Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Sfogo sul 1 Maggio e sicurezza sul lavoro solo in TV

Archivio Discussioni di carattere generale/Off Topic.
In questa sezione del forum vengono riportate discussioni generiche anche non pertinenti la sicurezza e salute sul lavoro ovvero off topic (Riservato agli abbonati)
Avatar utente
mirko
Messaggi: 1026
Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Dai discorsi dei politici a Porta a Porta di Vespa. Solo un chiacchierare penoso e perditempo.

Ho avuto modo di assistere alle migliaia di parole dette dai personaggio di cui sopra.
Ancora nella testa mi risuonano frasi ripetute per centinaia di volte del tipo "..perchè la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro... bla bla bla.."

Un bombardamento mediatico su più fronti in cui si sono succedute a raffica le frasi come quella che ho riportato sopra.

Ma ora tanto abbiamo il Ministro Damiano che, "bravuomo", ha assunto 900 ispettori in tuttaItalia per fare i famosi controlli.
Da come ne parla sembra quasi che li stipendiasse lui.

Ma perfavore....

1 - 900 persone distribuite su oltre 100 province corrispondono a circa 8-9 ispettori in più per provincia ovvero qualche controllo in più a settimana contro le migliaia di Aziendine edili spalmate sul territorio.

2 - stiamo parlando di 900 laureati in giurisprudenza i quali, premesso che conoscano la legge, non conoscono quasi sicuramente nulla di sicurezza e salute. Insomma hanno allargato il numero degli idonei del precedente concorso per ispettori che il ministero aveva indetto circa 3 anni fà ripescando quelli in graduatoria; E delle lauree specifiche che ne facciamo? Perche non sono state considerate le lauree specifiche e l'esperinza?

3 - e il testo unico a che serve? qualcuno gli ha mai detto a sti tizi che il D.Lgs 626/94, che esiste già, è molto restrittivo se correttamente applicato e controllato?

4 - delle AUSL (direttamente conivolte) non se ne è mai parlato. Loro che faranno? Quel ministero cosa ha deciso di fare? Tutto tace!

Non trovo parole per come ci si sta comportando anche su questo tema e sono sempre più sfiduciato.

Si continua a lasciar morire la gente sul lavoro. :smt011
Avatar utente
Ronin
Messaggi: 1229
Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

1- 900 ispettori in più sono pur sempre 900 ispettori in più. 900 ispettori * 20 gg al mese * 12 mesi * 2 controlli al giorno = 432.000 controlli in più all'anno, e non mi sembra un numero disprezzabile

2- come detto in un altro thread, non occorrono grandi conoscenze per stroncare il 90% delle morti per infortunio, che avvengono ancora per incidenti del tutto "banali" (schiacciamento, caduta dall'alto, folgorazione, seppellimento, mancato uso dei mezzi di protezione); non entro nel merito della questione concorsi, non la conosco.

3- francamente, il 626 mi pare relativamente poco attinente alla questione morti nei cantieri (anche nel dibatitto, che ho seguito per un poco, si è riconosciuto che molto è stato fatto per la sicurezza dei lavoratori nell'industria; non così nell'edilizia); è il 494 che va unificato, e totalmente rivisto, per ridurre la quantità di cartaccia inutile, a favore di una vera attenzione alla sicurezza

4- toccano alle ausl i controlli 494? non lo sapevo mica. in tal caso, hai pienamente ragione a lamentarti del mancato approccio all'argomento.
comunque sia, da un dibattito televisivo non puoi aspettarti un livello di approfondimento tecnico troppo elevato (il target è lo spettatore di porta a porta, non il tecnico con >10 anni di esperienza nel campo).
_____________________________
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Avatar utente
andy66
Messaggi: 230
Iscritto il: 20 mar 2006 12:31
Località: umbria

Innanzitutto meglio 900 ispettori in più che in meno...per me che sono dell'opinione che la vigilanza è fondamentale per ridurre gli infortuni è una boccata d'ossigeno, anche se non può e non deve bastare.
Questi nuovi ispettori (ma così dovrebbero fare anche quelli già presenti) oltre a mazzolare adeguatamente i datori di lavoro che non rispettano le norme, dovrebbero applicare anche le sanzioni verso i lavoratori inadempienti agli obblighi di cui all'art.5 del 626/94 (oltre a quelli che dovrei dare per scontati del 547/55 e del 164/56).

