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Rischio chimico ossitaglio

Archivio sui Rischi di carattere Chimico/Biologico/Cancerogeno.
Questo archivio contiene tutte le discussioni relative ai rischi da agenti chimici/biologici/cancerogeni, schede di sicurezza di preparati e sostanze pericolose, ecc... (Riservato agli abbonati)
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Michele

Buonasera a tutti e complimenti,
volevo chiedere consigli perchè sto predisponendo una valutazione del rischio chimico in una azienda che ha fra le sue attività primarie: banchi automatici di ossitaglio di carpenteria metallica, sporadiche saldature elettriche, taglio laser automatico di acciaio.
Sto cercando di applicare alcuni algoritmi e linee guida regionali che vanno per la maggiore, ma l'applicazione, in particolare sugli impianti meccanici di ossitaglio e taglio laser non è così immediata.
Grazie e buone feste
Nofer.

Infatti!
Breve, che devo uscire: l'agente che ho trovato più spesso ed in maniera decisamente NON moderata sono gli ossidi di azoto, in particolare NO2, che è fortemente broncoirritante. CO solo in locali o condizioni di cattiva aereazione o ricambio d'aria (es: all'interno dei megatuboni per le condotte di acqua e/o gas), o se il sistema di taglio non è ben calibrato. Poi, ci sarebbe il problemino non male degli ossidi metallici che si formano in fase di ossitaglio, e quello dipende dai componenti.
Diciamo per riassumere che sicuramente per gli ossidi di azoto il rischio non è da ritenersi moderato, per il monossido di carbonio è bene dare un'occhiata alle carbossiemoglobinemie attuali e pregresse (da tener presente che per l'ACGIH valori superiori al 3% sono da intendersi positivi per indice biologico di esposizione all'agente specifico, >8% c'è qualcosa che proprio non va, e > 12% ci si chiede com'è che ancora non è svenuto), per le polveri metalliche l'unica è procedere a misure della frazione inalabile (gravimetria)ed eventualmente dei metalli presenti in lega (spettrofotometria di assorbimento atomico)
Nofer
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