Avrete ormai capito che sto sbattendo la testa sulle modifiche da apportare ai fini della direttiva Atex di una cabina di verniciatura a polvere con pistole elettrostatiche.
Ora :
A) L'interno cabina è stata classificata Zona 2
Al suo interno abbiamo come cause d'innesco:
- Le pistole e qui non ci sono santi vanno cambiate
- I reciprocatori / motori semplic. allontanate da un 1m dalle aperture
- Si ha anche un robot che entra in zona ( e qui è un bel "caos" )
B) Il sistema di recupero/polveri e il sistema di depolverizzatore con FILTRO FINALE con applicato sul tetto l' aspirazione che crea depressione in cabina Zona 0:
qui come causa d'innesco abbiamo :
- i filtri ( che dovranno essere di tipo antistatico)
- l'aspiratore ( nessun doc tecnica a riguardo per verificare che siano
state prese misure antideflagranti all'epoca)
infine le norme cabine prevedono che tali strutture abbiano un sistema di limitazione degli effetti delle esplosioni ( ad es. scarico della pressione) e i costuttori all'epoca non l'avevano previsto.
Fare sostituire Pistole + Robot e sopratutto il sistema di recupero/filtri
sembra effettivamente un po' troppo . Consideriamo che la polvere è di classe St1 quindi da debolmente a moderatamente esplosiva
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Sistema di depolverizzatore / Recupero polveri
le parti del robot meccaniche in zona 2 dovrebbero essere ok
per le parti elettriche del robot vedi se puoi allontanarle, o verificare l'IP 65 + limitazioni termiche superficiali o proteggile (involucro in pressione o IP 65) o cambiale...
non transigere e vedi di sistemare le cose
se è un impianto vecchio prendano in considerazione le nuove tecnologie: ho visto che le nuove cabine fanno il cambio colore (da nero-bianco) in breve, mentre quelle di qualche tempo fa dovevano essere doppie
un saluto
per le parti elettriche del robot vedi se puoi allontanarle, o verificare l'IP 65 + limitazioni termiche superficiali o proteggile (involucro in pressione o IP 65) o cambiale...
non transigere e vedi di sistemare le cose
se è un impianto vecchio prendano in considerazione le nuove tecnologie: ho visto che le nuove cabine fanno il cambio colore (da nero-bianco) in breve, mentre quelle di qualche tempo fa dovevano essere doppie
un saluto
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Per quanto riguarda il FILTRO AUTOPULENTE A CARTUCCE
dotato di un sistema automatico in grado di effettuare la pulizia continua delle superfici filtranti. Esso è costituito da:
o N.1 contenitore metallico che racchiude l'apparato filtrante
o cartucce filtranti
o impianto pneumatico ecc..
Faccio le seguenti considerazioni :
L'elettroaspiratore sul tetto della struttura metalicca del filtro avrà la parte interna dell'elettroventilatore in concomitanza con la camera pulita --> pertanto non è causa d'innesco
I filtri verranno cambiati del tipo certificato Atex antistatico
Eliminando le cause d'innesco ed essendo la polvere di calsse St1 ( da deb. a moderatam. esplosiva)--> non necessario un sistema di protezione e controllo esplosione ( tipo compart./sopres. chimica/sfogo controllato).
( Avete una casistica di casi di esplosioni di Filtri e Sistemi recupero polveri per
vernici?)
Ad ogni modo avete esperienza sulla fattibilità e costi dell'applicazione di un pannello di rottura nella struttura metallica del filtro ?
Cone diceva Un famoso saggio ( ometto il nome tanto non ha bisogno di pubblicità): "Gli adeguamenti macchine sono sempre:
Ingrato: perchè la spesa dell'adeguamento è sempre eccessiva e ne incolpa il tecnico
Pericoloso: perchè il magistrato , secondo il quale la sicurezza è indipendente dai costi, è sempre in agguato.
Tra l'incudine e il martello , il tecnico è cornuto e mazziato " :smt021
Saluti
dotato di un sistema automatico in grado di effettuare la pulizia continua delle superfici filtranti. Esso è costituito da:
o N.1 contenitore metallico che racchiude l'apparato filtrante
o cartucce filtranti
o impianto pneumatico ecc..
Faccio le seguenti considerazioni :
L'elettroaspiratore sul tetto della struttura metalicca del filtro avrà la parte interna dell'elettroventilatore in concomitanza con la camera pulita --> pertanto non è causa d'innesco
I filtri verranno cambiati del tipo certificato Atex antistatico
Eliminando le cause d'innesco ed essendo la polvere di calsse St1 ( da deb. a moderatam. esplosiva)--> non necessario un sistema di protezione e controllo esplosione ( tipo compart./sopres. chimica/sfogo controllato).