Rispetto alle dichiarazioni dei politici , è inutile farsi il sangue amaro di fronte a dichiarazioni lava-coscienza o al limite della demagogia. I politici sono chiamati a discutere spesso di cose che neanche conoscono se non per sentito dire (ma quanti ministri sono già competenti della materia del ministero a cui vengono assegnati?), e teniamo presente che si tratta di dichiarazioni politiche e non tecniche, con i limiti che ne derivano.

Per quanto riguarda la competenza delle ASL per i cantieri, nella mia provincia è concomitante da molto tempo con quella della Direz.Prov.Lavoro, non ci vedo nulla di strano. Fosse per me la vigilanza nei cantieri la farei fare anche ai Vigili Urbani competenti in materia edilizia.
Avatar utente
mirko
Messaggi: 1026
Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Ronin ha scritto:1- 900 ispettori in più sono pur sempre 900 ispettori in più. 900 ispettori * 20 gg al mese * 12 mesi * 2 controlli al giorno = 432.000 controlli in più all'anno, e non mi sembra un numero disprezzabile
Ok Ronin ma se a questo numero togli i giorni di malattia, i rimpiazzi di personale per ferie non godute, il fatto che per fare un ispezione vanno in 3 (li ho visti io!) e il fatto che i controlli li fanno per 3, max 4 giorni alla settimana e non 5 ecc... i 432.000 controlli in più all'anno diventano, se va bene, forse la metà (forse 200.000).
Secondo me fare 200.000 controlli in più l'anno, premesso che siano fatti bene, servono a poco poco.
Ronin ha scritto: 2- come detto in un altro thread, non occorrono grandi conoscenze per stroncare il 90% delle morti per infortunio, che avvengono ancora per incidenti del tutto "banali" (schiacciamento, caduta dall'alto, folgorazione, seppellimento, mancato uso dei mezzi di protezione); non entro nel merito della questione concorsi, non la conosco.
Se ti riferisci al fatto di cadere giù dalle altezze posso essere più o meno daccordo ma se parli di folgorazione, seppellimento e malattie non lo sono per nulla.
Se ci serviva gente per verificare che tutti indossao il casco e i vari DPI allora perche prendono i laureati? percaso per continuare a far muovere la macchina per fare soldi che si chiama Università?!
Ronin ha scritto: 3- francamente, il 626 mi pare relativamente poco attinente alla questione morti nei cantieri (anche nel dibatitto, che ho seguito per un poco, si è riconosciuto che molto è stato fatto per la sicurezza dei lavoratori nell'industria; non così nell'edilizia); è il 494 che va unificato, e totalmente rivisto, per ridurre la quantità di cartaccia inutile, a favore di una vera attenzione alla sicurezza
Poco attinente? ma se è il corpo di riferimento del 494. Non parliamo di carta che nella Aziende si spreca come nei cantieri, nulla di meno.
Ronin ha scritto: 4- toccano alle ausl i controlli 494? non lo sapevo mica. in tal caso, hai pienamente ragione a lamentarti del mancato approccio all'argomento.
comunque sia, da un dibattito televisivo non puoi aspettarti un livello di approfondimento tecnico troppo elevato (il target è lo spettatore di porta a porta, non il tecnico con >10 anni di esperienza nel campo).
Accipicchia se si! toccano anche alle AUSL con i dipartimenti di prevenzione. Gli ispettori che ci stanno a fare? mica c'è differenza, in termini di tutela della salute e sic., tra un unità produttiva e un cantiere temporaneo di lavoro. Inoltre non è che mi aspettavo che parlassero di questioni puramente tecniche però lasciare spazio a chi i controlli li va a fare si.

Ciao
Avatar utente
mirko
Messaggi: 1026
Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

andy66 ha scritto: Fosse per me la vigilanza nei cantieri la farei fare anche ai Vigili Urbani competenti in materia edilizia.
Andiamo bene.  :smt047
Avatar utente
andy66
Messaggi: 230
Iscritto il: 20 mar 2006 12:31
Località: umbria

Beh soprassiedo sull'ironia, ma sappi (se non lo sai beninteso) che in materia edile sono molto più attinenti i Vigili Urbani che la DPL dato che per competenza hanno il compito di far rispettare i regolamenti edilizi , quindi una loro eventuale competenza in materia di sicurezza nei cantieri sarebbe uno sbocco assolutamente naturale, molto più di ispettori del lavoro che forzatamente devono decidere su materie che comportano conoscenze tecniche sulle modalità di costruzione.

