Ringraziandovi anticipatamente desideravo una informazione:
In un ente pubblico vi sono dei dipendenti distaccati presso altre sedi e dipendenti in sede provenienti da altre unita produttive.
Ciascuna delle unita produttive ha un proprio "datore di lavoro".
Quali sono gli adempimenti del datore di lavoro nei confronti dei dipendenti distaccati e di quelli provenienti da altre sedi?Grazie tante
giusto69@virgilio.it
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Adempimenti 626/94
- weareblind
- Messaggi: 3267
- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
Ciao Giusto.
Cosa intendi per "altri datori di lavoro?".
Che c'è un dirigente con capacità e possibilità operative?
Cosa intendi per "altri datori di lavoro?".
Che c'è un dirigente con capacità e possibilità operative?
We are blind to the worlds within us waiting to be born
L'ufficio pubblico a cui mi riferisco è un Provveditorato Regionale della Amministrazione Penitenziaria.
Le altre attività intendo le case circondariali o le case di Reclusione della Regione, a capo delle quali ci sono i vari direttori delle carceri che, ai sensi di una legge specifica del Ministero della Giustizia sono i "Datori di lavoro" del carcere.
Quindi se un dipendente del Provveditorato Regionale per esempio ragioniere viene distaccato presso una Casa Circondariale (sempre come ragioniere), quali sono gli ademimenti, riguardo il D. Lgs 626/94 per il Provveditore Regionale?
e il Direttore del carcere quali adempimenti?
Grazie ancora e spero di essere stato piu chiaro
Le altre attività intendo le case circondariali o le case di Reclusione della Regione, a capo delle quali ci sono i vari direttori delle carceri che, ai sensi di una legge specifica del Ministero della Giustizia sono i "Datori di lavoro" del carcere.
Quindi se un dipendente del Provveditorato Regionale per esempio ragioniere viene distaccato presso una Casa Circondariale (sempre come ragioniere), quali sono gli ademimenti, riguardo il D. Lgs 626/94 per il Provveditore Regionale?
e il Direttore del carcere quali adempimenti?
Grazie ancora e spero di essere stato piu chiaro
Non è proprio facile la situazione allorquando ci si imbatte nelle pubbliche amministrazioni. Vale la regola in generale che il datore di lavoro deve mettere in sicurezza il lavoratore a proprie spese o delegare qualcuno per far ciò. A questo punto bisogna vedere se i direttori delle carceri abbiano una delega "completa", ossia se oltre al potere decisionale abbiano pure quello amministrativo. Per capirci il proprietario di una grande azienda non riesce di certo a controllare tutte le attività della stessa, ed allora nomina delle figure (direttori di filiale o quant'altro) che si occupano dei diversi settori. Tali direttori diventano, se hanno la delega decisionale ed amministrativa, dei datori di lavoro e quindi soggetti in prima persona agli obblighi derivanti dalla 626. Se la delega amministrativa non c'è allora, se mi ricordo bene, il datore di lavoro per la 626 resta il proprietario della azienda. Ora non so se questo concetto possa essere esteso al tuo caso. Hai la legge specifica sotto mano? Vorrei leggerla prima di sparare qualche fesseria grandiosa.
"Intelligenti pauca "
Il decreto che individua il datore di lavoro negli istituti di prevenzione e pena è D.Ministero Grazia e Giustizia 18 Novembre 1996 (art. 1)
Grazie ancora
Grazie ancora
Che caos di legislazione :smt009 . Comunque, da quello che ho capito, sembra proprio che il direttore delle carceri si debba assumere in pieno le proprie responsabilità rispetto alla 626.
Ti indico le leggi che mi hanno portato a tale conclusione
Oltre al tuo citato decreto, bisogna rifarsi al
D.lgs. 30 marzo 2001 n. 165,
che abroga, all'art. 72 t, il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 (che viene citato dal Decreto 18 novembre 1996);
- Decreto 5 agosto 1998 che modifica in parte il decreto 18 novembre 1996
Il Dlgs 30 marzo 2001 all'art 2 comma 2 recita
"Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati."
Il legislatore da al dirigente potere autonomo di spesa e quindi egli è a tutti gli effetti un datore di lavoro soggetto agli obblighi della 626. :smt045
Ti consiglio però di leggerti tutta la pappardella legislativa (è enorme e quindi mi può essere sfuggito qualcosa). Ti do gli indirizzi dove trovare le leggi da me citate :smt023
per il Dlgs 3 febbraio 1993 n.29 e per il dlgs 30 marzo 2001 n.165 vedi l'indirizzo
http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dlgs29_93.html
(li trovi uno di seguito all'altro)
per il Decreto 5 agosto 1998 vedi la pagina
http://www.sicurezzaonline.it/leggi/leg ... 961118.htm
Spero di esserti stato utile; se, e solo dopo una lunga e meticolosa lettura delle leggi, hai ancora qualche dubbio, scrivi di nuovo; devi però pensare che la prossima consulenza sarà non gratuita :smt040 :smt040
(scherzo ovviamente)
Ti indico le leggi che mi hanno portato a tale conclusione
Oltre al tuo citato decreto, bisogna rifarsi al
D.lgs. 30 marzo 2001 n. 165,
che abroga, all'art. 72 t, il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 (che viene citato dal Decreto 18 novembre 1996);
- Decreto 5 agosto 1998 che modifica in parte il decreto 18 novembre 1996
Il Dlgs 30 marzo 2001 all'art 2 comma 2 recita
"Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati."
Il legislatore da al dirigente potere autonomo di spesa e quindi egli è a tutti gli effetti un datore di lavoro soggetto agli obblighi della 626. :smt045
Ti consiglio però di leggerti tutta la pappardella legislativa (è enorme e quindi mi può essere sfuggito qualcosa). Ti do gli indirizzi dove trovare le leggi da me citate :smt023
per il Dlgs 3 febbraio 1993 n.29 e per il dlgs 30 marzo 2001 n.165 vedi l'indirizzo
http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dlgs29_93.html
(li trovi uno di seguito all'altro)
per il Decreto 5 agosto 1998 vedi la pagina
http://www.sicurezzaonline.it/leggi/leg ... 961118.htm
Spero di esserti stato utile; se, e solo dopo una lunga e meticolosa lettura delle leggi, hai ancora qualche dubbio, scrivi di nuovo; devi però pensare che la prossima consulenza sarà non gratuita :smt040 :smt040
(scherzo ovviamente)
"Intelligenti pauca "
SCUSAMI IL RITARDO MA VOLEVO RINGRAZIARTI TANTO. NON HO ANCORA APPROFONDITO PER MANCANZA DI TEMPO MA MI CONFORTA SAPERE DI AVERE MATERIALE DI RIFERIMENTO. GRAZIE ANCORA
PS: ricordarsi di scrivere in minuscolo la prossima volta.
Faccio presente a tutti che scrivere in MAIUSCOLO nel web equivale a GRIDARE!
Cordiali saluti e grazie a tutti per la collaborazione in proposito
Mod :smt039
PS: ricordarsi di scrivere in minuscolo la prossima volta.
Faccio presente a tutti che scrivere in MAIUSCOLO nel web equivale a GRIDARE!
Cordiali saluti e grazie a tutti per la collaborazione in proposito
Mod :smt039