per conto dei miei clienti. Manco gli facessi firmare un assegno in bianco...
Ho letto attentamente gli interventi di cui sopra e sinceramnete sono un po' perplessa.
In fase di gara per appaltare il lavoro, se fossimo nel caso di un cantiere edile, noi daremmo oltre al progetto anche il Piano di coordinamento e sicurezza, così che le imprese possono rendersi conto di quali rischi comporta lavorare in quel cantiere, oltre a tutta una serie di altre importanti informazioni che fanno parte del "progetto della sicurezza" di quel cantiere.
Se invece non sono in 494, l'art. 7 mi viene comunque in aiuto perchè in fase di gara io devo dare le informazioni di cui alla lettera b) comma 1 dell'art. 7 stesso.
Ovvio poi che solo con la ditta che si aggiudica l'appalto l'art. 7 verrà approfondito in tutti i suoi aspetti.
Ma mi pare certamente necessario che le ditte interpellate si rendano conto della realtà in cui andranno ad operare, in termini di rischi presenti e misure adottate dal committente lavoratore.
Per questo non comprendo le perplessità di Giuliano che mi rendono appunto, perplessa :smt017
In fase di gara per appaltare il lavoro, se fossimo nel caso di un cantiere edile, noi daremmo oltre al progetto anche il Piano di coordinamento e sicurezza, così che le imprese possono rendersi conto di quali rischi comporta lavorare in quel cantiere, oltre a tutta una serie di altre importanti informazioni che fanno parte del "progetto della sicurezza" di quel cantiere.
Se invece non sono in 494, l'art. 7 mi viene comunque in aiuto perchè in fase di gara io devo dare le informazioni di cui alla lettera b) comma 1 dell'art. 7 stesso.
Ovvio poi che solo con la ditta che si aggiudica l'appalto l'art. 7 verrà approfondito in tutti i suoi aspetti.
Ma mi pare certamente necessario che le ditte interpellate si rendano conto della realtà in cui andranno ad operare, in termini di rischi presenti e misure adottate dal committente lavoratore.
Per questo non comprendo le perplessità di Giuliano che mi rendono appunto, perplessa :smt017
ops: intendevo dire "committente datore di lavoro" e non "committente lavoratore"
E già che ci sono approfondisco un attimo la domanda di Giuliano: "quali sono le informazioni che bisogna comunicare?"
Secondo me tutto quanto potrebbe interessare in termini di rischi i futuri lavoratori esterni della ditta di manutenzione.
Magari non tutti questi rischi saranno strettamente legati alla questione "costo dell'intera manutenzione"... ma è corretto informare, proprio in base alla filosofia dell'art. 7, anche se ancora in fase di gara.
E già che ci sono approfondisco un attimo la domanda di Giuliano: "quali sono le informazioni che bisogna comunicare?"
Secondo me tutto quanto potrebbe interessare in termini di rischi i futuri lavoratori esterni della ditta di manutenzione.
Magari non tutti questi rischi saranno strettamente legati alla questione "costo dell'intera manutenzione"... ma è corretto informare, proprio in base alla filosofia dell'art. 7, anche se ancora in fase di gara.