Se prendi ad esempio un reato come il falso in bilancio, tieni presente che sarebbero organi competenti ad indagare la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza.....
Avatar utente
mirko
Messaggi: 1026
Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

andy66 ha scritto: Beh soprassiedo sull'ironia, ma sappi (se non lo sai beninteso) che in materia edile sono molto più attinenti i Vigili Urbani che la DPL dato che per competenza hanno il compito di far rispettare i regolamenti edilizi , quindi una loro eventuale competenza in materia di sicurezza nei cantieri sarebbe uno sbocco assolutamente naturale, molto più di ispettori del lavoro che forzatamente devono decidere su materie che comportano conoscenze tecniche sulle modalità di costruzione.
.....
Scusa andy ma allora adesso il D.Lgs 464 e 626 sono regolamenti edilizi? e dove sta scritto? sul testo unico?
A mio avviso sono "regolamenti" di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sappiamo tutti come vanno oggi la maggior parte dei controlli che avvengono in azien da e/o in cantiere. Inutile che ci pigliamo ingiro tra noi. Figurarsi con i vigili urbani.

E con la tutela della salute come la mettiamo?
Servono competenze specifiche e mirate e deve intervenire pertanto la AUSL con i suoi ispettori "competenti".
Servono persone che una volta in cantiere/azienda sanno dove andare a guardare, sanno cosa chiedere e sanno quali sono gli "indicatori" di un DdL che nella sua azienda è attento alla sicurezza.

Riflessione: "Ma se è difficile per noi che facciamo tutti i giorni questo mestiere come fa un organo statale a controllare certe cose?"

La check-list che spessolasciano con le crocette e con i documenti da portare dopo 2-3 giorni in ufficio non significa fare vigilanza.
andy66 ha scritto: Se prendi ad esempio un reato come il falso in bilancio, tieni presente che sarebbero organi competenti ad indagare la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza.....
E lo fanno di routine? hanno le competenze per farlo salvo qualche caso?
non mi risulta.
Avatar utente
Marzio
Messaggi: 1323
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Ma è mai possibile che quando si discute di sicurezza sul lavoro ci si trova a parlare delle sole carenze di organico degli ispettori? Autorevoli personalità del mondo della legislazione del lavoro propongono addirittura la conversione (previ corso di formazione "of course") degli ex impiegati degli uffici di collocamento al ruolo di UPG. L'articolo seguente e la fonte sono autorevoli:

Ipocrisie bianche (1)
Tito Boeri
Pietro Ichino

Sulle morti bianche si dicono e scrivono una marea di ipocrisie. E' un problema di lunga data del nostro paese, non un'emergenza degli ultimi giorni. Affrontarlo con nuove leggi non serve, perché nasce dalla disapplicazione delle leggi già in vigore, peraltro allineate a quelle di paesi con il numero più basso di incidenti mortali sul lavoro. Se il sindacato non si fosse opposto a suo tempo alla riconversione del personale del collocamento, avremmo ora un corpo di ispettori del lavoro in grado di effettuare molti più controlli. Si è ancora in tempo di farlo, basta che il sindacato lo consenta.

Un’emergenza da anni, non da venerdì scorso

Molti politici sembrano essersene accorti solo sabato scorso quando i giornali hanno dato ampio risalto alle quattro morti bianche avvenute il giorno prima. Ma è da anni che in Italia c’è un più alto numero di incidenti mortali sul lavoro che negli altri paesi europei con un livello di reddito pro capite comparabile al nostro. Le statistiche non sono strettamente comparabili perché in paesi con un forte settore informale, molte morti bianche vengono fatte passare come incidenti automobilistici. Ad esempio, è noto che in molti cantieri irregolari, le vittime di incidenti mortali vengono portate ai bordi di una strada, fingendo che siano state investite da una macchina.
In ogni caso, le statistiche disponibili (fonte Bls, Eurostat e Ilo) dicono che in Italia ci sono ogni anno sei incidenti mortali ogni 100mila lavoratori, sei volte l’incidenza i questi incidenti nel Regno Unito, quattro volte la Svezia, due volte la Germania. Il divario negativo esiste da decenni, non è certo un fatto recente. Semmai, l’incidenza degli infortuni mortali, soprattutto se escludiamo quelli avvenuti a bordo di un mezzo di trasporto nel corso del lavoro, è fortemente diminuita negli ultimi dieci anni. Non tanto perché si sia trovato un modo più efficace per affrontare il problema quanto, perché è diminuita in Italia la quota di lavoratori in agricoltura, edilizia e trasporti: i tre settori in cui si concentra il più alto numero di infortuni. E l’automatizzazione ha progressivamente assorbito molte operazioni manuali.