( Avete una casistica di casi di esplosioni di Filtri e Sistemi recupero polveri per
vernici?)
Ad ogni modo avete esperienza sulla fattibilità e costi dell'applicazione di un pannello di rottura nella struttura metallica del filtro ?
Cone diceva Un famoso saggio ( ometto il nome tanto non ha bisogno di pubblicità): "Gli adeguamenti macchine sono sempre:
Ingrato: perchè la spesa dell'adeguamento è sempre eccessiva e ne incolpa il tecnico
Pericoloso: perchè il magistrato , secondo il quale la sicurezza è indipendente dai costi, è sempre in agguato.
Tra l'incudine e il martello , il tecnico è cornuto e mazziato " :smt021
Saluti
si valuta (ma valuta appunto) che durante il normale funzionamento tali sistemi non innescano l'atmosfera (ad es. con velocità basse... < 1m/s, potenze in gioco basse ... < 4 kw)Bayern ha scritto:Accidenti mi sfugge su quale considerazione in zona 2 le parti meccaniche nonle parti del robot meccaniche in zona 2 dovrebbero essere ok
danno problemi.
c'è un interessante libro rosso pubblicato da un famoso frequentatore di questo forum che spiega questo e molto altro
ciao
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
Modo di protezione "sicurezza costruttiva" UNI EN 13463-5Bayern ha scritto: Accidenti mi sfugge su quale considerazione in zona 2 le parti meccaniche non
danno problemi.
Ciao
Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
sarebbe interessante capire di che tipo di robot parliamo
in effetti però alcuni snodi del braccio robotizzato possono avere "movimenti bruschi" : in questo caso non si potrebbe avere potenziale sorgente d'innesco?
(es. il mitico robottino picassiano della pubblicità)
in effetti però alcuni snodi del braccio robotizzato possono avere "movimenti bruschi" : in questo caso non si potrebbe avere potenziale sorgente d'innesco?
(es. il mitico robottino picassiano della pubblicità)
Il libretto rosso di M.... ( non il cinese :smt042 ) ovviamente fa parte della mia libreria.
La sua indicazione di V< 1m/s
dovrebbe fare riferimento alla relazione tra velocità di contatto di parti rotanti e la capacità d'innesco fonte : International Security Agency 1987
V< 1m/s nessun rischio di ignizione per contatto per attrito
1<=V<10m>10m/s esiste un rischio di ignizione per contatto per attrito
ora come dice Serafino non è cosi' semplice andare a valutare se in questo robot ( tra l'altro la ditta vicino a varese non si riesce a contattare ; ha un sito Web e risponde , ma non risponde, tramite e_mail....... )
ci siano parti in mov. che superino 1m/sec
Inoltre volevo chiedere a Marzio la sua indicazione aggiuntiva P< 4Kw penso riguardi i motori su quale base l'ha fatta?
saluti
La sua indicazione di V< 1m/s
dovrebbe fare riferimento alla relazione tra velocità di contatto di parti rotanti e la capacità d'innesco fonte : International Security Agency 1987
V< 1m/s nessun rischio di ignizione per contatto per attrito
1<=V<10m>10m/s esiste un rischio di ignizione per contatto per attrito
ora come dice Serafino non è cosi' semplice andare a valutare se in questo robot ( tra l'altro la ditta vicino a varese non si riesce a contattare ; ha un sito Web e risponde , ma non risponde, tramite e_mail....... )
ci siano parti in mov. che superino 1m/sec
Inoltre volevo chiedere a Marzio la sua indicazione aggiuntiva P< 4Kw penso riguardi i motori su quale base l'ha fatta?
saluti
errata corrige1m/s nessun rischio di ignizione per contatto per attrito
1<=V<10m>10m/s esiste un rischio di ignizione per contatto per attrito
Velocità minore di 1 metro/sec -->nessun rischio di ignizione per contatto per attrito
Velocità compresa tra 1 e 10 metri/sec --> da valutare in base ai materiali
Velocità maggiore di 10 metro/sec -->esiste rischio di ignizione per contatto per attrito
Il limite di velocità è indicato dal Bartknecht nel 1981, è stato poi ripreso da VDI, CEN oltre che da tutta la letteratura internazione sull'argomento.Bayern ha scritto:
Inoltre volevo chiedere a Marzio la sua indicazione aggiuntiva P< 4Kw penso riguardi i motori su quale base l'ha fatta?
Il limite di 4 kW, previsto per particolari apparecchi che trattano polveri, è rinvenibile sia in norme VDI sia ISSA (International Social Security Association).
Se vuoi, lunedì sono in ufficio e potrei essere più preciso.
Ciao
Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)