Mi rifaccio vivo dopo tanto tempo di inattività. Bentrovati!!!!!!
In qualità di RSPP di un'Azienda Ospedaliera mi trovo a dover affrontare alcune richieste di spostamento mansioni per lavoratrici madri che operano in corsia.
Anche su sollecitazione del DDL e dell'ispettorato del lavoro secondo voi tali madri a che mansioni possono essere destinate, ipotizzando che in corsia vi sia comunique rischio biologico generico???
Posso essere adibite al lavoro ai VDT, possono mai usare un fotocopiatore, possono consegnare la posta, possono fare le centraliniste, le segretarie o cosa altro ancora.
Il problema sta nel fatto che le lavoratrici vorrebbero starsene a casa. Dove le piazziamo??? Ricordandoci che potrebbero essere le nostre mogli o sorelle......
Grazie come sempre per la collaborazione e saluti
Francesco
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Lavoratrice Madre - Richiesta spostamento mansioni
In una mansione che non preveda il contatto con i pazienti. Non è pensabile che in un ospedale non siano presenti mansioni che non prevedono l'esposizione a rischio biologico. Le mansioni che hai indicato mi sembrano adatte.
Ciao
Marzio
Ciao
Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
secondo me il rischio biologico in una corsia di un reparto di ospedale che non sia un reparto infettivi, e' basso. E' pari a quello di un supermercato con un sacco di gente, o di un ufficio affollato. Se si elimina la possibilità, per la lavoratrice, di contatto con liquidi biologici e la movimentazione dei pazienti, secondo me una infermiera puo' stare tranquillamente in corsi, movimentando cartelle e farmaci, prendendo parametri, ecc ecc.
Ho gia' avuto modo di dire, in questo forum, che in una valutazione del rischio in una istituzione sanitaria, il rischio biologico non puo' essere considerato se non come un rischio accessorio. Chiaramente non si sta parlando di sale operatorio, laboratori, stabulari. Se dovessimo classificare gli operatori ospedalieri come esposti ad agenti biologici, dovremmo anche definire il gruppo di appartenenza degli agenti biologici, che non potrebbe che essere il quarto. Di conseguenza, non potremmo fare altro che attuare tutte le misure contenute nell'allegato XII che, ricordo, sono cose del tipo:
La zona di lavoro deve essere separata da qualsiasi altra attività nello stesso edificio
L'aria immessa nella zona di lavoro e l'aria estratta devono essere filtrate attraverso un ultrafiltro (HEPA) o un filtro simile
L'accesso deve essere limitato alle persone autorizzate
ecc ecc
Insomma, secondo me basta definire che le lavoratrici in stato di gravidanza (ed eventulamente per i 7 mesi successivi al parto), siano escluse dalle attività che comportino il rischio di contatto con liquidi biologici e il rischio di movimentazione carichi pesanti (pazienti), per poterle far tranquillamente lavorare in reparto (non infettivi, ne' laboratori, come dicevo prima)
beh, e' una opinione
Buon lavoro
Mauro
Ho gia' avuto modo di dire, in questo forum, che in una valutazione del rischio in una istituzione sanitaria, il rischio biologico non puo' essere considerato se non come un rischio accessorio. Chiaramente non si sta parlando di sale operatorio, laboratori, stabulari. Se dovessimo classificare gli operatori ospedalieri come esposti ad agenti biologici, dovremmo anche definire il gruppo di appartenenza degli agenti biologici, che non potrebbe che essere il quarto. Di conseguenza, non potremmo fare altro che attuare tutte le misure contenute nell'allegato XII che, ricordo, sono cose del tipo:
La zona di lavoro deve essere separata da qualsiasi altra attività nello stesso edificio
L'aria immessa nella zona di lavoro e l'aria estratta devono essere filtrate attraverso un ultrafiltro (HEPA) o un filtro simile
L'accesso deve essere limitato alle persone autorizzate
ecc ecc
Insomma, secondo me basta definire che le lavoratrici in stato di gravidanza (ed eventulamente per i 7 mesi successivi al parto), siano escluse dalle attività che comportino il rischio di contatto con liquidi biologici e il rischio di movimentazione carichi pesanti (pazienti), per poterle far tranquillamente lavorare in reparto (non infettivi, ne' laboratori, come dicevo prima)
beh, e' una opinione
Buon lavoro
Mauro
Ho letto gli interventi e sono quasi totalmente daccordo con mauro e marzio.
Insomma dai... mica stiamo parlando di impiegare le lavoratrici madri nell’espletamento di lavori sotterranei di carattere minerario!....
I lavori che hai suggerito li trovo tranquilli (ho una sorella in stato di gravidanza che lavora in ospedale ed è al 6 mese e non ha intenzione, ne hanno intenzione, di andarsene poiche la mansione che le è stata assegnata non grava assolutamente sul suo stato).
Ora mi chiedo:
in un corridoio di ospedale (no lab., infettivi, ecc. in via del tutto precauzionale ovviamente) gli agenti biologici dei gruppi di rischio da 2 a 4 (considerando anche le vaccinazioni possedute) NON sono presenti in misura tale da mettere in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, semprechè non siano:
- toxoplasma;
- virus della rosolia,
a meno che sussista la prova che la lavoratrice è sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione.
Per la mia esperienza non ho mai letto risultati di tamponi superficiali, ad esempio, con cariche batteriche preoccupanti. Anzi..
E soprattutto direi che dipende dall'ospedale di cui stai parlando. Certo le mie indicazioni valgono per alcuni ospedali e cliniche del centro Italia. :smt003
Ciao
Insomma dai... mica stiamo parlando di impiegare le lavoratrici madri nell’espletamento di lavori sotterranei di carattere minerario!....
I lavori che hai suggerito li trovo tranquilli (ho una sorella in stato di gravidanza che lavora in ospedale ed è al 6 mese e non ha intenzione, ne hanno intenzione, di andarsene poiche la mansione che le è stata assegnata non grava assolutamente sul suo stato).
Ora mi chiedo:
in un corridoio di ospedale (no lab., infettivi, ecc. in via del tutto precauzionale ovviamente) gli agenti biologici dei gruppi di rischio da 2 a 4 (considerando anche le vaccinazioni possedute) NON sono presenti in misura tale da mettere in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, semprechè non siano:
- toxoplasma;
- virus della rosolia,
a meno che sussista la prova che la lavoratrice è sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione.
Per la mia esperienza non ho mai letto risultati di tamponi superficiali, ad esempio, con cariche batteriche preoccupanti. Anzi..
E soprattutto direi che dipende dall'ospedale di cui stai parlando. Certo le mie indicazioni valgono per alcuni ospedali e cliniche del centro Italia. :smt003
Ciao
Grazie a tutti per le vostre opinioni.
Quindi potremmo adibirle tranquillamente sia ai VDT che all'effettuazione di fotocopie????
Saluti Francesco
Quindi potremmo adibirle tranquillamente sia ai VDT che all'effettuazione di fotocopie????
Saluti Francesco