Non è un problema di leggi, ma di controlli

Da più parti è stata invocata negli ultimi giorni la rapida approvazione di una nuova legge contro gli infortuni sul lavoro. Ma la legislazione italiana attuale è stata allineata nel corso degli anni '90 agli standard comunitari, considerati i migliori su scala mondiale. Nessuna legge, comunque, potrà mai affrontare in modo efficace il problema delle morti bianche finchè le normative di sicurezza continueranno a essere largamente disapplicate, come lo sono oggi in Italia. Il problema vero è quello dei controlli sull’applicazione delle norme di sicurezza nella vasta area dell’economia sommersa e anche in molte imprese cha agiscono alla luce del sole, ma in cui c’è un insufficiente radicamento della cultura della sicurezza. I controlli richiedono una presenza più capillare degli ispettori su tutto il territorio. Per quel che riguarda gli ispettori del lavoro, il loro organico ammonta a circa duemila ispettori, che sono stati negli ultimi anni quasi tutti promossi (quasi il 50 per cento ha oggi l'inquadramento più alto contro il 10 per cento che lo aveva nel 2000). Il che riduce il numero di quelli che operano quotidianamente nel vivo del tessuto produttivo. E sono sotto organico anche i servizi di ispezione anti-infortunistica delle ASL.

Le responsabilità del sindacato

È difficile dare torto al segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani quando dice che ogni morte bianca è una sconfitta del sindacato, ma al tempo stesso denuncia che "resta irrisolto il problema degli ispettori del lavoro" e in particolare della grave insufficienza dei loro organici. (1) Va, però, anche detto che all’insufficienza degli organici degli ispettorati del lavoro e delle ASL hanno contribuito e contribuiscono in modo determinante le rigidità caratteristiche dell’impiego statale. Quando, dieci anni or sono, in ossequio a una sentenza della Corte di giustizia europea, la legge Treu ha abolito il monopolio statale dei servizi di collocamento, è stata subito rilevata la sovrabbondanza degli organici addetti ai vecchi uffici di collocamento – circa ottomila impiegati – e l’opportunità di un trasferimento di gran parte di essi agli ispettorati del lavoro, i cui organici erano già gravemente insufficienti (allora circa 1500 ispettori sull’intero territorio nazionale). Logica avrebbe voluto che almeno due terzi, se non tre quarti, dei "collocatori" – di fatto inutili per l’incontro fra domanda e offerta di lavoro - venissero prontamente trasferiti agli ispettorati delle rispettive città. Se questo non è avvenuto, lo si deve alla paralisi di quel potere di trasferimento, che la legge attribuisce al management pubblico con una norma identica a quella vigente nel settore privato, ma che nel settore pubblico i sindacati di fatto consentono di esercitare soltanto mediante accordo con i rappresentanti locali dei lavoratori, cioè soltanto quando i singoli lavoratori accettano di trasferirsi.

L’inamovibilità dei "collocatori"

L’operazione di trasferimento dei collocatori agli ispettorati avrebbe potuto essere compiuta senza alcun grave sacrificio per loro, salvo quello di dover frequentare un corso di riqualificazione e incominciare a svolgere una funzione veramente utile e impegnativa. Il sovradimensionamento degli uffici del lavoro meridionali avrebbe consentito un corrispondente maggiore rafforzamento degli ispettorati proprio nelle regioni dove il lavoro nero è più diffuso e dove il tasso di disapplicazione della legge è più alto. Senonché questa operazione è stata impedita dall’inamovibilità di fatto degli impiegati pubblici, efficacemente presidiata, come sempre, dai sindacati del settore. Settemila statali addetti agli uffici di collocamento sono stati, sì, trasferiti con il decreto legislativo n. 469/1997: ma solo nominalmente, nel senso che quel decreto ha imposto la sostituzione sulla porta dei loro uffici della denominazione di "ufficio statale del lavoro" con quella di "ufficio regionale", poiché la funzione del collocamento veniva, appunto, decentrata alle Regioni. E, a scanso di equivoci, su pressante richiesta dei sindacati del settore, quello stesso decreto si premurava di precisare che struttura e funzione degli uffici avrebbero dovuto rimanere inalterate.

