Ciao,
volevo sapere se conoscete qualche normativa specifica in ambito sanitario per la continuità elettrica delle sale operatorie per odontoiatria.Mi risulta infatti che nessuno studio ne e' provvisto,ma secondo le norme cei 64-8 e 4 pare le debbano avere.Per una certificazione come mi devo comportare?
grazie
ciao
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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continuità elettrica sanità
non so come sceglierà elena di comportarsi, anche se presumo che lo farà al meglio, però son davvero contenta di scansare i dentisti come la peste.
Io, che sudo freddo solo a guardare la sedia del dentista, se mi dovessi trovare all'improvviso con la sola luce di emergenza nel bel mezzo di una trapanata, credo che potrei anche morire d'infarto.
Nofer
Io, che sudo freddo solo a guardare la sedia del dentista, se mi dovessi trovare all'improvviso con la sola luce di emergenza nel bel mezzo di una trapanata, credo che potrei anche morire d'infarto.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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però son davvero contenta di scansare i dentisti come la peste.
Specialmente se mi parlano di " continuità elettrica" chissà cosa vorrà mai dire ?
Con tutta la buona volonta e l'acume di un "Mugnaio" abbarbicato al mulino non sono riuscito a decifrare la "continuità" elettrica.
Mi sono anche rivisto le teorie di Pacinotti ...qualcosina dice ...ma siamo nel 1800!
Per cortesia illuminatemi con quel marchingegno di Edison anche se va alternato..

Specialmente se mi parlano di " continuità elettrica" chissà cosa vorrà mai dire ?
Con tutta la buona volonta e l'acume di un "Mugnaio" abbarbicato al mulino non sono riuscito a decifrare la "continuità" elettrica.
Mi sono anche rivisto le teorie di Pacinotti ...qualcosina dice ...ma siamo nel 1800!
Per cortesia illuminatemi con quel marchingegno di Edison anche se va alternato..


La Norma che descrive il tipo di impianto da realizzare è la Norma CEI 64-8 par.710 che ha abrogato e sostituito la Norma CEI 64-4 dal 1.9.2001.
Gli impianti antecedenti a questa data sono "a regola d'arte" se seguono i dettami dell'allora esistente CEI 64-4.
Gli impianti antecedenti a questa data sono "a regola d'arte" se seguono i dettami dell'allora esistente CEI 64-4.
Saluti - luci
- ing. claudio
- Messaggi: 2
- Iscritto il: 13 dic 2004 22:50
elena, mi sembra di rilevare una certa confusione nella tua mail... se interpreto bene (se no correggimi) forse ti riferisci alle verifiche di sicurezza elettrica previste per gli ambienti medici di gruppo 1 o 2. Nel tuo caso, per un ambulatorio di uno studio dentistico parliamo del gruppo 1 (locale con uso di elettromedicali con parti applicate) e non di sale operatorie (gruppo 2) - per inciso, potrebbe essere una sala operatoria se la classifica come tale il resp. sanitario, ma a me è capitato solo una volta su 300! In particolare ti riferisci forse alle prove di continuità elettrica dei conduttori equipotenziali. Tale verifica è prevista dalle 64-8/7 del 2001 (solo continuità: in precedenza era una misura di resistenza con limite < 0.15 ohm - la misura della resistenza è ora obbligatoria solo per i locali del gruppo 2 con limite < 0.2 ohm) , va fatta come per norme sopra citate e i risultati vanno riportati sul registro delle verifiche periodiche dell'impianto elettrico (il formato del registro non è definito...).
La norma non indica i requisiti minimi di chi effettua le verifiche, e pertanto sono sempre vive le diatribe tra professionisti vari e non. In generale le verifiche le fanno periti, ingegneri o elettricisti.
Praticamente tutti gli studi hanno ora il nodo equipotenziale (salvo rarissime occasioni che configurano l'impianto come non a norma!): il nodo però è realizzato in maniera differente da studio a studio a seconda delle norme vigenti quando è stato realizzato (collegamenti singolarmente scollegabili o no etc.).
Spero di averti aiutato.
Claudio
La norma non indica i requisiti minimi di chi effettua le verifiche, e pertanto sono sempre vive le diatribe tra professionisti vari e non. In generale le verifiche le fanno periti, ingegneri o elettricisti.
Praticamente tutti gli studi hanno ora il nodo equipotenziale (salvo rarissime occasioni che configurano l'impianto come non a norma!): il nodo però è realizzato in maniera differente da studio a studio a seconda delle norme vigenti quando è stato realizzato (collegamenti singolarmente scollegabili o no etc.).
Spero di averti aiutato.
Claudio