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Valutazione Rischio Esplosione

Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
In questo archivio sono riportati tutti i posts relativi agli impianti elettrici, termotecnici, impianti a gas e a pressione, tutte le discussioni sulla direttiva ATEX e le radiazioni (Riservato agli abbonati)
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Dopo aver classificato le zone occorre valutare il rischio esplosione:
mi potete indicare le procedure che seguite   ( anche dei SW) per effettuare la valutazione del rischio esplosione ? Sapete cos'è il metodo basato sulla matrice tidimensionale per effettuare tale valutazione?

(PS il suddetto metodo compare tra gli argomenti trattati in un libro)

Approfitto di questo thread per ricordare a tutti che nel ns. Forum vige il divieto di qualsiasi forma di pubblicita' (diretta o indiretta) a siti, software, libri e quant'altro abbia carattere commerciale (vedasi al proposito la regola aurea n. 8).
E' invece permesso riportare i riferimenti ad analoghi prodotti appartenenti ad enti/organismi istituzionali.
Cordiali saluti e buon inizio di settimana a tutti.

Mod :smt039
Renato

impossibile risponderti con i paletti che giustamente ha il forum, se ci sei al convegno atex di Treviso vedrai che l'argomento sarà trattato.
Di matrici tridimensionali non ne ho mai sentito parlare, io credo che valga sempre il principio bidimesionale : probabilità x gravità (oppure non ho capito la tua domanda)
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Sarei venuto volentieri al convegno ma gli impegni lavorativi unitamente alla distanza del luogo dove verrà svolto me lo impedisce.
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

io conosco la matrice tridimensionale. il suo uso (e credo la sua invenzione) è descritto in un libro di nota casa editrice. sinceramente non lo considero particolarmente più utile di altri, nè tantomeno più flessibile.
Ti posso consigliare in merito alle ATEX, i libri scritti da uno dei più assidui frequentatori di questo forum (non avrai difficoltà ad individuarlo, stessa casa editrice del libro di cui sopra).
posso aggiungere che di sw sull'argomento valutazione ne ho provati due tra i più reclamizzati e sono quanto di più inutile abbia potuto vedere (nè più nè meno che la solita check-list)
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

Ma questo libro che fa riferimento ursamaior ( senza dire giustamente titolo e autore regola ferrea del forum ) se è quello che intendo io tratta solo Polveri
e non so se propone una metodologia per la valutazione del rischio
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ugo
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Iscritto il: 27 ott 2005 03:16

no c'è un altro della stessa casa editrice... ma lascerei perdere... (meglio quello chiaro e limpido delle polveri!) :-)
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
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ursamaior
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Iscritto il: 16 dic 2004 14:01
Località: L'isola che non c'è

Bayern, io non ho idea come contattarti per darti qualche suggerimento un pò più esplicito. Tuttavia insisto: vai tranquillo con la valutazione, i software e le metodologie esistenti per fare la valutazione (solo questa, non la determinazione dlele aree) sono solo dei palliativi per sotituire la classica matrice di rischio (più che idonea).

Se vuole contattare Bayern le ricordo, gentilmente, che ci sono anch'io a disposizione.
Puo' pure spedire tranquillamente a me ( webmaster@sicurezzaonline.it ) qualsiasi suo 'suggerimento esplicito' (ovvero libri/software o altro che ritenga opportuno segnalare anche se di carattere commerciale) che poi provvedo a girare il tutto a Bayern in tempo reale.
Cordiali saluti

Mod :smt039
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

La  matrice a rischio R=P*D la conosco ma volevo confrontarvi con voi sulla metologia che adoperate per ricavare la P ( probabilità di esplosione) e il valore di D (danno)

A) come determinate il valore P ( ho visto fare in diversi metodi alcuni semplici altri più complessi)

Ad esempio un metodo ( che non so chi l'ha ideato ) consiste nel considerare le sorgenti di accensione efficaci ( tra le 13 indiv. dalla norma UNI EN 1127-1)
e assegnare un indice di probabilità SAi ( compreso tra 1 e 1,5)

1,5: la sorgente di accensione può manifestarsi continuamente o frequent.
1,25:      "                                  "                    raramente
1,0  :      "                                  "                    in seguito di rare disfunzioni

quindi si calcola Pb= K*d* Produttoria(Sai)

d: durata annua della zona con pericolo esplosione
k: coefficente moltipl. in funzione delle SA presenti ( ad es. se sono 6 K=1,6)

e infine si determina P=4 se Pb > 5000
                             P=3  se Pb compreso tra 500 e 2901
                             P=2   se Pb compreso tra 2900 e 600
                             P=2 se minore di 600

 B) per la stima del valore D qualcuno lo calcola con un procedimento che richiede oltre il Tipo di Ambiente, Il coinvolg. di persone anche la distanza del
danno che si determina quest'ultima con una formula dove compare tra l'altro anche il valore della pressione max di esplosione ( francamente tale parametro non sapre proprio come determinarlo)

Altri in maniera più semplice determinano la magnitudo del Danno ( da 1 a 4)
semplicemente in funzione alla presenza ( continua, occasionale ecc di persone)



Cosa ne pensate ?
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Bayern
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Iscritto il: 20 mag 2006 17:56

A dimenticavo che volevo rigraziare ursamaior per eventuali  suggerimenti e libri che mi volesse segnalere ( può inviarli al Web Master il quale provvederà a rigirali a me) come ben sappiamo tutti la pubblicità non si può fare.

Ciao
Renato

non hai messo il tipo si zona (0-20-1-21-2-22) che va nel P

quando ho un po' di tempo ci guardo meglio perchè mi sembra che manchi qualcos'altro

ciao
R
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