Quali sono le vere priorità del sindacato?

Ora Epifani e gli altri dirigenti sindacali confederali giustamente chiedono un rafforzamento degli organici degli ispettorati. Operazione sacrosanta; e attuabile con costi davvero ridottissimi per l’erario. A condizione che le confederazioni stesse consentano di fare oggi ciò che i loro sindacati di settore non consentirono di fare dieci anni fa. Per quel che riguarda gli ispettorati del lavoro, si tratta di trasferirvi d’ufficio, nell’ambito di ciascuna provincia, dunque senza alcun mutamento di residenza, un congruo numero di impiegati pubblici dagli uffici in cui oggi sono male o per nulla utilizzati, affidando agli ispettori più esperti e qualificati il compito di introdurre questo nuovo personale alle funzioni che esso potrà svolgere in affiancamento a loro e, dopo qualche mese di addestramento, anche in loro sostituzione. In modo analogo, anche se qui formazione e addestramento richiederanno qualche risorsa in più, si può operare per rafforzare i servizi di ispezione anti-infortunistica delle ASL.
Per favorire l’operazione, può essere utile istituire un premio una tantum riservato ai trasferiti, attingendo agli oltre tre miliardi stanziati per il rinnovo dei contratti collettivi degli statali (purché questo non significhi reintrodurre il principio della "volontarietà" del trasferimento, che significherebbe ancora una volta l’insabbiamento sine die dell’operazione). Sarebbe un primo modo concreto di attuare quel nesso tra recupero di efficienza e premio retributivo, che il memorandum governo-sindacati del 18 gennaio scorso prevede, ma che corre un elevatissimo rischio di rimanere sulla carta, dato che l’accordo raggiunto prima di Pasqua concede subito gli aumenti e rimanda nel tempo le riforme.
Con o senza premio una tantum, dalla rapidità con cui questa operazione verrà concordata e attuata da sindacati e governo – assai più che dalla rapidità con cui verrà emanata l’ennesima legge sulla materia – si vedrà se e quanto la lotta contro gli infortuni sul lavoro costituisca davvero, per i primi e per il secondo, una priorità assoluta.

(1) Su Repubblica del 15 aprile 2007.



Il livello del dibattito è purtroppo ancora da anni '50. Ci siamo scordati che il D.Lgs. 626/94 prevede come strumento strategico di prevenzione la formazione dei lavoratori e dei DDL? E ci siamo scordati che esiste un'esonero permanente dalla frequenza di corsi di formazione ai DDL che hanno spedito una raccomandata all'ASL prima del 31/12/96?

Discutiamo pure di come potenziare meglio i controlli non prescindendo tuttavia dagli strumenti della nuova sicurezza sul lavoro, magari istituendo premi "seri" (non il semplice abbattimento della tariffa INAIL) per le aziende "virtuose".

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Avatar utente
catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Tanto per rimanere nell'edilizia ...... una "notizuola" statistica.

Nel I° quadrimestre del 2003 ci sono stati più infortuni  mortali che nel I° quadrimestre del 2007.

Perchè, oggi, stanno gridando tanto?

In merito al deterrente "ispettori", la speranza è che sia gente preparata perchè altrimenti faranno molti danni.
Il rischio è grosso perchè, i politici, per dare una risposta alla pubblica opinione, li manderanno allo sbaraglio per far vedere che "quel che dicono ..... fanno".
Avatar utente
catanga
Messaggi: 1912
Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Marzioooooooooo
e che novità è quella della Repubblica!!!

Nel 1978, con la Riforma Sanitaria, lo hanno già fatto con gli infermieri!!!
Rispondi

Torna a “Archivio Discussioni Generiche/Off Topic”