Innanzitutto buongiorno a tutti (ultimamente mi faccio vedere poco nel forum perchè molto presa ma vi leggo appena posso).
Secondo l'art.11 del Dlgs 626 non avrei l'obbligo di redigere e conservare il documento di valutazione rischi se il numero dei dipendenti è inferiore a 10, tranne che non siano presenti particolari fattori di rischio individuati da appositi decreti del Ministero dle Lavoro.
Qualcuno sa darmi riferimenti in merito a questi particolari fattori di rischio?
Nel mio caso trattasi di un piccolo deposito in cui ,oltre ai "classici" rischi antincendio (rischio basso comunque), l'unico rischio rilevante è quello del lavoro svolto in cella frigorifera.
Vorrei capire se questo rischio (sicuramente importante) mi esclude dall'esenzione prevista dall' art.11 di cui sopra.
Ringrazio fin d'ora per le risposte che vorrete darmi e approfitto per fare i miei migliori auguri a tutti quanti.
ciao
Shawanda
P.S.: sto marcando stretto il capo perchè faccia abbonare l'azienda a sicurezzaonline...
Questo e' per noi il miglior regalo di Natale che ci possiate fare!
Ringrazio sin d'ora lei (per l'attenzione che ci rivolge) e il suo capo se sara' così benevolo da aiutarci a portare avanti il nostro lavoro su internet facendo abbonare la sua azienda.
comunque sia grazie infinite a tutti per il sostegno morale (e in taluni casi anche materiale) che ci date e Buon Natale.
Mod :smt039
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
art.11 DLgs 626/94
Ciao Shawanda
A me non risulta che siano stati mai emanati quei Decreti previsti nell'articolo 4, comma 11, del Decreto Legislativo 626 del 19.09.1994.
Anzi, per quanto ne so l'Unione Europea ha già sanzionato la Germania per aver introdotto la deroga al documento scritto, presto potrebbe succedere anche a noi.
Saluti
Marco
A me non risulta che siano stati mai emanati quei Decreti previsti nell'articolo 4, comma 11, del Decreto Legislativo 626 del 19.09.1994.
Anzi, per quanto ne so l'Unione Europea ha già sanzionato la Germania per aver introdotto la deroga al documento scritto, presto potrebbe succedere anche a noi.
Saluti
Marco
mi è capitato un caso simile, forze identico.....
ho elaborato comunque il documento apliando la parte riguardante il microclima e, nel caso specifico, stabilendo il criterio di scelta dei DPI (antifreddo) e l'organizzazione del lavoro nelle celle (turni, pause, zone di acclimatizzazione, ecc...)...
consiglio: fai il documento
ciao ciao
ho elaborato comunque il documento apliando la parte riguardante il microclima e, nel caso specifico, stabilendo il criterio di scelta dei DPI (antifreddo) e l'organizzazione del lavoro nelle celle (turni, pause, zone di acclimatizzazione, ecc...)...
consiglio: fai il documento
ciao ciao
carissima S.
anche se nemmeno io ho mai visto i decreti di cui parli, per cui dovresti esporre in maniera esplicita la valutazione che devi comunque fare "in pectore", il consiglio di Mirko mi sembra sensato.
specialmente se ci sono degli interventi da fare o procedure da seguire è bene avere qualcosa di "concreto" a cui fare da riferimento.
se sopra c'è la firma del datore di lavoro può diventare molto utile averlo.
non dimenticarti il rischio di restare bloccati nella cella frigorifera e quindi di descrivere i sistemi di uscita di emergenza (che ci saranno senz'altro).
in questo caso la porta della cella diventa una uscita di sicurezza e quindi bisogna organizzarsi di conseguenza (zona di rispetto per il deposito delle merci, eventuale passaggio di muletti, segnaletica ecc.)
ps. mi sembra di esserti debitore di una indicazione per un altro post per cui dovevo guardare la legge Biagi... i riferimenti sono all'art. 20 per la somministrazione di lavoro.
scusa per il ritardo ma è un argomento che non mi appassione proprio.
ora cerco il vecchio post e l'aggiorno.
ciao.
fabiop